Wednesday, October 31, 2007

"L'uomo è un prodotto culturale"


Quale pomeriggio migliore per una bicchiere di whisky?! Ma di quello onesto. Un Jack Daniel's "servito" in una qualche anarco bettola italiana. Giornata meravigliosa e un vento che minaccia guerra. Specie se vivi all'undicesimo piano. Domani niente lezione, è il settantesimo anniversario dalla fondazione dell'Università del Popolo; verranno presidi di altre scuole e giornalisti, ci saranno varie attività e incontri. Io non ci sarò. Ho riaperto la mia virtuale agenzia di viaggi. Dopo l'insperato (tanto quanto grandioso) successo della scorsa estate (Mosca - Pechino passando per il Deserto del Taklamakan e altopiani del Tibet, viaggio pensato poche settimane prima a Barcellona tra una bottiglia di rhum e una di Porto) ecco riaprire i battenti, l'agenzia dei viaggi alla cazzo, va' dove ti porta il cuore e restaci, mordi e fuggi, porta a casa la pellaccia e raccontacela, della serie "che cosa posso dirvi, andate, fate"... Mai stati in Corea del Nord? Prossima destinazione Pyongyang!! Domani vado giust'appunto all'ambasciata nordcoreana a Pechino. Ho fatto un giro di perlustrazione, atmosfera gelata, già preso un paio di rimproveri dalle guardie cinesi in divisa per aver camminato dove non potevo per motivi non meglio identificati ("il mio pensiero è sempre lo stesso"...). Se domani riesco a svoltare qualche informazione vi faccio sapere e se il prezzo da pagare (in dollari e in sangue credo, oltre che in negazione di libertà di movimento e pensiero) non è esagerato a febbraio si parte (vacanze cinesi, 春节Festa di Primavera, sei settimane, semplicemente godo). Se salta (e, dispiace dirlo, è sicuro che salta) la visita in catene nel paese meno consigliato al mondo consiglio un viaggio in India: 400 euro andata/ritorno da/per Pechino, 40 euro il visto. Un mio compagno di classe è di vicino Delhi, dice che il costo della vita è ridicolo e i posti da visitare semplicemente infiniti. L'India la vedo vicina. Terza ed ultima ipotesi, raggiungere via terra le terre gelate del Tagikistan e Kirghizstan: ho un paio di amici che hanno delle idee interessanti a riguardo. Keep in touch...
Il mio profesore di giornalismo cinese ha visto due lesbiche (cinesi!!) pomiciare di fronte all'edificio principale del nostro campus. Mi sarei meravigliato anche io. Avanti popolo!!


"Cosa vota?"
"Socialista"
Stavolta invece non votiamo. Non andiamoci alle urne. In segno di protesta. Mai di menefreghismo. Il menefreghismo credo sia il modo più semplice per ficcarsela in culo da soli. Facciamo come gli americani (sempre troppo avanti gli americani!!), andiamo a votare in due ogni cinque ed eleggiamo il peggiore, mandiamo su un Calderoli o un Borghezio, mandiamo su un leccapiedi del Papa, un gorilla di Gelli, mandiamo su l'uomo più ricco d'Italia, facciamola grande, grossa, più grossa possibile, per dare un Reset, un punto a capo, ricominciamo dal fondo... Non votiamo stavolta, che vinca Fabrizio Corona, la Lecciso Primo Ministro... facciamola grossa, facciamola americana... come ho letto su un muro a Venezia "Mi no voto!"


Angolo culturale.
Ho forse capito come si traduce semanticamente "L'uomo è un prodotto culturale" in cinese, ovvero 一方水土一方人 (yi fang shuitu, yi fang ren), letteralmente "ad ogni terreno il suo uomo".
Un ottimo film cinese da vedere (in cinese), lento e noioso, storico, zero azione, più documentario che film, come piace a me, "活着", si legge "huozhe", non so il titolo inglese, significa "vivere". Ne ho visti parecchi di film bellini utlimamente, come sempre non ricordo i titoli...
Ho letto poco cartaceo ultimamente, consiglio tutto quello che mi è passato sotto mano: "Ponti di bambù" di Giuseppina Marchionne, sul alcune comunità cinesi in Italia; "Nubi nere s'addensano", biografia di Chen Ming scritto da una studiosa francese, una sorta di "Se questo è un uomo" in versione cinese; "Vivere in Cina", Pietro Orsellino, del 1981.

E con questo ci sembra tutto. Radio "Prossima Destinazione Corea del Nord" vi abbraccia e saluta con una foto del 1950 (discorso di Liu Shaoqi all'Università del Popolo) e una canzone: "Sally" di Vasco Rossi.

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