Tuesday, October 31, 2006

Liberta’ di mercato, liberta’ di scelta

No, non e’ l’ultimo slogan di Forza Italia. E’ il mio personale rigurgito anti-liberista dopo sette giorni come interprete tra fiere e hotel di lusso. O forse e’ solo l’emozione di respirare liberta’ dopo sette giorni di apnea. Non so.
Con ordine… La fiera di Canton (o meglio, le fiere di Canton) e’ una delle piu’ grandi al mondo. Di solito una ad aprile e una a ottobre. Consiste in un paio di mega stabilimenti costruiti appositamente per questo tipo di esposizioni, piu’ alcune decine di hotel, palazzi e posti vari dove allestiscono stand di privati che mettono in mostra la loro merce. Uno stand medio e’ grande 10 metri quadrati circa, circa 5000 euro di affitto per l’intera settimana. Che cosa e’ una fiera? Non lo sapevo neanche io prima di fare l’interprete. Detta semplicemente, e’ un posto dove i produttori espongono alcuni campioni di merce ai businessman di tutto il mondo. I businessman passano, osservano, toccano, se interessati scambiano biglietti da visita, siglano accordi verbali, ordinano merce… e l’economia riparte. Cosa ci fa un interprete in un posto del genere? Interpreta. Fa da mediatore linguistico (e soprattutto culturale) tra un ugandese che vuole comprare piatti da un vietnamita o tra un messicano che vuole acquistare bambole gonfiabili da un produttore cinese e cosi’ via. Grazie ad una mia amica che lavora all’ICE di Canton ho trovato due imprenditori napoletani a cui fare da interprete in questi giorni. Buoni soldi e grandissima esperienza. Sveglia alle 8, barba e colletto bianco, taxi (pagato), hall dell’hotel stralusso, incontro con i miei clienti, infinito camminare tra gli stand della fiera anzi delle fiere, infinto chiedere, tradurre, trattare, sbroccare, insultare, pranzo da McDonald’s e cosi’ via fino alle 9 di sera. Per sette giorni. Fisico e spirito fortemente provati, ma davvero troppo soddisfatto dell’esperienza. Credo di dover molto ringraziare i due signori di Napoli. Mi hanno insegnato molto e mi hanno dato l’opportunita’ di imparare molto. Opportunita’ di capire perche’ in aereo esiste una business class. Opportunita’ di capire perche’ il mondo non si divide in bianchi e neri ma in ricchi e poveri. Opportunita’ di capire tante piccole cose date per scontate e figlie d’un percorso di formazione che in Italia e’ facile intraprendere, specie tra giovani balordi all’universita’. Non si tratta proprio di ‘capire’ quanto piu’ di ‘esserci stato ed aver visto’.
Credetemi, star in un fiera delle dimensioni di quella di Canton (pensate ad uno stabilimento grosso come il PalaMalaguti di Bologna, moltiplicatelo per cinque piani e ripetetelo per due volte o tre, ora riempitelo di stand da 10 metri quadrati, fast food, ufficio poste, ufficio polizia, coffee bar, internet point e sale di primo soccorso) e’ veramente qualcosa di impensabile, qualcosa di assolutamente non strano, nel senso che e’ a portata di tutti (ingresso gratuito per le aziende, imprenditori e collaboratori, 10 euro per tutti gli altri ma controlli farsa) ma e’ come se fosse un mondo a se’, tipo la borsa di Chicago, uno zoo per umani, genti razze colori odori indumenti stili barbe da ogni parte del mondo e tutti li’ per lo stesso motivo: fare soldi. I soldi si fanno spendendone altri. Piu’ soldi butti via piu’ potenzialmente ne farai, sembra una cazzata ma troppo spesso e’ cosi’. Il businessman medio e’ davvero un dandy, un caso a parte, attraente per molti aspetti, troppo normale per esser uomo per altri. Il businessman sui cinquanta anni veste come il tuo professore del liceo, ha un cellulare e una ventiquattrore come la maggior parte delle persone alle 8 di mattina in zona EUR a Roma e una panza come la mia quando esagero con la birra. Un tipo qualsiasi insomma. E’ anche simpatico. Si incazza spesso ma e’ tutta recitazione. Deve colpire, scolpire, impressionare, convincere. Lui mima e urla, tu devi tradurre il senso dei suoi gesti e non delle sue parole. E’ la prima regola per un interprete. Alle cene di classe con i clienti l’interprete non mangia, deve fare attenzione a cosa dicono le parti e tradurre cercando di non dire balle facilmente riconoscibili. Non mangia, vede gli altri mangiare ma ogni tanto arraffa un bicchiere di qualcosa di alcolico. Per questo durante il giorno in fiera o nelle fabbriche afferra caramelle e cioccolatini qua e la’ offerti dai produttori e nei McDonald’s ingurgita un BigMac intero senza masticare prima ancora che la ragazzina cinese sudata sfruttata faccia in tempo a dirti quanto devi pagare. Si paga tutto in dollari. Quando un produttore ti dice il prezzo di un articolo e’ ovvio che e’ in dollari ma tu chiedi conferma in cinese per far finta di esser un fico e far vedere agli altri imprenditori sul luogo che anche se sei bianco sai parlare la lingua dei cinesi. E cio’ fa molto fico, oltre che contribuire a dare lavoro ad altri interpreti.
La parte piu’ affascinante e che piu’ da soddisfazione? C’e’. E succede spesso anche. Con l’imprenditore ti avvicini ad uno stand, il produttore cinese ti nota e pensa ‘cazzo! Clienti occidentali!’ e avverte gli altri due tre collaboratori nel suo stand di 10 metri quadrati di cui uno dorme, l’altro mangia e se c’e’ un terzo puoi star sicuro che ha le dita nel naso. Di questi forse uno parla cinese mandarino, uno sa qualche parola di inglese e gli altri parlano solo dialetti di sperdute campagne della Cina interna, ma la Cina di oggi e’ aperta al mercato e anche queste persone per fortuna e per mafia si ritrovano pieni zeppe di soldi. Dunque tu ti avvicini con l’imprenditore allo stand, te fai finta di niente, osservi e tocchi qualche articolo, lui fa lo stesso, il produttore si avvicina, ti invita a sederti, prendere una caramella e una bottiglietta d’acqua, fa il gentile il produttore, grazie al cazzo, probabilmente in 20 minuti l’imprenditore qua presente fara’ un ordine di 3 container da 40 piedi inglesi per un totale di diverse decine di migliaia di articoli per un valore in dollari che tu amico produttore quando la Cina era socialista e ti guadagnavi il riso arando la terra non saresti riuscito neanche a pronunciare, non ti avevano ancora insegnato a contare una cifra con cosi’ tanti zeri dopo. Ma il libero mercato fa miracoli. E allora io mi siedo, tu produttore cerchi di tirare fuori quelle venti parole di inglese che ti ricordi a mala pena, io annuisco traduco e intanto mi infilo in tasca due caramelle, poi l’imprenditore comincia a fare le domande e li’ sono dolori, in 2 minuti e 14 secondi netti devi chiedere in cinese misure, qualita’, materiali, tempi, produzioni, costi, clienti e presentare la ditta al produttore. Non e’ difficilissimo ma farlo urlando tra gente che urla molto peggio che al normale mercato rionale e ripeterlo per trenta volte al giorno puo’ provocare seri disturbi alla salute mentale. E il produttore si stupisce del tuo cinese, forse non capisce tutto, ma e’ comunque contento, e poi ti aiuti con calcolatrici, mimica e fogli di carta e in una decina di minuti s va tutto liscio l’affare e’ fatto, il prezzo lo discuteranno poi con piu’ calma via e-mail. Soddisfatto l’imprenditore si alza in piedi, i cinesi scattano sull’attenti, salutano e riveriscono, traduco le ultime raccomandazioni che l’imprenditore sbotta anche lui stanchissimo e ti appresti ad andartene, e in quel momento in quel preciso momento ti senti strattonato, ti giri e vedi i cinesi che ti sorridono e il produttore che ti stringe la mano (sa benissimo che sei solo un giovane interprete dal naso grosso e non capisci una dannata mischia di affari e di prodotti) e ti dice ‘grazie’ e non ‘grazie a voi’ o ‘vi ringrazio’ ma ‘grazie’ nel senso ‘grazie dell’aiuto per la reciproca comprensione’ e tu sei talmente estasiato del momento che senza alcun motivo o intenzione rispondi ‘evviva il presidente Mao’ e ti infili in tasca altre due caramelle. Questo e’ il momento piu’ alto. Grazie.

