Friday, May 16, 2008

Solidarietà che non accenna a diminuire

Sempre Cina, tema sempre terremoto di Wenchuan, sempre che vi racconto di ciò che succede nel nostro campus, quello dell'Università del Popolo.
I vestiti donati dagli studenti e alloggiati nella sala da ping pong nel seminterrato continuano ad ammassarsi. Ricevo telefonate da gente che non conosco, non so chi abbia dato loro il mio numero, "Pronto, sei Daniele? Ho dei vestiti, sono alla camera n. XXX, edificio n. XXX, puoi passare a prenderli?". E accumuliamo.
Stamattina lezione interamente dedicato al sisma, aggiornamenti, scambio di informazioni e opinioni. Sempre stamattina tre studenti (tra cui Gina, ragazza colombiana che fa un Master in Relazioni Internazionali e si occupa di NGO a Pechino) si sono messi dalle 9.30 alle 16.30 con un banchetto, due cartelloni, colori, penne e una scatola di fronte al dormitorio degli studenti stranieri a chiedere offerte per i terremotati del Sichuan. A fine lezione ci siamo fermati in molti a dare il cambio e offrire collaborazione, passava molta gente, pochi sono stati gli indifferenti, quasi tutti han messo mano alle tasche, scritto frasi di solidarietà nei cartelloni in decine di lingue diverse (dall'estone all'urdu, dal mongolo al bengali). Si sono fermati anche professori, una televisione e gli studenti cinesi del Dipartimento di Media e Comunicazione, interviste, discussioni, articoli di giornali e riviste, scambio d materiali e foto. Anche momenti di commozione e qualche lacrima. Alle 16.30 con altri studenti e un rappresentante cinese abbiamo preso cartelloni e scatola, tutti a piedi, direzione China Foundation for Poverty Alleviation (中国慈善基金), una NGO cinese che conosceva Gina, che porterà i soldi raccolti nelle zone disastrate. Eravamo una decina di studenti stranieri, dopo 20 minuti eccoci alla sede della CFPA. Ultimo piano senza ascensore, serie di uffici stile film polizieschi americani anni '80, un via vai incredibile di persone, impiegati, volontari, contabili, cellulari e computer, molti giornalisti e telecamere, tutti cinesi. Una stanza più grande con altre persone che facevano donazioni e alle spalle un megaschermo su cui trasmettevano immagini in contemporanea dalle zone del sisma. E poi un cartellone con foto amatoriali di zone montagnose nel Sichuan con ponti distrutti, case in rovina, feriti e lacrime, posti che la TV non credo abbia fatto vedere, posti dove Dio Marx Confucio non sono ancora passati. Il nostro arrivo genera meraviglia nonostante la totale confusione, non credo ci stessero aspettando, Gina regge la scatola, due donne ci si fanno incontro "Voi siete...?"... "Università del Popolo, studenti stranieri". "Grazie ragazzi...". E' tutto un commuoversi, strette di mano, fotografie, interviste, riprese, prego si sieda, no si sieda prima lei, firmiamo delle carte, spieghiamo il lavoro, rompiamo la scatola e ci mettiamo a contare i soldi sotto le telecamere e gli occhi di responsabili e volontari... 9.198 renminbi... mi viene da piangere... pacche sulle spalle, applausi, in appena sette ore siamo riusciti a raccogliere 9.198 renminbi!! Quanti sono 9.198 renminbi? Sono circa 920 euro. Ma qui non siamo in Europa, qui 920 euro sono 9 stipendi mensili da operaio o impiegato. 4596 ciotole di riso. 1300 magliette. 700 paia di pantaloni. Insomma un sacco di soldi. Un grande contributo raccolto in poche ore da studenti stranieri fuori dal loro dormitorio, spontaneamente e liberamente. Senza parlare del fatto che la maggior parte della gente che vive in un dormitorio in stanze doppie con bagni in comune è generalmente gente squattrinata, molta della quale (come me) vive con la borsa di studio, indipendentemente dal fatto che venga dal Cile o dalla Cambogia, dall'Italia o dal Canada (beh, ovviamente i canadesi o italiani che vivono qui si contano sulla punta delle dita, mentre è pieno di vietnamiti, mongoli, laotiani, africani e giovani da paesi meno ricchi dei nostri). Insomma credo che la maggior parte di noi abbia messo mano alla proprio borsa di studio per fare la donazione, indipendentemente dalla somma versata. Un bel gesto credo, valorizzato da tutto quanto ho appena detto.
La CFPA ci ringrazia calorosamente, ci stampano un "attestato di donazione" con tanto di ricevuta e somma versata, lasciamo i cartelloni e una lettera di presentazione della nostra università che speriamo arrivi dove davvero ce ne sia bisogno, insieme ai soldi e alle nostre e loro speranze. Incontro e strette di mano col direttore, un omino all'apparenza davvero in gamba. Ultime foto e interviste, prendiamo la via di casa e spargiamo la voce appena tornati in dormitorio... 9.198 renminbi! Bravi ragazzi!

Coraggio fratelli e sorelle del Sichuan, non siete soli...

3 Comments:

At 8:04 PM, Anonymous Anonymous said...

我们POLIMI的中国学生会也组织了捐款

 
At 4:58 AM, Blogger Massaccesi Daniele said...

众志成城!国际团结万万岁!

 
At 9:42 AM, Anonymous Anonymous said...

imparato molto

 

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