Saturday, June 30, 2007

Artistiche fotistiche cinesistiche

http://www.maleonn.com/v2/

Domani ad Hong Kong ci sarà una grande manifestazione, previste centinaia di migliaia di persone (e previsti anche incidenti, data la presenza in città del Presidente cinese Hu Jintao per la celebrazione del decimo anniversario del "ritorno di Hong Kong alla madrepatria"). Ancora una volta chiederanno a gran voce il diritto di voto e il suffragio universale in Cina. La vedo dura.

Opera di Pechino e nuove pornografie

Se ancora ci fosse nei paraggi qualche sinologo non del tutto svenduto al mercato:

http://www.chinadaily.com.cn/opinion/2007-06/28/content_905076.htm

Friday, June 29, 2007

Il Giappone e i conti con la sua storia

E alle guerre fanciullo non credere mai

http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=9666&size=A

Ooohhh... finalmente i fascisti!!

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=67102

Tranquillo è morto suicida


Sui quattro giorni di fuga a Firenze preferisco non esprimermi, si è già lautamente espresso il Rhum che da compagnia ci ha fatto questi giorni: i greci indovinelli dai quali si esce perennemente sconfitti, il gentil sesso e il regime di paranoia. Neanche una foto. Stop.
Due righe invece e un etilico epitaffio alla mia moto, morta oggi sul campo di battaglia a mia insaputa. Neanche il tempo di rimetter piede in casa e subito pessima sclerata violenta con mia madre: han dato via la mia moto (ferma e bloccata nel giardino di cosa con perdita continua di olio rosa da 6 anni ormai) a un romeno con furgone che raccatta ferri arrugginiti, per appena 30 euro. La mia moto per 30 euro! Evidentemente mio padre non c'ha pensato due volte a togliersi quel rottame dalle palle, 6 anni di vergogne al passaggio dei vicini, la moto del balordo che studia in Cina... E mentre sollazzavo a Firenze, a tradimento, se l'han data via... Quella moto... Pagata un milione e mezzo 8 anni fa, buttate sopra altre 600 mila lire di modifiche, motore carburatore e cazzi vari, ha sempre fatto schifo e mai corso, arrivò a Camerino e Porto Recanati, venne sequestrata un paio di volte, ma aveva un dito medio e un'A cerchiata nella carena davanti e una volta sfondò un poliziotto: io e un compagno di classe in sella (quel compagno di classe morì anni dopo in un incidente... di moto. Salutaci le stelle Giulio), né dio né casco, divieto di transito, giardini Diaz, una di pomeriggio e una giovane Macerata, palettina rossa e camicetta celeste, non ci pensammo due volte ad accellerare e sfondare lo sbirro, peccato quest'ultimo non fosse da solo, in meno di tre secondi avevamo due moto della municipale dietro, rocambolesca fuga tra vecchiette e studenti, presi poche centinaia di metri più sotto, sfiorata la rissa con la sbirraglia, un mese di sequestro, denuncia a mio padre e 500 mila lire di multa per una mezza dozzina di regole del codice stradale infrante. Avevo solo 17 anni, una moto con un'A cerchiata davanti e molte dozzine di utopie da realizzare. Quella stessa moto (morta) è stata ceduta dai miei per 30 euro ad un romeno con un furgone alla ricerca di ferri arrugginiti; quella stessa moto aveva ancora un'A cerchiata e un dito medio ben in vista; checchesenedica e fino a prova contraria, nonostante gli stage in consolato e i master in marketing, io la vita la prendo ancora un po' così: dita medie e A cerchiate, alla ricerca di nuove autorità da sfondare. In moto possibilmente.

In ultima analisi, onore a Greg il fotografo, vincitore di non so quale premio in non so quale gara per la foto in altro a destra del sito che vi linko (puoi anche essere amico di Greg e amico di Viola, purchè non ti capiti di uscire con entrambi la stessa sera):

http://www.photo4u.it/portal.php

Foto: capita anche che ci arrivino foto del genere da Pisa. Che dio perdoni Leo & Copp

Sunday, June 24, 2007

Due concerti, una festa, un rave in meno di 12 ore. Un sabato niente male...




Thursday, June 21, 2007

Noir!!