Molta voglia di fava cotta e finocchio falso.
Molto probabilmente hanno censurato il mio blog. Non riesco piu’ ad aprirlo da nessun computer. Non e’ grave. Posso scriverci e questo e’ quello che piu’ mi sta a cuore. D’altronde hanno in parte riaperto Wikipedia e bisogna dire che era proprio ora vacca puttana.
Io ho fatto bei soldini, oggi mi riposo e porgo omaggio a Bacco, il tirocinio al consolato continua, ho parecchio da fare in ricerche per tesi e non solo, un libro in cinese da leggere, cominciare a pensare al ritorno in Italia, vedere le ultime cose da vedere a Canton… noia zero sembra, e’ tutto apposto gente, tutto apposto…
Seva (fratello tagiko di origine russa) e donna brasiliana sono venuti a trovarci a Canton la scorsa settimana. Neil (fratello inglese) e donna cinese idem. Stefano (fratello vicentino che lavora a Shanghai) era qui l’altro ieri, ora ripartito per mete decisamente piu’ tropicali. Ann (sorella cinese) e’ venuta ieri da Pechino e ora dorme beata sul divano. Yu (non proprio sorella, comunque giapponese) viene dopodomani e si ferma qua qualche giorno, forse facciamo visita a Hong Kong, la Manhattan cinese. Mi piace molto questa situazione in cui noi piccoli piccolissimi giovani studenti in Cina venuti per caso o per fortuna in terra tanto nobile e diversa portiamo avanti con gran dignita’ le nostre misere vite perdendoci in assurde e intrecciatissime faccende di amori, convenienze, avventure, giochi e originalissime anarchie vecchie come la notte dei tempi. Un brindisi di cuore a tutti noi Brigata BeiWai, un brindisi a tutti voi sparsi e spersi per la Cina tutta! Ole’!

Wednesday, October 25, 2006

Comunicazione importante

Ultimamente sto lavorando come interprete per alcuni signori di vicino Napoli alla varie fiere qui a Canton. Esco di casa alle 8 di mattina e torno la sera alle 10. Inutile dire che non ho tempo per 'curare' il blog. Ma ho troppa voglia di condividere con voi l'esperienza interessantissima e poliedrica che sto facendo. Dovrei finire fra una settimana e, si sa, il condizionale e' sempre d'obbligo. Forse il neo-liberismo non e' poi cosi' male come ce li figuriamo. Sicuramente e' piu' divertente di quanto pensassi.
Man! Make some business, man!!

D.

Tuesday, October 24, 2006

Though the government talks of making a more equitable society, China's peasants are still miserable


IT IS the end of a good harvest for crab apples in Dagucheng village, but the locals are not celebrating. Even after the central government's decision to scrap an ancient agricultural tax from this year, residents of the village, in a poor quarter of Hebei province 50 miles (80km) north of Beijing, say they will be no better off. A recent decision by the Communist Party to build a “socialist harmonious society”, in which peasants prosper and corruption fizzles, was met in the village with scepticism.
Rarely since the days of Mao Zedong has the party leadership formally declared such a utopian objective as it did on October 11th, by approving a document on building a harmonious China. For President Hu Jintao, whose speeches have been filled with calls for harmony since he took over as party chief four years ago, the document's adoption by the party's Central Committee was an important rite of passage. The next step, possibly next year at a five-yearly party congress, is likely to be the rewriting of the party's constitution to make harmony one of its goals. Mr Hu will then officially become one of the party's great “thinkers” alongside Mao, Deng Xiaoping and Mr Hu's predecessor, Jiang Zemin.

