Thursday, April 19, 2007

Che schifo

Posso testimoniare che quanto scritto qua sotto sia vero, e credo possano farlo tutti i miei colleghi/amici stranieri e non di Pechino. Vero che spesso i tassisti sono sporchi, "maleducati", arroganti, hanno abitudini strane per uno straniero e a volte non parlano neanche il cinese mandarino, ma solo il loro dialetto. Vero anche che 3 anni fa i taxi costavano 1.2 yuan (12 centesimi di euro) o 1.6 yuan ad ettometro a seconda della bellezza/qualità dell'auto, e al giorno d'oggi costano 2 yuan tutti, indifferentemente dall'auto. Schifoso che questi lavoratori (con la "l" maiuscola, visti gli orari di lavoro, i rishi e gli stipendi) siano costretti a tali umiliazioni e restrizioni della libertà personale e comportamentale solo per fare "piacere" a noi stranieri (diciamo pure occidentali). Noi invece in Italia ci lamentiamo se i musulmani lavoratori vorrebbero avere una moschea dove pregare. Mettetevi nei panni di un poveraccio venuto dalle campagne nella grande metropoli Pechino, costretto a fare il tassista per mantenere madre, moglie e figlio e si debba conciare vestiti, alito, capelli, pulizia auto, lingua di comunicazione e mille altre pugnette per far contento l'americano panzone che va a mignotte nei locali "per occidentali", non prima di aver comprato il fumo dai nigeriani e aver accompagnato la figlia 14enne in minigonna a mangiare in un ristorante dove un piatto di riso condito costa 15 euro, la paga settimanale del tassista in questione.
Se noi occidentali abbiamo da insegnare qualcosa a qualcuno è proprio che noi occidentali non abbiamo da insegnare un cazzo...

Fonte: Corriere Online

Pechino '08, no ai capelli tinti per le tassiste
Nuove indicazioni della municipalità della capitale cinese preoccupata per l'afflusso dei tanti turisti da tutto il mondo
PECHINO - Il governo di Pechino, a poco più di un anno dall'Olimpiade che avrà luogo nella capitale, continua nell'opera di riqualificazione urbana ed «educazione» dei suoi cittadini. Con gli occhi di tutto il mondo puntati addosso, ciò che deve essere migliorata è l'immagine della nazione, a cominciare da una categoria che sarà a strettissimo contatto con i laowai (gli stranieri): i tassisti.
LE DIRETTIVE - Le nuove indicazioni che sono state date alle sempre più numerose conducenti di taxi e ai colleghi del sesso forte entreranno in vigore entro fine mese. La vettura dovrà risultare pulita dentro e fuori e non vi dovranno essere odori sgradevoli nell'abitacolo. Il conducente dovrà avere cura della sua persona, vestendo pulito e ordinato. Un appunto particolare è stato fatto, affinché adottino un linguaggio cortese ed educato e servano il cliente con massima trasparenza e cordialità. A tal proposito viene ribadito un utilizzo corretto del tassametro, visto che alcuni tassisti maggiorano il prezzo della corsa approfittando del fatto che tantissimi stranieri sono a digiuno di toni ed ideogrammi. Yao Kuo, vicedirettore dell'Ufficio del Traffico, li ha invitati a non fumare mentre guidano, a non sputare fuori dal finestrino.
Un tipico taxi cinese (internet)«Alcuni tassisti non si curano del proprio aspetto e questo ha un impatto negativo su tutta l'industria dei taxi.», ha affermato Yao. Ha poi aggiunto che «i tassisti spesso hanno l'alito pesante e puzzano, rendendo il taxi maleodorante». I conducenti maschi non devono portare i capelli lunghi; mentre alle colleghe del gentil sesso è fatto divieto di tingersi i capelli di rosso o di giallo e di indossare orecchini troppo vistosi. Tassisti e tassiste devono avere indistintamente tagli di capelli e abbigliamenti decorosi, in quanto la loro è «un'attività a contatto con il pubblico e questo dovrebbe farli riflettere sulla loro immagine», ha sottolineato l'alto funzionario Yao. Questi ha dichiarato che già da oggi partiranno controlli a campione, dove addetti al controllo dei taxi verificheranno il rispetto delle nuove ordinanze. Qualora l'autovettura risultasse maleodorante, verrà fatto rapporto all'azienda ed il conducente verrà «rieducato». A seconda delle circostanze e degli articoli violati si rischiano multe e addirittura il ritiro della licenza.
LE PRIME REAZIONI - Il tassista Geng, dell'azienda Yinjian, con una moglie tassista, ha affermato in un'intervista di essere d' accordo col fatto che le guidatrici siano vestite «decentemente», ma aggiunge che dare direttive addirittura sul colore dei capelli è una «interferenza nella libertà personale» della sue colleghe.

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