Vale la pena, sì, sporchi d'acqua, di vino, sperma, whisky, fango e sangue, sì... ma solo se felici of course.

Cristiana, te prego, me stò a sentì male...

Wednesday, June 20, 2007

- Non sapete chi è mio padre, altrimenti tremereste.
- Ragazzo mio, siete voi a non sapere chi sono io: altrimenti sapreste che sarebbe vostro padre a tremare.

Dal film Il Conte di Montecristo

Cina, le schiavitù del XXI° secolo

La tratta degli "schiavi bambini": 17 euro l'uno, meglio se ritardati mentali
Da anni vi sono gruppi dediti al traffico di esseri umani. La polizia ammette che sapeva delle fabbriche dove lavorano minori, ma non spiega perché non è intervenuta. Forse i bambini sono stati rapiti anche in altre province

http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=9609&size=A

Gulliver. Ovvero di quattro ore senza scarpe


Mia sorella, da studente, alla prima prova dell'esame di maturità (i maturandi sono sempre degli eroi, e gli eroi, si sa, son tutti giovani e belli); mio padre, da professore, idem; mia madre a lavoro, fa ridere e colorare i bambini alla scuola materna, i bambini tutti, albanesi afgani marocchini maceratesi napoletani. Ho casa libera per le prossime quattro ore, innanzitutto ho bandito l'uso delle scarpe, sandali e simili, e messo su un cd di Beethoven. Posso leggere Incontri, di Marina Cvetaeva: da qualche mese una passione smodata per romanzi e film di autori morti suicidi (o sul punto di), e con russi e giapponesi vai tranquillo.
Del corso di perfezionamento in Tecniche dell'Esportazione per le Imprese ho capito che arricchirsi è sicuramente opera del diavolo. Morto ogni dubbio. Sono soddisfatto. Etica e finanza sono due cose che non possono convivere. Amo uomini come Ricucci, Briatore, Tanzi. Sono loro l'esempio da dare ai nostri figli.
Disprezzo invece il lento suicidio del continente Cina, il treno capitalista, un labirinto grigio marmitta, il ratto della dignità umana, l'urbanizazzione sfrenata, speculazioni corruzioni ingiustizie. Non ci credo. Lo disprezzo. E ne farò parte. Dispiace venirne risucchiati (ipocrisia!!), giovani laureati col naso grosso e i grilli per la testa come me sono chiamati in prima fila a costruire assieme ai colleghi cinesi la nuova Cina, quella armonica, manco fosse un Gioacchino Rossini del XXI secolo! In secondo superiore avevo già ben chiaro cosa volessi fare da grande, "sputare in faccia all'ingiustizia!", o, per dirla con Oreste Scalzone, "camminare sulle teste dei re". Dolci utopie giovanili. Gli eroi son tutti giovani e belli ripeto. Che cosa torno a farci in Cina io?! Altro motivo per non dormirci la notte. Meglio fare indigestione di poesia e anarchia adesso, che una volta in Cina ci sarà da mangiare fango e ingiustizia tre volte al giorno (meglio quattro, nel bel mezzo della notte, in pantofole e lume di candela), e farlo in fretta.
Consiglio una passeggiata in spiaggia tra mezzanotte e l'una, soli. Consiglio anche di sterilizzare col tritolo. Anonimamente.

Dopo aver riflettuto sul destino delle donne di tutti i tempi e di qualsiasi nazione, ho finito per pensare che ogni uomo dovrebbe dire a ciascuna donna, anziché Buongiorno: Scusate!
Alfred de Vigny (1797-1863)

Foto: anche le Patatozze son tutte giovani e belle

Tuesday, June 19, 2007

Amo le logge massoniche. Sono decisamente più "inn" della mafia.


Flavio Briatore, quello della formula 1 che si lamenta se gli mettono la tassa sullo yacht da 82 metri e la tassa sulle tette delle troie di colore che si porta a bordo, quello condannato a 3 anni di detenzione per truffa in un'inchiesta che vedeva coinvolti, fra gli altri, il "cane di dio" Emilio Fede, quello scappato alle Isolde Vergini per sfuggire al carcere e tornato in Italia a seguito dell'amnistia, questo stesso personaggio non sapevo fosse anche un poeta:

"Si vuole criminalizzare i ricchi. I ricchi e cioè chi ce l'ha fatta. E chi ce l'ha fatta dovrebbe essere considerato un esempio per i giovani. Questa finanziaria colpisce i poveri che non hanno la struttura del ricco"
(da un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, 15 ottobre 2006)

Per alcuni c'è ancora un dio (o più di uno) in terra

http://www.korea-dpr.com/pmenu.htm


Rock's not dead. Neanche a Macerata.