The full text of the document, published on October 18th, prescribes many ways to make China harmonious. They include promoting political reform (how is not said) and cracking down on domestic and foreign “hostile forces”. Another element, officials say, is creating a “new socialist countryside”, as distinct from the present one where corruption is rampant, health care and education are becoming prohibitively expensive and incomes are falling ever further behind those in the booming cities. Dagucheng's only non-agricultural venture, a canning factory, collapsed a few years ago. Average annual cash income per peasant is about the same now—around 2,000 yuan ($250)—as it was at the beginning of the decade, villagers say.
Since the party committed itself to reforming the countryside a year ago, it is difficult to identify much change. In some villages near Dagucheng, roads have been repaved. Abolishing the agricultural tax has saved the average peasant around 100 yuan a year. Next year, fees at Dagucheng's primary school (200 yuan a year) are supposed to be abolished as part of a nationwide campaign to eliminate them in the countryside for the first nine years of education. But like many rural schools, Dagucheng primary is meanwhile cutting costs by relying increasingly on unqualified teachers. Villagers are uncertain when they might benefit from a new health-insurance scheme that the government says will be available in 80% of rural counties by 2008. For now they have to pay market rates at the village's private clinics. But even when insurance becomes available, they will still have to pay between 35% and 60% of treatment costs themselves.
Li Fan, a consultant in Beijing, says that abolishing agricultural tax has been a blow to local government finances, notwithstanding increased subsidies from Beijing. He says his research in Hengyang, a county of central Hunan Province, earlier this year found that, in order to balance their budgets, governments were cutting various payments to peasants. These included rewards for having only one child and planting trees. Mr Li predicts that any gains peasants have made are likely to be offset by such measures within the next two or three years.
The Central Committee document establishes ambitious goals. The environment is to get “conspicuously better”. The widening gap between urban and rural areas is to be narrowed. Wealth is to be spread more evenly. Pensions are to be made available for everyone, not just those enjoying the privileged status of registered urban residents. In the build-up to the Central Committee meeting, the official media even praised welfare systems in northern Europe. The committee has set a date for achieving harmony in China. It is to happen by 2020.
Mr Hu needs to appear concerned about welfare issues. Party conservatives have become increasingly critical of the inequalities generated by China's rapid growth. There have been growing numbers of popular protests over matters such as corruption and the seizure of agricultural land by local governments. Mr Hu wants to consolidate his power and begin grooming his successors at next year's congress. To do this he will need to go some way towards addressing these grievances.
But China is not about to change course dramatically. Mr Hu can afford to spend more on the countryside, health care and education thanks to strong growth in government revenues. But he and other party leaders remain focused on the party's paramount objective: maintaining social stability. Although corruption, rural poverty and damage to the environment threaten this, party leaders are still more concerned about the danger of unemployment. China's roaring growth—driven by urban investment and exports—has helped contain this problem. In Dagucheng as in many Chinese villages, remittances from villagers who have found work in urban areas have helped to raise living standards considerably. At a meeting this week of China's top advisory body, a senior member said that job creation should be a “priority” in the building of a harmonious society. This year, the urban job market is expected to provide work for only 11m of 25m job seekers.
Mr Hu may take comfort from the recent findings of government statisticians in Beijing. Nearly 47% of residents surveyed said the capital was harmonious already, and nearly 43% said it was “generally” so. The city's “harmony index”, a separate effort to measure feelings in Beijing, has been rising 3.1% a year on average since 2001 (notwithstanding a notice recently erected by the police in your correspondent's neighbourhood warning women not to venture out unaccompanied). The party appears well on target.

Source: The economist

Gli ecologisti in Cina se li mangiano a colazione


Una foto del Fiume Giallo nei pressi di Lanzhou (nord ovest della Cina) diventato rosso per l'inquinamento.
Non so se ridere o piangere...

Thursday, October 19, 2006

Vorrei avere cent'anni e un giorno per sempre


Van Gogh, Starry night rhone





La sera uscire dall'ufficio precipitarsi in strada e trovare solo macchine da scrivere che galleggiano ubriache di pollution. E neanche un filo di vento. No, no, non aver paura piccolo, e' la vita soltanto...

O al massimo i Ros a Guantanamo.

Wednesday, October 18, 2006

Libero Sindacato degli Interpreti del Consolato


E' nato un nuovo sindacato, il primo libero in Cina. E' quello degli stagisti al Consolato d'Italia a Canton, nonche' interpreti a disposizione del popolo. Anzi, dei popoli.
Nella foto, tre femministe sarde e il presidente onorario nonche' posacenere in plexiglass.

