Thursday, June 07, 2007

Ho visto l'ultimo film di Zhang Yimou


"La città proibita". Stasera sono andato a vederlo al cinema con i miei. Un commento a freddo: una storia a metà tra romanzo giallo e rosa in salsa americazzata. Il film si passa come storico, in realtà mi è sembrato pieno di errori (la capitale nel 968 non era sicuramente Pechino e non esisteva la Città Proibita che conosciamo oggi; i cinesi non si abbracciano; i ninja non sono cinesi; dura che una concubina si fa l'erede al trono all'insaputa di tutti; il palazzo dove si svolge il 95% del film non poteva esistere a quell'epoca; etc...).
Dunque o io sto dicendo un sacco di cazzate o gli errori effettivamente ci sono. E sono grossolani. Non sfuggono. Insomma il regista li ha messi di proposito. E tutto avrebbe più senso: il film non è più storico, ma un film che parla di mitici tempi andati, di una cultura che affascina l'occidente, un film fatto per gli stranieri con qualche goccia di verità in uno scenario buffo e surreale, con molta azione e spettacolo e combattimenti e spargimenti di sangue e grezzate all'americana. Ma a mio avviso è anche profondamente intriso di antica filosofia cinese, in primis cosmogonia e rapporto uomo-natura, ordine dello stato-ordine del cosmo. Tantissimi i riferimenti, molti dei quali espliciti. Morale della favola: amici stranieri pappatevi questa spettacolare pellicola cinese, godetevi questo caos di azioni e cazzate, noi cinesi sappiamo vestirci bene da americani, ma eravamo, siamo e restiamo cinesi.
Probabilmente ho scritto un'enorme cazzata, ma non avendo letto recensioni non saprei cos'altro inventarmi.

p. s. : Il fungo nero di Persia deve sballare un bel po'... proviamo?!?

0 Comments:

Post a Comment

<< Home