Fosse Ardeatine: 335 morti, 335 vergogna!!


Bisogna capire che non è facile. Che anche con secoli di storia a coprirci le spalle forse è proprio adesso che cominciamo per la prima volta a metterci in gioco, scoprire le carte e farlo in modo il più ampio e globale possibile. O almeno ci si prova. Non è facile per un cazzo. Siamo chiamati al tavolo, lì si gioca la partita, non ci sarà un vincitore se non i partecipanti stessi ma, ripeto, non sarà facile. Alcuni trecento anni fa partivano per terre lontane, dove approdavano solo dopo qualche anno. Altri, ancora prima, battevano strade ancora più assurde. Grandi pionieri. E' ora di dimostrare (e dimostrarci) se la storia ci ha insegnato qualcosa oppure no. Ai posteri l'ardua sentenza? La sentenza, mi piacerebbe, spettasse a noi, signori del presente. E' in momenti come questo che ho il timore di aver perso il mio tempo dietro a dubbi titoli, film mediocri, filosofie da bar, giacche e cravatte. Meglio il silenzio buio dei monti la sera, il bagno in un mare non ancora inquinato. Schiavi della nostra omertà (forse qualcuno sapeva). L'omertà, quella non la capisco.

Vero che le conferenze si segnalano prima e non dopo, stasera incontro rilassato in un agriturismo dell'entroterra maceratese, una cinquantina di persone, qualche frate cappuccino, due monaci tibetani; tema filosofico, cena vegetariana e scambio di opinioni tra religiosi di fede diversa. Sono andato con i miei, sembrava una riunione catto-comunista, invece mi è sembrato che il comunismo fosse bandito anche qui, i due lama costretti a presentare in 30 minuti in qualche dialetto tibetano il concetto delle "quattro nobili verità" e un'infarinatura di medicina tibetana ad una quarantina di persone che a malapena sapevano collocare il Tibet geograficamente e distinguere un Berretto Giallo da un punkabbestia. Provate voi a mandare il prete della "mia" parrocchia in un villaggio speduto in Birmania a parlare della verginità della madonna. Sarebbe interessante. L'interprete ha cercato di fare del suo meglio ma, a giudicare dalle persone giovani e meno giovani che mi stavano attorno, credo sia poco riuscito a limitare i danni (Samsara, Dharma, Veleno, Spiriti Maligni, il Non-Sé, ... il vecchio dietro a me era tra l'allibito e il divertito da cotanta poesia). Onore delle armi agli organizzatori. Dopodomani mostra fotografica sul Tibet a Tolentino (MC) e raccolta fondi per la causa tibetana.

P.s. : Scusate l'ignoranza, quale sarebbe la causa tibetana??


Foto: Locandina dell'incontro di stasera

Sunday, June 17, 2007


Ogni tanto una tranquilla cenetta fuori con la famiglia. E poi baldoria con gli amici per le strade del centro...

Saturday, June 16, 2007


Un film: "V per vendetta".
Un bombarolo: Guy Fawkes, "l'unica persona ad essere mai entrata in parlamento con oneste intenzioni"

Se 18 anni son pochi...


Divertito come giamburrasca nei suoi migliori tempi, partito in metano con la Gang e tornato alle due di notte con le Porno Riviste, intermezzo giovane. Tre campi di grano dopo il Castello della Rancia, 18enni metallari punk e capelloni, una sana ed onesta festa di compleanno, due bicchieri di birra uno di spumante e uno di torta, tutto smaltito saltando e pogando assieme ai Ramones, ai Sex Pistols, ai Clash, ai Derozer, ai Punkreas, e assieme a quei capelli viola, le creste rosse, le catene penzolate, il medio al cielo. Bravi. L'età per crederci. Io, il nonno, ad ogni pogata un pass-maker che salta via, chi se ne frega ho nove vite come i gamberi io.
Né dio né suo nonno, né bonifico bancario né cash on delivery.
Circo di Praga!