avvicinati

avvicinati. di piu. guardami cazzo. piu' vicino... fissami negli occhi... dimmi cosa vedi... vieni piu' vicino cazzo. cosa vedi?! cosa vedi?! anarchia o niente. si legge forte e chiaro. forte e chiaro. le donne. mia una donna, sempre la stessa: mia la maledizione, sempre la stessa. la notte dell'insonne. notte di zanzare e sudore. via le mutande, poi la parrucca. respiro. sempre forte e chiaro. il soffitto, fisso rumori, fuori. alle sei in piedi. angoscia e sacrosanta passeggiata per casa, sempre sudato, due zanzare morte annegate nel mio sudore, rispetto per la morte. scricchiolare del parque'. il momento e' catartico: stanza del bagno. una pipi', una doccia, una barba, facciamo due barba e lascio il piercing nel lavandino, almeno siamo pari. taxi. paura di arrivare vivo. paura di arrivare fino in fondo. comincia la tua missione. per chi non lo sapessi oggi sono e sono interprete. dal russo al somalo passando per il khmer oggi sono e sono sudato. io fossi in me andrei a dormire. ma dormire e' out e non dormire per due di seguito e' maledettamente inside us che here escribimos sin duda y sin embargo. la fiera. la fiera delle fiere. canton capitale del mondo capitalista capitolante capovolto quasi mai capito. io. afgani, pakistani, indu', koreani, russi, vietnamiti, filippini, arabi, neri, berberi, islandesi... tutti li' e per lo stesso motivo. imprendere. milletrecentoventomilioniseicentoseimiladuecentotre stands. vendono, vendono tutto. urlano. urlo anch'io. urlare e' bello, a farlo in cinese si rischia quasi di sentirsi figo. dell'inter. imprendere. avere una fortuna buttarla nel cesso sperando che riesca fori piu' fortunata di prima. dare sperando di ricevere. e tu, piccolo bassotto di quartiere, tu svaligia una banca, brucia Il Capitale di marx e vieni a canton, prendimi come inteprete, insieme ci burleremo dei cinesi, mangeremo hot dogs e fisseremo il sedere alle ucraine. ma solo a quelle di kiev. le altre imprendono altrove. la sera tutti a visiare fabbriche di borse di plastica colorate con stampe di matrici realizzate per conto terzi. finalmente un bus e la liberta'. un ristorante. mangiare e pagare con quel che si e' guadagnato in giornata e' forse una delle cose che piu' i fa sentire vivo in questo mondo. o forse fesso. semplicemente fesso. baracca di articoli vari. un pacchetto di gomme da masticare, una bottiglietta di grappa cinese, un sigaro, fiammiferi... e anche un pacchetto di gomme per quella signorina alta con la minigonna e i tacchi. si', faccio io. di niente bimba. contemporaneamene scartare il sigaro metterlo in bocca stappare la bottiglietta di grappa accendere un fiammifero precendetemente tirato fuori dalla scatola fare una lunga boccata sfilare una gomma dal pacchetto e versare il resto nella ciotola di due bambini distesi per strada con una donna nera di sporco vivere in faccia. contemporaneamente. contemporaneamnte accedere il lettore mp3, spararlo a tutto e spiaccicarlo nei timpani. rock rock rock rock rock to high school. passare indifferente di fronte alle stazione dei treni, 4 tipi incastrano un poveretto contro un taxi e lo picchiano di santa ragione. pochi secondi e il tipo e' steso, i 4 si dileguano. molleggio e vado avanti. mi ferm sotto un lampione a fissare una mappa. mi passano accanto i 4 di prima, subito dopo il poveretto senza una scarpa e una coltello in mano, infila uno in faccia ma la faccia non faccia niente, il poveretto e' di nuovo lungo, incastrato contro un transenna, i 4 lo pestano di santa ragione, ma si', mi faccio avanti anche io, oggi sono troppo bello per beccarmi una coltellata, si avvicino uno sbirro, i 4 si dileguano di nuovo, il poveretto e' tutto nero, si alza, si chiede cosa ci faccia con un coltello in mano e una scarpa in meno, saluta la folla e si dilegua nel taxi di prma che risulta essere il suo. tiro dritto per la stazione alla ricerca di qualcosa di meno noiosamente criminale. telefonata dubbia. hotel dubbio. cliente dubbissimo. lavoro dubbissimissimo. fa niente. per fortuna e' solo lunedi. autobus. si' si' il solito, quello destination unkown, ultima fermata liberta'. ancora cuffie alle orecchie, molleggio, stacco i piedi con scarpe e tacchi, sono un idiota, l'unico idiota del selvaggio west in mezzo ad un mare sconfinato di cinesi chiusi dentro un bus. guardano fuori e pensano ai cazzi loro. tutti. tranne me. io penso ai cazzi loro. e lo faccio moleggiando. un signore mi crolla sul ginocchio, dolore improvviso improvvisamente interrotto anzi distratto da due graziose liceali che entrano nel bus da sole alle due di notte o di mattina. la piu' cinese e' una signora di fronte a me con occhi come labbra serrate, zigomi a incudine, capelli nero peci appiccicati con mastice a mo' di coda di cavallo. e' lei la piu' cinese ma non lo sa. io il piu' idiota mi alzo, mi appoggio, sguardo di fuori e corpo dentro, difficilissimo, alto yoga tantrico, striscerei per giorni per leccarti. non so dove sono dunque scendo. le tre. e' troppo presto per morire. canto a squarciagola ovviamente molleggiando ma non sento nulla se non la musica sparata dal lettore mp3 mandatomi da qualcuno lassu' chissa' dove nello spazio, sento il mio cervello vibrare, forse era solo una bestemmia, no, no, era la merda che finalmente non si sente piu' sola. che sola. vedo forte e chiaro lungo la strada senza fissa dimora alzarsi disturbati nel sonno dal mio latrato notturno. forse vogliono il gelato che non ho. molleggiando comincio a contare i mozziconi di sigaretta per terra, le pannocchie, i topi vivi e i topi morti, le mattonelle vive e quelle morte. e' solo questo il problema. prepararsi a morire senza abbondarsi all'innato piacere di contare mattonelle molleggiando lungo la strada di senza fissa dimora alle di tre di notte anzi di mattina.
gabba gabba e anzi prosit

daniele un massaccesi

Tuesday, October 17, 2006

" e' bello sape che ancora respiri da qualche parte del globo e che il tuo culo flaccido ancora sporge da calzamaie troppo corte per esse indossate "
L'autore lo conosco solo io. Quello che tengo qui a sottolineare e' che da troppo tempo ormai non leggevo versi tanto profondi... " di vino, di poesia o di virtu' "

Un giapponese pastore in Sardegna


CAGLIARI. Si fa chiamare Mifune, ha 32 anni ed i capelli color rame come il Biscardi della prim’ora. Vive da un po’ in Sardegna e fa il pastore. Ed è felice. Dal Giappone si è portato dietro una laurea in Scienze politiche conseguita all’università di Yokohama. Lavora agli ordini di tziu Pinuccio, all’anagrafe Pinuccio Cancedda, che da una vita carica e scarica sacchi di mangime da 50 chili. E Mifune fa quello che gli si dice. In più, cura anche la porcilaia. A Orroli, paesino, tra il Sarcidano e la Barbagia di Seulo, ora lo tiene legato una bella fanciulla. Per lei Mifune ha perso la testa.

