Saturday, June 28, 2008

学习雷锋同志!!






















Lasciata Wuhan alle spalle dopo quattro ore di sonno per notte, una ciotola di spaghetti in due giorni, quattro ore di treno in piedi pressato tra polli e contado sottoproletario antiurbano della Cina meridionale, eccoci a Changsha, altra ridente metropoli di sei milioni di abitanti, capoluogo della provincia dello Hunan, attraversata dal vastissimo inquinatissimo fiume Xiangjiang. Credo che l'uomo bianco non abbia mai messo piede qui (e se ne guarda bene dal farlo!), tutto il giorno che cammino e non ho ancora visto ne' turisti ne' stranieri, solo cinesi che mi fissano incuriositi. "Che sei venuto a fare qui a Changsha?" mi ha chiesto una ragazza in treno, "A trovare il compagno Mao" le ho risposto e ovviamente non mi ha piu' rivolto la parola. Mao e' infatti nato in un villaggio a 130 km da qui, Shaoshan, nel lontano 1893. Domani ci faccio un salto. Oggi invece sono andato a visitare un paesino appena fuori Changsha che ora si chiama Lei Feng e prende il nome da quel famoso Lei Feng, operaio e soldato della Cina maoista, morto a 22 anni per un incidente stradale nel 1962. Lei Feng e' lo Stakanov cinese, esempio di servizio per il popolo, altruismo, costruzione del paradiso socialista, notissimo il motto "Imparare dal compagno Lei Feng". Questo spirito vive, in alcuni casi, a tutt'oggi. Alcuni dicono che in realta' Lei Feng, seppure esistito, non e' che una delle tante bufale e gonfiature della propaganda del Partito Comunista Cinese. Bufala o no, cio' che e' importante e' cio' che simboleggia Lei Feng, ovvero il sacrificio per il prossimo, il disprezzo del vile denaro, la lotta all'arrivismo e alla corruzione. Sono stato a visitare la sua casa natale e il museo (continuo a ottenere sconti clamorosi su biglietti del treno e entrata musei grazie alla tessera da studente che continuo sfacciatamente a proporre in giro!!), pieno di foto e cimeli della vita di Lei Feng. Alcune massime recitano "Il Partito e' mia madre", "Essere rivoluzionario significa servire il popolo" scritte da Lei Feng stesso, "Alcuni uomini vivono anche se sono morti. Lei Feng e' uno di essi" scritto da un dirigente di partito al funerale di Lei Feng. Ho saputo che anche a Changsha c'e' una scena musicale underground di tutto rispetto. Il centro e' fatto di stradoni ultra capitalismo e iper consumismo McDonald's Armani KFC Converse e compagnia bella, il lungo fiume e' eccezionale, barchette che vanno e vengono, famigliole a passeggio, anziani che si ritrovano per sorseggiare te', giocare a scacchi, suonare erhu e cantare. Diversi barboni e miserabili (compreso che vi scrive), viuzze di ristorantini che vendono pesce fritto, spaghetti freddi, chilate di gamberi e granchi, il tutto rigorosamente piccante e ultra economico se paragonato ai prezzi di Pechino. La notte la passo in questo InternetBar a spararmi film e sonnecchiare: costa meno che stare in albergo e la presenza di questi ciccioni a petto nudo che ingurgitano zampe di gallina sputando gli ossi a terra con la sigaretta fissa in bocca mi allieta, mi ricorda una Cina che per troppo tempo a Pechino ho perso di vista. A presto gente.

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