无政府主义的时间没去世,被取缔了而已.哇操,我妻子也随着资本主义。。。
公平社会拆了。社会主义拆了。无政府主义拆了。
世界资本家大团结万岁!

Thursday, June 14, 2007

Preoccupato


Spazio disoccupato. Felice solo dopo 80cc di birra.
Non ho nulla contro la mediocrità, ma la mediocrità è triste da far schifo.

"Ho capito che il meglio era essere un ponte fra due rive. Rivolgersi alle due rive senza appartenere" Orhan Pamuk

Wednesday, June 13, 2007

Il tempo dei lupi

"Si ottiene di più con una parola gentile ed una pistola che con una parola gentile soltanto"

Al Capone


Tanto per sputtanare anche quel po' di dignità che ci era rimasta. Sorbole!

Tuesday, June 12, 2007

Non ci dormo la notte


Vomitevole e fastidiosa la telenovela che ci passano su tv e internet rigaurdo alla prigionia di quella tale Paris Hilton (ma poi chi è?? una cantante? un'imprenditrice americana? chi cazzo è Paris Hilton??). Sono queste le cose che affondano sempre più e irrimediabilmente la dignità umana. Mi chiedo come mai le altre detenute del carcere non abbiamo dato fuoco ai materassi in segno di protesta. E penso ai detenuti politici o quelli che nel mondo sono "al fresco" solo perchè neri, deboli, poveri. Rifiuto.
Hanno rubato l'orologio a Bush durante la sua visita in Albania e godo. Un bel ricordo dal vecchio continente al petroliere texano del cazzo.

Non ci dormo la notte: ma arricchirsi è giusto, legale, tollerabile?? E non rispondete come fanno gli economisti "Dipende..."!!

"Farmi crescere la barba e dormire sulla panchine, questo voglio fare da grande"

Foto: i miei baffi congelati ai venti gradi sotto zero di Haerbin, Cina del nord est, febbraio 2006.

Quando urlavo di sindacati liberi in Cina...


Han Dongfang, uno dei primi ad aver sostenuto con forza l'idea della creazione di un sindacato indipendente dal Partito Comunista Cinese. Imprigionato dopo la strage di Tiananmen (giugno 1989), è stato negli USA e ora vive ad Hong Kong dove continua la sua lotta. E' soprannominato il Lech Walesa cinese e questo è il sito del China Labour Bullettin, che si occupa della situazione del lavoro in Cina.

http://iso.china-labour.org.hk/public/main

Monday, June 11, 2007

Anche in Xinjiang la lotta continua


Rebiya Kadeer, 60 anni, imprenditrice e attivista musulmana del Xinjiang, 6 anni di carcere in Cina con l'accusa di sovversione, terrorismo e di voler rivelare agli USA segreti di stato (e per fortuna che la chiamano la Bin Laden uigura).

http://en.wikipedia.org/wiki/Rebiya_Kadeer

p.s. Tanto il mio blog in Cina è censurato...


Pesante questa foto. Thailandia, mercatino sull'acqua, ora invece di vendere tradizionali prodotti artigianali e frutta vendono borse di marchi contraffatti ai turisti occidentali. Altro che la Cina.

Sunday, June 10, 2007

"In passato l'unico obiettivo era servire il Partito comunista; oggi siamo padroni della nostra vita, ma la rapida evoluzione della società potrebbe farci ammalare. È il prezzo che i cinesi pagano per godere di nuove libertà e di maggiore ricchezza"

Bi Shumin, psicologa cinese

Un (giovane immagino) antropologo italiano sui pregiudizi e luoghi comuni contro i cinesi.

http://www.associna.com/modules.php?name=News&file=article&sid=498

Anche gli studenti cinesi copiano agli esami. Ma poi finiscono male.

http://news.yahoo.com/s/nm/20070608/tc_nm/china_exams_dc

Saturday, June 09, 2007


"Il mio futuro non è un sogno"

Foto: scannerizzata da un'immagine dell'inserto del Sole24ore di oggi

Godo

La Danone, la Cina, le joint ventures e... il chinese style

http://www.corriereasia.com/_var/news/DVLAJBN-EMCAKBS-CPZ.shtml

No comment


Bush consegna a Ratzinger le anime di decine di migliaia di civili irakeni e afgani vittime della (sua) guerra.