fonte: La Stampa Online

Le atomiche le scelgono i governi, gli embarghi li pagano i popoli


Orfanotrofio di Hyangsan. Un terzo della madri nordcoreane soffre di malnutrizione e anemia

fonte : www.corriere.it

Make and taste some chinese food II


Pollo piccante

Ingredienti: 500 grammi di pollo, 150 grammi di erba cipollina, 10 grammi di peperocini secchi?5 grammi di pepe, 10 grammi di zucchero, 10 grammi di aceto, 10 grammi di vino da cucina e del sale .
Preparazione:
1. Pulire il pollo e tagliarlo a pezzetti, mescolarli poi con il vino da cucina e il sale. Tagliare a pezzi l'erba cipollina e spezzettare i peperocini secchi.
2. Versare nella casseruola l'olio,scaldarlo al 70%, versare poi il pollo a pezzetti per friggerli affinchè cambino il colore.
3. Conversare un po' olio nella casseruola e versare i peperocini e il pepe e soffriggerli fino a farli profumare, aggiungervi il pollo, lo zucchero, l'aceto e una quantità appropriata di sale, infine friggere il tutto per 2 minuti, e aggiungere l'erba cipollina e continuare a cuocere fino alla completa cottura del pollo. Il piatto è pronto.

fonte: http://it.chinabroadcast.cn/

Make and taste some chinese food


Patate caramellate.



Ingredienti: 500 grammi di patate, 1000 grammi di olio vegetale ( di cui solo 60 consumati), due albumi, 100 grammi di amido di mais, 25 grammi di farina e 200 grammi di zucchero
Preparazione:
1. Pelare le patate e tagliarle a rombi. Infarinarli uniformemente in superficie. Mescolare l'amido e la farina con gli albumi.
2. Versare nella casseruola l'olio e riscaldarlo al 50%. Inserire i pezzi di patate nel preparato colloso, friggerlo finchè diventino leggermente croccanti in supeficie ed estrarli.
3. Mantenere un pò d'olio nella casseruola, inserire lo zucchero e friggerlo finchè diventi cremoso. Inserire i pezzi di patate, facendo sì che la crema di zucchero si attacchi del tutto alle patate. Mettere il tutto in un piatto spalmato d'olio e portare subito in tavola con una scodella di acqua bollita fredda. Prima di consumarle, le patate caramellate calde devono essere intinte nell'acqua.
Caratteristiche: il piatto presenta un colore dorato, e le patate sono croccanti in superficie e tenere all'interno. Al consumo, le bacchette creano dei fili di zucchero, il che è piacevole da vedere.

fonte: it.chinabroadcast.cn

Saturday, October 14, 2006

I salvagente


Avete presente quei giubbetti salvagente che si trovano sotto i sedili in aereo? Si', quelli gialli che prima del decollo le hostess vi fanno vedere come si usano... Me ne hanno regalato uno. Oggi per curiosita' ho aperto il pacchetto e indossato il giubbetto. A parte che ovviamente la valvola per l'aria era rotta e ho dovuto usare il fiato per gonfiarlo, ma soprattutto prima di capire come andava indossato c'ho messo 10 minuti con l'aiuto di una coinquilina, roba che in una situazione d'emergenza avrei fatto in tempo a morire almeno cinque volte. Per non dire quanto sia scomodo. E brutto. Quasi come il soggetto che lo indossa...

Friday, October 13, 2006

About the armenian genocide... Metz Yeghern









E' di ieri la notizia che Parigi ha approvato una legge secondo la quale "chi negherà il genocidio armeno sarà punibile con un anno di prigione e 45mila euro di multa, esattamente la stessa sanzione imposta a chi nega l'Olocausto" (fonte: Repubblica Online). Nonostante le proteste del governo turco la Francia ha dato voce alla secolare protesta del popolo armeno. E nel mio piccolo desidero dare spazio a questa voce nel mio blog.
Ho qualche amico armeno qui in Cina, e da sempre sono rimasto molto colpito dalla loro profonda fede cristiana, il loro patriottismo e senso d'identita' nazionale, il loro orgoglio e vivo ricordo del genocidio di un milione e mezzo di armeni per mano dei turchi. Un omaggio ai System of a Down e un abbraccio al mio amico Erik.

Eccovi un paio di link:

http://freeweb.dnet.it/liberi/genoc_armeno/genoc_arm.htm
http://www.homolaicus.com/storia/contemporanea/armenia/index.htm

piu' ovviamente l'ottimo wikipedia, che qui in Cina e' giustamente censurato. Lunga vita alla censura, lunga vita al fondamentalismo, lunga vita all'ignoranza, lunga vita ai regimi totalitari!

Congratulations...


Complimenti a Yu che oggi compie 21 anni. Complimenti a Valerio che ha vinto una borsa di studio per tesi a Tokyo. Complimenti a Vale ed Eu che han trovato ottimo impiego come interpreti per la fiera di Canton. Complimenti anche al sottoscritto che stanotte si e' sognato di essere l'autista personale dell'ambasciatore italiano in Venezuela. Complimenti a mio fratello Seva che si e' trovato la tipa brasiliana. Complimenti al mondo. Complimenti per lo sgombero dell'Orso a Milano. Complimenti al mio passaporto, finalmente pulito, ordinato e leggibile, ma sicuramente non bello. Complimenti ai suonatori di mandolino. Complimenti al cagnolino. Complimenti... E in ultimo, ma non in ordine di importanza... "Complimenti per la festa, una festa del ca..o"

Thursday, October 12, 2006

Studenti cinesi comprano passaporti stranieri per iscriversi nelle Universita' (cinesi)

