Monday, March 19, 2007

Giù le mani dal Giardinetto!!!


C'era una volta un circolo garibaldino, uno dei tanti, ritrovo di franchi bevitori, fondato a Macerata nel 1873, col nome "Il Giardinetto". Locale storico, bettola invidiabile, gioiello della piccola e pacifica Macerata, alzi la mano chi nella provincia non ha mai sentito parlare di questo posto... Beh, sembra che il nostro caro Giardinetto sia arrivato al capolinea: vogliono infatti chiuderlo e trasformarlo in un ristorante del centro storico maceratese (vedi anche post di sotto). Ancora una volta gli interessi privati avranno la meglio, la speculazione edilizia avanza egemone. Io ricordo giornate intere passate nelle quattro mura invecchiate e scurite dall'umidità, ricordo le salate ("salare" in maceratese significa "marinare la scuola", n.d.t.) in massa o anche in 3-4 destinazione sbronza mattutina al Giardinetto, ricordo le risate e le discussioni di musica, politica e donne col bicchiere in mano, le chiazze viola di vomito nel mini cesso, le bestemmie degli anziani intenti a giocare a carte, le urla indemoniate dei punkabbestia in preda a sostanze stupefacenti, le canzoni stonate dei bevitori storici, i vecchi col viso sempre rosso e il sorrisetto stampato in faccia, i pochi extracomunitari che si davano al bere da quattro soldi, i trentenni con la cirrosi al fegato, le retate dei gendarmi in cerca di minorenni e giovani spacciatori. Quando facevo il liceo un litro di vino bianco alla spina costava 3000 lire, un litro di rosso 4000 lire. Avevano un sapore forte, acre, faticavi a buttare giù il primo bicchiere, dal secondo in poi era tutta allegria. I tavoi verdi, le sedie rotte, caraffe sigarette noccioline, i quadri di Garibaldi e Mazzini, un grande dipinto al centro, poesie in onore dell'Italia unita e inni a Bacco. Una stretta porta in vetro dava su una piccola terrazza con tavoli in plastica bianca sovrastati da una grande vite da cui pendavano piccoli grappoli d'uva, e a fianco una bocciofila sempre sporca dove i punkabbestia giocavano a tirarsi le pesanti bocce.
Ultimamente gli irriducibili vecchi e ubriaconi del circolo facevano girare al Giardinetto e da Gironella (altro locale "sui generis") una petizione da firmare contro la chiusura del locale. Pare abbiamo raccolto cinquecento firme, ma non credo che basti. Nell'inverno dello scorso anno alcuni ragazzi hanno organizzato un concerto all'interno del Giardinetto (sembra incredibile anche a me, data la superficie minima di cui dispone il locale), 24 ore non stop di musica, hanno partecipato molti gruppi e una miriade di giovani e meno giovani, si sono finiti tutto quello che c'era da bere (!!!), tirando su svariate centinaia d'euro per salvare il mitico circolo (provare per credere: ci sono spezzoni di video su Youtube, basta digitare "Giardinetto Macerata"). E' bastato a non farlo chiudere solo per un anno. Ma i frequentatori del circolo non ci stanno, l'altro giorno mentre sfogliavo il giornale e bevevo bianco uno dei gestori mi dice in dialetto maceratese "La situazione è brutta. Ma c'è chi ha già messo in programma di andare in galera pur di salvare il Giardinetto".
Io spero soltanto che questo mio post non sia un "dolce addio" o un epiataffio per lo storico locale. Spero tanto di vederlo sempre lì, nello stretto vicolo del centro, con l'odore forte di cantina e il cartello "vietato l'ingresso ai cani" appeso al portone. Non so se avrò figli, ma spero un giorno di ubriacarmi insieme a mio/a figlio/a tra i tavoli puzzolenti del nostro caro Giardinetto.

2 Comments:

At 12:16 PM, Anonymous Anonymous said...

NIENTE DI PIU' GIUSTO!!
E' IMPOSSIBILE PENSARE CHE IL VILE DANARO POSSA PRENDERE IL SOPRAVVENTO SULL' INTERESSE SOCIALE E STORICO DEL MITICO CIRCOLO GARIBALDINO CHE ORMAI ESISTE DA PIU' DI CENTO ANNI!!

 
At 11:57 PM, Anonymous Anonymous said...

quello che stavo cercando, grazie

 

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