Foto: Corriere della Sera Online

Thursday, June 07, 2007

Ho visto l'ultimo film di Zhang Yimou


"La città proibita". Stasera sono andato a vederlo al cinema con i miei. Un commento a freddo: una storia a metà tra romanzo giallo e rosa in salsa americazzata. Il film si passa come storico, in realtà mi è sembrato pieno di errori (la capitale nel 968 non era sicuramente Pechino e non esisteva la Città Proibita che conosciamo oggi; i cinesi non si abbracciano; i ninja non sono cinesi; dura che una concubina si fa l'erede al trono all'insaputa di tutti; il palazzo dove si svolge il 95% del film non poteva esistere a quell'epoca; etc...).
Dunque o io sto dicendo un sacco di cazzate o gli errori effettivamente ci sono. E sono grossolani. Non sfuggono. Insomma il regista li ha messi di proposito. E tutto avrebbe più senso: il film non è più storico, ma un film che parla di mitici tempi andati, di una cultura che affascina l'occidente, un film fatto per gli stranieri con qualche goccia di verità in uno scenario buffo e surreale, con molta azione e spettacolo e combattimenti e spargimenti di sangue e grezzate all'americana. Ma a mio avviso è anche profondamente intriso di antica filosofia cinese, in primis cosmogonia e rapporto uomo-natura, ordine dello stato-ordine del cosmo. Tantissimi i riferimenti, molti dei quali espliciti. Morale della favola: amici stranieri pappatevi questa spettacolare pellicola cinese, godetevi questo caos di azioni e cazzate, noi cinesi sappiamo vestirci bene da americani, ma eravamo, siamo e restiamo cinesi.
Probabilmente ho scritto un'enorme cazzata, ma non avendo letto recensioni non saprei cos'altro inventarmi.

p. s. : Il fungo nero di Persia deve sballare un bel po'... proviamo?!?

Ma soprattutto queste...




Foto da Barcellona







Wednesday, June 06, 2007


Saran forse le mattonelle blu del cesso di questa casa catalana di Barcelona o a lo mejor il fantastico potere di questi due litri di sangria o altro e non saprei...
Vero anche che dopo le molte manganellate prese tre anni fa proprio a Roma e nella stessa occasione la mia schiena chiede vendetta:
ma kazzo! sabato viene il padrone o almeno uno dei padroni, kazzo, andiamo a vederlo, e, se ci riesce, anche sputargli in faccia non sarebbe male...
Coraggio gente, la guerra l'abbiamo persa già troppi anni fa, ma in giro ci sono ancora molte pietre da scagliare contro Golia.

Né dio né monarca, né Bush né padrone altro alcuno!!