Dozens of Chinese students have been using foreign passports to apply as overseas Chinese to study in Shanghai University, the Oriental Morning Post reported Wednesday.
A forged Guinean passport (left) used by a Chinese high school girl to apply to a mainland university was seized by the Sanya customs officials in Hainan September 1. [hinews.cn]
Students from abroad can apply to Chinese universities as long as they hold a high school certificate, a Chinese Proficiency Test (HSK) certificate, a national standardized test to assess Chinese language proficiency of non-native speakers, and a foreign passport.
Students bought Vietnamese, Laotian and other countries' passports to take advantage of the preferential policy, according to the report.
Shanghai University has turned down their applications, and it is reportedly the most frequent cause of application rejection by municipal universities in recent years.
International students who are up to the university's standard are usually accepted by the university within two to four weeks after their application, however Ye Zhiming, Shanghai University vice president, was suspicious of their applications.
" They came from North China's Shanxi Province, with Chinese high school certificates and Chinese parents but held foreign passports," Ye said.
" I heard about students migrating within the country to take advantage of the acceptance score levels that differ from province to province, but I've never seen these 'international immigrants'," Ye said.
Fudan University, another prestigious university in Shanghai, expelled 12 Chinese students holding Bolivian passports last year.
" They seemed more Chinese than Bolivian in terms of their Chinese proficiency, but it's hard for school authorities to check their passports," an anonymous official in charge of enrollment told the Oriental Morning Post.
According to the source, a forged passport sells for tens of thousands of RMB on the black market, but many parents are willing to take the risk and pay the money if it means their child is exempt from the win-or-lose entrance exam.
'International migrant students' have caught the state authority's attention, and the Chinese government amended the related regulations in February of this year.
Permanent or long-term residence in foreign countries and at least two years of living overseas are the necessary conditions for overseas Chinese to apply to mainland universities.
The amendments were made to tackle the problem of forged applications bearing in mind the increasing number of overseas Chinese studying in mainland universities.
Statistics released by the Ministry of Education show that 140,000 students from abroad came to study in China in 2005, exceeding the number of Chinese pursuing studies abroad in the same year.

Source: China Daily

Beggars recruiting beauties in the street

An old man begging on the streets looks on as fellow beggars walk in a line holding up signs to recruit female models for a company in Xi'an, Northwest China's Shaanxi province on Tuesday, Oct. 10 2006. The beggars were paid 20 yuan (US$2.5) an hour by a behaviour artist to perform the job. Chinese leaders in Beijing wrap up an annual four-day meeting of the roughly 350-person Central Committee meant to take up efforts to spread China's new prosperity more evenly.

Source: China Daily

Wednesday, October 11, 2006

Dio benedica il consumismo

SHENYANG - La rapida trasformazione che, nelle ultime decadi, ha portato la Cina da una disastrosa povertà ad una relativa prosperità comincia ad avere impatti vistosi anche sullo stile di vita e la popolazione comincia a dover affrontare i danni dell'obesità, come nel mondo occidentale. Proprio a questo problema è dedicato l'Obesity Day, alla sua sesta edizione.

Fonte: La Stampa Online

印度1200万童工正式非法化



修订后的禁止童工法正式生效,大多数职位都被禁止雇用儿童
  10日,印度重新修订的一项禁止童工法正式生效,修正案将禁止14岁以下的儿童受雇于家庭、旅馆、餐厅和咖啡店。据印度最近的调查数据,这个拥有11亿人口的国家里存在着1200万以上童工。
  数百万家庭雇用童仆
  根据印度修订后的童工法,儿童受雇为家仆以及在旅店、餐馆和咖啡厅中工作都被认为是“危险的”,违反该法的雇主可能面临最多2年的刑期或者最高2万卢比(约合437美元)的罚款。
  印度1986年就颁布《禁止和规范童工法案》,但是该法只禁止14岁以下的儿童在诸如鞭炮厂、矿井或屠宰场等地方从事“危险”工作。
  今年8月,印度政府宣布将扩展“危险工作”的定义,新的规定出台后,大多数职位都被禁止雇用儿童。引发最大争议的是,新法律禁止家庭雇用童工,但是在印度,数百万的家庭都雇用被称为“小弟”或者“小妹”的儿童家仆。
  近年来,国际和印度本国的慈善团体都警告说,有证据显示,印度城市家庭雇用的童工受到体罚和性侵犯的现象广泛存在。
  6500万印度儿童失学
  根据最近的调查数据,拥有11亿人口的印度存在约1200万童工,而一些社会工作者则称,实际的童工数字可能是这个数字的5倍,而且大约6500万6到14岁的印度儿童没有上学。
  有数据显示,在印度,童工占到整个劳动力的3.6%,90%的童工来自乡村地区,10%的童工在劳动强度很高的制造业工作。
  印度总理辛格8日敦促印度遵守新修改的禁止童工法,他说:“让我们创造一种道德力量,把我们的国家建设成为一个没有童工的国家,为儿童享受教育的权利铺平道路。”
  但是,也有人士指出,新的童工法生效后许多儿童将变得无家可归,政府是否有足够的措施来保护他们还不得而知。

source: thebeijingnews.com

"Something" about what "some" chinese think about Japan


NANJING, China (AP) -- In his furniture shop across the road from a war memorial, in a city where the bad memories are kept alive and raw, Shen Tao doesn't mince words.
"We hate Japan," the furniture dealer said, jabbing the air with a cigarette for emphasis. "It doesn't really much matter what the Japanese government does. This isn't going to change."
Such hardened sentiments highlight the difficulties facing Japan's newly installed prime minister, Shinzo Abe, who is coming to China on Sunday saying he wants to improve ties that have been inflamed in recent years by contemporary rivalries and by unresolved issues from World War II and the Japanese invasion that preceded it.
Nowhere do the latter find harsher expression than in this fast-growing city along the Yangtze River.
Nanjing suffered a rampage of murder, rape and looting by Japanese troops in 1937 that came to be known as "The Rape of Nanking," referring to the name by which the city was then known in the West.
Historians generally agree the Japanese army slaughtered at least 150,000 civilians and raped tens of thousands of women. China says that as many as 300,000 people were killed.
Memorials to the killings are scattered throughout the city. Stone tablets mark the site of a mass grave near the Yangtze. An execution ground is marked by a wall inscribed with the words "Never Forget." The main memorial -- itself built on the site of a mass grave -- is visited by tens of thousands of schoolchildren each year.
Its gory photographs, Japanese army bayonets and exhumed bones are displayed for maximum emotional impact, with captions telling visitors to be outraged and to hold Japan to account.
Such reminders go hand in hand with a sense among Chinese, shared by South Koreans and among some other Asians, that Japan has never shown sufficient remorse for its past and could again become an aggressor. Visits by Japanese politicians to Tokyo's Yasukuni Shrine, which honors the spirits of war dead and some convicted war criminals, strengthen those fears.

in the picture: December 1937: Japanese recruits at bayonet drill use Chinese prisoners as targets, after the capture of Nanjing during the Sino-Japanese conflict.

source: CNN website

Tuesday, October 10, 2006

"Viva l'Italia e abbasso il Re!"

