Thursday, May 03, 2007

Cina e carità


Fonte: Internazionale Online
Foto: in viaggio nel Sichuan (Cina sudoccidentale), maggio 2005

Il vero volto di Hu Manli, nota come la "Mamma cinese", è stato svelato. Nel 1999 la donna ha fondato una scuola per orfani a Lijiang, nella provincia dello Yunnan, con il contributo dell'americana United moms charity association. Ma la presidente dell'associazione americana, Zhang Chunhua, ha intuito rapidamente che i conti della socia cinese non tornavano, e ha cominciato una battaglia durata sette anni.
Alla fine Hu, a lungo considerata un'eroina nazionale in Cina, si è rivelata una truffatrice. Le autorità locali hanno riferito che "l'esito delle indagini è grave" e che pertanto rileveranno la gestione della scuola di Lijiang. Il settimanale Nanfang Zhoumo illustra i particolari della vicenda: la signora Hu, che ha rifiutato di farsi intervistare, avrebbe fatto "sparire" donazioni per circa 120mila euro. Nel 2006 aveva perfino chiesto aiuti economici alle autorità, perché "le offerte erano diminuite".
In realtà 571 persone in tutto il mondo versavano regolarmente un contributo. I soldi finivano nelle tasche della presunta benefattrice, che esibiva false ricevute e si presentava ai suoi cento orfani vestita di stracci. "La Cina", conclude il settimanale, " è entrata da pochi anni nel mondo delle associazioni caritatevoli, e ha ancora molto da imparare".

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