Tuesday, June 05, 2007

De puta madre: Barcelona

Allora, di Barcelona… più che altro dieci giorni a Bacco e Tabacco duri (Venere mai, sia ben chiaro, al massimo il culetto spelacchiato del Battoncito). Viaggio iniziato nel peggiore dei modi, calandomi dalla finestra della camera di Sergio a Bologna con due lenzuola attorcigliate per raggiungere in tempo la stazione e l’aeroporto di Forlì dopo un disguido su portoni, chiavistelli, chiavi e chiavate mancate. I wanna be sedated.
Da Battoncito ti senti a casa e sempre, che sia Macerata, Firenze o Barcelona (credo sia per la bandiera di Singapore attaccata al muro). E poi poco altro, le bevute di notte al centro, quelle di giorno in spiaggia, sangria y cerveza y sangria (que sean baratos y ya esta), Stefano il pennuto e gli amici dell’università di Torino, il sogno della Cina via terra ovvero Transiberiana, il “salto” in metropolitana, scambiarsi la bottiglia anche se vietato, le ferite da anfibi ai piedi, le serate a las ramblas, sulle scale delle chiese, nelle piazze. Poi l’arrivo di Claudio e finalmente a parte tutto e al “comunismo bandito” non sono più l’unico barbone in casa, presentato con una bottiglia di Montenegro l’epilogo della serata si fa interessante se tutti con cresta da cani e nuotata in fontane non meglio identificate, rissa a panni umidi per la strada e polizia e manganelli illegali a guardare. “Todavia no hay pantalones” direi, anche al concerto ska – punk - reggae - rock eravamo brutti nudi sbronzi come un Si bemolle ma è stata ugualmente serata, specie nelle strade vicino all’università a suon di birra in lattina pakistana e Simone per caso. Spintoni rissa baci abbracci, alta filosofia e la vecchia storia di Speculazioni e Occupazioni “Se volete l’affitto me dovete caricà” o anche “l’affitto chiedetelo alla regina”; nessuno sa come, il giorno dopo eravamo in montagna di Pireneo, il Silenzio scelta volontaria, tre giorni di relax, naturale il paradiso, le sigarette di Uri e i sorrisi di Patri, campi di grano e verdi, passeggiate, whisky, amaro castigliano con ghiaccio e cucina come esperimento, tempio lamaista (no, non è artificio né tantomeno retorica), chiese per caso tanto quanto le intifadas, minchia che sbrasciolata… il tempo corre in fretta, ancora per caso e ancora Barcelona, giusto il tempo per un ultimo viaggio per il Marocco sotto casa, il tè verde e pasticcini pasticciosi verso le lotte quotidiane dell’individuo che grida al mondo che non siamo merce ma persone e che mi appartiene ogni foglia e ogni strada come ogni molecola d’ossigeno e metro quadro di mattonelle. Se qualcuno ha qualcosa in contrario che se lo paghi… il re.

E tu turista a Barcelona? E tu trotzkista bombarolo? Sulla mia impressione da due soldi e dieci giorni a Barcelona dopo altre due volte a Barcelona: Barcelona è grande ma non troppo, spiaccicata tra mare e montagna come una donna fra due bruti. La città è (ancora) buona da vivere. Dieci punti alla pulizia, dieci punti alle donne sole ed emancipate per la strada, dieci punti alle tortillas (frittate di cipolla e patate a forma di torta), dieci punti alle baguette a 55 centesimi di euro, dieci punti alla serenità per strada, cento punti ai bambini che giocano spensierati e padroni per le viuzze e i vecchi seduti a borbottare con loro, dieci punti all’atmosfera di festa, dieci ai supermercati di vino aperti anche la notte, dieci alle bellezze catalane, nove punti alla panetterie, nove alle zingare che vendono fazzoletti per strada, nove alla solidarietà e alla disponibilità della gente per strada (sì sì, sempre di strada parliamo), otto punti all’Università Autonoma con 80% donne e 20% anarchici, otto punti a spiagge e al verde, otto alle case occupate e alle cantine CNT, otto ai bar e ai ristorantini mangi e bevi a due soldi, sette all’individualismo spagnolo “ognuno per sé”, cinque al “catalano” come nazionalismo tutta forma e poco niente sostanza, quattro punti all’esasperata osservanza delle leggi da parte dei catalani, due punti alla legge contro chi beve per strada (sentita personalmente per la prima volta basito in Polonia ma in realtà presente anche per esempio negli States).

E dopotutto un saluto e un ringraziamento a tutti (soprattutto a tutte per la pazienza) per la partecipazione, l’ospitalità, l’Hospitalet, le creste, i punk e gli skinhead.
Grazie a Simone per l’epilogo mezzogiorno quartiere popolare una sega in ferro battuto e sudore a dividerci da una bicicletta tua (perché vissuta) come una vetrina dal pane sudato nei campi.
Bacio al compagno Roberto (non dovrai più crescere), che pure quanto a sfratti la sa lunga ed era a protestare a Granada sulla tre giorni anti speculazione.
Baci ai rifugiati. Ai tre esiliati a Parigi. All’odore dei miei piedi indubbiamente.
Ai bambini sul documentario in Perù.
E alla vecchia che gridava contro la regina.
Foto: Arriveranno...

Voglia di Praga, voglia di Rostock... e basta con lo spettro inflazionato dei black block!!


Foto: Rainews24

Droga e Macerata



Quei primi di giugno di 18 anni fa. Per non dimenticare.