Il ventidue di agosto a Boston in America
Sacco e Vanzetti van sulla sedia elettrica
E con un colpo di elettricità All’altro mondo li voller mandà Circa le undici e mezzo giudici e gran corte Entran poi tutti quanti nella cella della morte “Sacco e Vanzetti state a sentir Dite se avete qualcosa da dir” Entra poi nella cella il bravo confessore Domanda a tutti e due la santa religione Sacco e Vanzetti con grande espression “Noi moriremo senza religion” E tutto il mondo intero reclama la loro innocenza Ma il presidente Fuller non ebbe più clemenza “Siano essi di qualunque Nazion Noi li uccidiamo con grande ragion” E tutto il mondo intero reclama la loro innocenza Ma il presidente Fuller non ebbe più clemenza Addio amici in cor la fé Viva l’Italia e abbasso il Re

F. De Gregori, Sacco e Vanzetti

好新闻啊!Cool surprise!


今天我4点半下班了,走路回家,感觉很累。脱衣服,床上睡了几个小时,起来时太阳已经落下了。开电视没想到立刻遇到我去年拍过的电视连续剧!我一看就激动,想起来好多事情。。。这部电视连续剧的题目是“派克式左轮”,在TVS1传播的, 不过几天几点我也不知道。这是去年9月在苏州拍过的,我跟另外的北京留学生参加拍摄10天左右。我们的角色很多也不重要的(比如我们当警察,当学生,当教授等等)不过还有意思!有感兴趣的话可以在下面的网页看一下。。。

http://www.tvsou.com/html/123/75_12333.asp
http://ent.sina.com.cn/f/pkszl/index.shtml

Oi guys! I am still so foolish excited… I was zapping on the Tv and fortuitously I saw a Tv serial I and some friends from Beijing worked for as walk-on parts, last year on September in Suzhou (west China). Our roles were not important, sometimes we play policemen, sometime students, sometimes professors. The title is “派克式左轮” which means “Parker – Revolver style”. It should be broadcasted everyday on TVS1 channel, at about 8 or 8.30 p.m. If you want to know more about this serial:

http://www.tvsou.com/html/123/75_12333.asp
http://ent.sina.com.cn/f/pkszl/index.shtml

Ci stanno pappando lentamente. E neanche troppo lentamente.


Questo simpatico signore si chiama Luo Shiyuan, ha 80 anni ed e' cinese. Non si taglia barba e capelli da trenta anni e si vede. E' l'uomo dalla barba piu' lunga al mondo (1.5 metri).
Tra medaglie, primati e record vari i cinesi si stanno aggiudicando i primi posti su una vasta scala di cose, dallo sport ai guinness piu' assurdi, anche e soprattutto in discipline che storicamente o "culturalmente" non li competono. E' vero che i cinesi sono 1 miliardo e trecento milioni (con un'incertezza di cento milioni) e che cio' significa al mondo un uomo su sei e' cinese, ma a mio modo di vedere i cinesi ci si stanno mangiando in ogni campo... C'e' una cosa in cui i cinesi sono bravi, bravissimi, eccezionali: no, non e' "copiare", direi piuttosto "imparare".
Fonte foto: China Daily

Monday, October 09, 2006

Well, actually... 说实话。。。


Missing poor people, missing true people... 难民的纪念,诚实人的纪念。。。

"Oh kiss me and and smile with me,
tell me that you'll wait for me..."

"Perche' e' il sogno piu' bello per un uomo,
fare un viaggio con la donna che si ama"

"Avessi uno stipendio
cazzo
comprerei subito una bottiglia di Jack
e cento rose almeno per ogni donna che vedo in passare in questa casa"

Perche' odio la tecnologia?! Perche' avevo scritto un tema sull'articolo riportato qua sotto ed e' irrimediabilmente scomparso con un semplice click involonatario...

"il test nucleare è un evento storico che ha portato felicità all'esercito e alla popolazione. L'esperimento atomico contribuirà a mantenere la pace e la stabilità nella penisola coreana".

Pero' ricordo le ultime due righe...:

"Sara' la censura!!!???
Anche a manganellate in bocca all'ingiustiza sputa in faccia sempre!"

Daniele

Figlie di un Dio piu' bello...



Amo i film coreani. Anche quelli cinesi, giapponesi, vietnamiti, tailandesi... nulla da dire su quelli indiani, pakistani, persiani... tutti interessantissimi... Solo un debole personale su quelli coreani. Con sottotitoli spagnoli, english o french che siano. Dipendenza da film asiatico...
Cosa dire delle "asiatiche"?! Nulla. Mi piacciono tutte. Maledetto il Dio che le ha create.
"All apologies" Nirvana

Sunday, October 08, 2006


Ahhhh.... il pompelmo cinese OGM da due chili puo' aspettare. Alla fine degli anni ottanta girava su Italia1 un programma condotto dalla Gialappa's band. Si chiamava "Mai dire Banzai", la versione comica dei Giochi Senza Frontiere e faceva sganasciare dalle risate. Io mi rivedo ogni giorno gli episodi su internet, nel caso ci fosse qualche altro nostalgico come me potete andare su www.mininova.org , alla voce Browse Categories selezionate "Movies" e poi "Asian". Scorrete il listone fino a trovare "Mai dire Banzai". Per poter scaricare dovete pero' prima installarvi un programma che si chiama BitComet. Di piu' non so.

