Friday, April 04, 2008

La Nuova Vecchia Cina (ovvero la sviolinata di fine settimana)




Venni in Cina la prima volta nel marzo 2004. Allora sapevo poco di cultura cinese e non conoscevo per nulla il popolo cinese. Avevo in mente Mao che prendeva a calci nel culo i preti cattolici, i soldati giapponesi e i capitalisti occidentali, soprattutto avevo in mente l'immagine di quel ragazzo di fronte ai carri armati, piazza Tiananmen, giugno 1989. Non capivo perchè il Partito Comunista Cinese fosse ancora così soffocatore di libertà, democrazia, diritti pur vendendo sempre più il culo ai capitali di mezzo mondo, i grattacieli, le gru, le Olimpiadi, i McDonald's. Leggevo un casino di articoli e libri sulla mancanza di diritti e libertà nella Cina del 2000. Ero molto critico, anche se non parlavo cinese mi sforzavo a far sentire le mie ragioni con cinesi e studenti stranieri in temi quali libertà di espressione, sindacato libero, diritto allo sciopero, etnie minori.
Sono passati quattro anni, durante i quali mi sono principalemte occupato di Cina. Forse mi sono solo rimbecillito ed invecchiato ma almeno ora, a differenza di prima, parlo cinese. E neanche troppo male. Ho letto, visto, sentito, discusso, paragonato, dibattuto di Cina, soprattutto di cultura, politica e società. E ora su molte cose la vedo in maniera un po' diversa rispetto a prima.

In Cina ci sono cose che non si discutono, prese come "dogmi", come per esempio l'unità del paese e la guida del Partito unico. I cinesi lo sanno e lo accettano. Sebbene sempre più cinesi siano poco soddisfatti del loro governo e delle sue politiche, la maggior parte di essi sentono le accuse al governo come un'accusa alla Cina. Questo perchè i cinesi sono molto nazionalisti e attaccati alla loro storia e tradizioni. Ma lo fanno anche perchè non accettano lezioni o critiche da chi, come noi occidentali, siamo entrati 170 anni fa in questo vecchio impero chiuso al suo interno a suo di cannonate e partite di oppio. E non che si siano comportati meglio i giapponesi o i russi. Se le cose non funzionano o non vanno in Cina (tra tante che però, sfido chiunque a dire il contrario, funzionano e vanno alla grande... magari in Italia cazzo!) non è tanto per scelte politiche sbagliate, quanto più per l'atavico problema della malagestione e corruzione tra i funzionari. La Cina è gerarchica da sempre, oggi al vertice c'è il Partito, che amministra potere e politica senza concorrenti, ma tramite migliaia di vassalli vassallini e vassalletti spersi fra le tante province e zone remote del grande continente cinese. Qui i casi di corruzione e malgoverno fioccano e la colpa è additata ai funzionari, non al sistema. Non si può parlare male del governo o del Partito, ma quando un funzionario sbaglia e lo si dimostra allora la sua testa casca. "In Italia sconti la pena in Parlamento" come direbbe Travaglio, in Cina la sconti al cimitero. Questo accade oggi, accadeva migliaia di anni fa e accadeva anche, per esempio, durante il Grande Balzo della fine degli anni cinquanta, dove avveniva anche che la colpa delle tremende carestie fosse di funzionari ben poco comunisti, ben poco patrioti.

Pensate che ai cinesi piaccia essere sfruttati? Pensate che a loro piaccia subire ingiustizie ed essere privati di dignità? No, non piace, perchè non piace a nessuno. La mia impressione invece è che quando si parla di "libertà" e "diritti umani" nel mondo lo si faccia sempre da un punto di vista troppo yankee, messo in bocca a milioni di giovani libertari e utopisti benestanti (quale anche io sono) usati dalle grandi lobby e multinazionali che governano i paesi occidentali "democratici" che fan finta di avere a cuore la vita di individui di minoranze etniche e religiose, di operai sfruttati nelle fabbriche, di bambini costretti al lavoro e ragazzine costrette alla prostituzione, di giornalisti e dissidenti. Perchè avete dato le Olimpiadi alla Cina, ad un paese che sapete non essere libero né democratico, perchè?! Speravate che con esse la Cina si fosse aperta di più anche da un punto di vista sociale? Beh, sicuramente l'ha fatto. Non vi basta? Inorridite a sapere che Wikipedia è censurato, che i giornalisti scomodi finiscono in carcere e che non c'è libertà religiosa in Cina? Questo lo sappiamo dal 1949, non mi sembra una novità. A me le Olimpiadi danno il voltastomaco, non ci sarò e non le vedrò ma voi che avete deciso di farle in Cina e sulle quali investite miliardi di euro perchè parlate ancora di boicottaggio? Io non ci credo più. Perchè ho rispetto per queste vittime reali e non mi sembra giusto usarli per far pubblicità a questa o quella organizzazione occidentale. Non credo a chi ignora tutto di cultura e società di un popolo e viene a dire che qui mancano libertà e giustizia perchè così fa comodo alle loro tasche. Guardateli questi maiali ingrassati, vestono in giacca e cravatta, hanno stipendi da capogiro e parlano ogni giorno dai palazzi del potere di fronte alle telecamere di mezzo mondo. Non ci credo. A loro non interessa chi qua sta male davvero. Non credo al papa, a Sarkozy, a D'Alema, alla Merkel. Non credo a chi, come direbbe mio padre, "va in piazza a protestare con la Ferrari e la bandiera rossa". E mi preoccupo per tutti quelli che si schierano nella più totale ignoranza e non conoscenza del tema e dei problemi "reali", delle contraddizioni, delle lotte che già esistono e da quelle che sarebbe da cominciare ad intraprendere. Anche tra i pochi che dai microfoni agiscono in buona fede credo che spesso non conoscano molto della situazione sociale e culturale che si vive oggi in Cina; e non mi sembra strano, visto che sono cantanti, attori, musicisti, atleti... che volete che ne sappiano? Sono i primi ad essere manipolati, se non proprio comprati.

Non so. A me la Cina non piace per molti motivi, ovviamente legati ai temi di democrazia e rispetto dell'uomo. Ma a vedere tutto così semplificato e ridicolizzato ci sto male. E amo la Cina per tanti motivi che invece il borghese medio occidentale che viene in Cina per lavoro, fa vita da puttane e cocaina e si riempie la bocca con i "diritti fondamentali dell'uomo" tende a distruggere e ignorare. Dall'alto della mia ignoranza vorrei che a parlare e giudicare la Cina fosse chi ne sa un po' di più, sennò i tanti polveroni che si fanno finiscono solo per peggiorare la situazione e fare, come sempre, gli interessi di chi al mondo governa per davvero, cioè multinazionali, compagnie petrolifere e lobby economiche.

foto: Il campus della mia università, di fronte al dormitorio degli studenti stranieri dove vivo. Dove ore ci sono le ruspe e gli operai c'era fino ad un paio di mesi fa un palazzone di dieci piani. Cosa ci faranno ora? Magari un hotel trenta stella che ospiti la nazionale americana di nuoto durante le Olimpiadi, che nella megapiscina del campus verrà a fare gli allenamenti... chissà!

1 Comments:

At 10:26 PM, Anonymous Anonymous said...

人的思想在进步,越来越多的人在为民主自由而奋斗

 

Post a Comment

<< Home