Come buonanotte, una poesia di Dylan Thomas (e un pompelmo cinese OGM da due chili)

Now

NowSay nay,Man dry man,Dry lover mineThe deadrock base and blow the flowered anchor,Should he, for centre sake, hop in the dust,Forsake, the fool, the hardiness of anger.NowSay nay,Sir no say,Death to the yes,the yes to death, the yesman and the answer,Should he who split his children with a cureHave brotherless his sister on the handsaw.NowSay nay,No say sirYea the dead stir,And this, nor this, is shade, the landed crow,He lying low with ruin in his ear,The cockrel's tide upcasting from the fire.NowSay nay,So star fall,So the ball fail,So solve the mystic sun, the wife of light,The sun that leaps on petals through a nought,the come-a-cropper rider of the flower.NowSay nayA fig forThe seal of fire,Death hairy-heeled and the tapped ghost in wood,We make me mystic as the arm of air,The two-a-vein, the foreskin, and the cloud. Dylan Thomas

Mission Failed!


Comincio gia' seriamente a pensare che creare un blog personale sia stata una palese cazzata. Molto meglio rompervi le balle con chilometriche e-mail di buffoate e lamentele. Al computer combino solo casini, e poi mica ho tutto il tempo che ha Beppe Grillo di stare in rete a cercare argomenti interessanti di cui trattare con foto, fonti e link alla mano. Io non so neanche come si cancella questa foto che ho messo per sbaglio o come si fa a capire chi e' che commenta i miei post... Vado a mangiarmi un pompelmo cinese OGM che pesa due chili, credo sia meglio...

あなた環かわいいで差!!!

上面的日语是我随便写的。其实我不会日语。但是没学过亚洲文化的西方人一看汉字也不知道是哪国语,比如韩国语,日语,泰国语还是汉语等等。那我的西方朋友们一看我写的字就觉得我什么亚冬语言什么都会。当然不是这样,但谁管?! 中国朋友们,这就是咱们的秘密好吗?
我的好朋友正在新疆旅游。一路平安兄弟!!

Omaggio a zio Bukowski



Are You Drinking?

washed-up, on shore, the old yellow notebookout againI write from the bedas I did lastyear.will see the doctor,Monday."yes, doctor, weak legs, vertigo, head-aches and my back hurts.""are you drinking?" he will ask."are you getting yourexercise, yourvitamins?"I think that I am just ill with life, the same stale yetfluctuatingfactors.even at the trackI watch the horses run byand it seemsmeaningless.I leave early after buying tickets on theremaining races."taking off?" asks the motel clerk."yes, it's boring,"I tell him."If you think it's boring out there," he tells me, "you oughta beback here."so here I ampropped up against my pillowsagainjust an old guyjust an old writerwith a yellownotebook.something is walking across thefloortoward me.oh, it's just my catthistime. Charles Bukowski

Sulla relativita'....



Settembre 2005, Universita' di Lingue Straniere di Pechino, festa del mio 23esimo compleanno, uno dei giorni piu' belli della mia vita, rivelatosi poi a distanza di qualche mese uno dei piu' tristi. Che cio' che e' vero oggi non lo sia domani, che cio' che appariva giusto ieri, non lo sia piu' fra qualche anno, che le certezze caschino secondo dopo secondo creandone di nuove pronte a cadere di nuovo, che i paletti che mettiamo e che innalziamo a principi universali e assoluti servano soltano a farci credere di essere i padroni del mondo, proprietari della terra da cui siamo nati e giudici del cielo verso il quale saliremo una volta che torneremo ad essere cenere.

Sul nulla non si fonda niente, creiamo con la nostra fantasia ma guai a scommetterci sopra anche solo un pacchetto di sigarette nazionali senzafiltro. "E un futuro invadente, fossi stato un po' piu' giovane... l'avrai distrutto con la fantasia, l'avrei stracciato con la fantasia..." (De Gregori, Rimmel)


大家好!我叫戴艺伟,24岁,从意大利来的。我是东亚洲文化的大学生,包括中文,东亚的历史,文学,艺术,宗教,哲学等等。这是第四次我来中国,一共已经过了十六个月左右。在北京外国语大学留学三个学期。最近我在意大利驻广州领事馆培训。十一月末我应该回国,明年三月要毕业。
在这张相片里我跟不认识的阿姨一起过开心的晚上。
“寄情诗酒”是我很喜欢的一个句子。
“为了人民服务”也是。
尽快见!

戴艺伟

Bullfight bullshit!!


Fortunatamente non vince sempre il torero. "Non si riesce piu' a capir chi e' l'uomo e l'animale" (Punkreas, Aca Toro).
Basta barbarita'!

这次是牛赢了。反对斗牛!


Ho appena scoperto di non avere foto degli anni passati, ma solo quelle piu' recenti degli ultimi mesi in Cina e alte foto scaricate da internet. Pazienza. Come prima foto del mio blog metto questa... non ho niente contro Kentucky Fried Chicken, e' solo che mi piace la ragazza coreana (impazzisco per le orientali, senza nulla togliere alla bellezza femminile mediterranea e anglo-sassone). Scherzi a parte meglio pensarci due volte prima di entrare in un KFC (e/o anche prima di uscire con una coreana....!).

In my laptop I don'y have any cool picture of the past, just some pics of my chinese life and photos downloaded from internet. Here you are one of them.
KFC SUCKS!!!

Quale sfida? Niente, una scemenza. La mia personale sfida contro la tecnologia. Mai avuto un blog e pressoche' mai cercato di crearne uno. Oggi ci provo. Oggi e' un bel giorno per buttar via del tempo. A Canton non tira un filo d'aria. In casa non c'e' nessuno, compreso il mio cervello che se ne e' andato stamattina appena alzato, in preda ai postumi della solitaria sbronza di ierisera.
Scopo di questo blog? Sfogarmi. Spesso mi sfogo co lunghe e-mail che mando a tutta la mia mailing list, lunghe sbroccate che arrivano spesso indesiderate a conoscenti ed amici vicini e lontani. Posso fare a meno di rompere le scatole agli altri riempendo le loro caselle di posta elettronica, ma non posso far a meno di scrivere. Come diceva Bukowsky "Scrivere ti salva il culo". E su queste dolci noti per ora vi/mi lascio.
Vado a vedere se mi riesce di capirci qualcosa con questo blog, magari infilare qualche foto, tradurre pezzi anche in cinese e in inglese.
E ad un blogger non credere mai...

Daniele

Ottobre l'8, ore 17.54, Canton (China)
Comincia la sfida...