Wednesday, August 13, 2008

A volte è incredibile...

A volte è incredibile come certo giornalismo riesca ad essere così beceramente servo, mercenario, arrivista. Pur di vendere riescono a presentarti le paggiori balle. Vendono merda e ti dicono che è oro.
Guardate questa foto da Repubblica, riguardano le Olimpiadi, o meglio Pechino. E leggiamo insieme il commento:

"Prima la bufera sulla cerimonia d'inaugurazione con la storia delle scenografie contraffatte e dei giochi d'artificio realizzati con effetti speciali da film. Poi è stata la volta della bambina che ha cantato in playback con la voce di un'altra. Adesso a rovinare la festa alla Cina arriva questo reportage, che smaschera i trucchi usati dagli organizzatori dei Giochi Olimpici per nascondere agli occhi degli ospiti internazionali le aree più povere di Pechino. Un enorme muro cancella dall'orizzonte i quartieri malfamati della città, lasciando isolati con la loro disperazione le migliaia di persone che vivono in condizioni di indicibile degrado. Nelle foto di Elizabeth Dalziel, raccolte in questa galleria, le immagini che il governo cinese avrebbe preferito non fossero mai state scattate. Case fatiscenti, bagni comuni e pasti arrangiati: è questa l'altra faccia dello sfarzo olimpico"

Nelle prime tre righe anticipano lo scoop: tanto per cambiare, parliamo male di Pechino per fare audience. E va bene, vivete di questo, anche voi giornalisti servi dovrete pur mangiare. Poi raggiunge il culmine coi termini "nasconde" e "zone più povere di Pechino"... Chi a Pechino c'ha vissuto capisce al volo la follia di questo commento, per gli altri vorrei puntualizzare che:

1) Qui non si nasconde nulla. Tutti sanno tutto. Pechino è un enorme ammasso di cantieri che hanno al loro interno (e non "nascondono") macerie e la vita di molti comuni cinesi che vivono a Pechino. Forse qualche italiano pensava che i cinesi vivessero in hotel di lusso e piscina in camera?

2) Io non credo Pechino abbia zone povere. Ha zone dove abitano i ricchi, gli occidentali e i quadri di Partito, poi ha zone dove vive la gente comune. La gente comune non è "povera" nel senso che noi diamo qui in Italia, non ci sono "quartieri malfamati" (come ci sono a Napoli, Bari, Roma, Milano, Palermo), la gente che vedo per strada a Pechino non vive in "disperazione" né tanto meno in "condizioni di indicibile degrado". Le "Case fatiscenti, bagni comuni e pasti arrangiati" è la semplice realtà della comune gente di Pechino. Dove spesso vado a trovare gli amici, mangiare nelle bettole, passeggiare in compagnia di studenti stranieri. E attraggono turisti (a volte schifatim molto più spesso no) proprio per il loro essere caratteristici.

Questa gente oggi vive una ricchezza (che il resto della Cina si sogna) che non ha mai avuto prima. Se per voi giornalisti venduti borghesi con la puzza sotto il naso che spendete per un pranzo quanto il salario mensile di un operaio medio cinese, la colpa non è di Pechino o dei pechinesi, la colpa è vostra che vi riempite le tasche manipolando la realtà, offendendo la dignità di persone delle quali siete ospiti. E perchè probabilmente siete abituati a vivere troppo bene. Basta a vendere questa tesi del complotto e del Partito che "nasconde". Ovvio che non usa questi luoghi come sponsor, ovvio che ci metta sopra un cartellone della Nike. Per fare contenti voi, borghesucci falsi reporters. Per farvi scrivere, fotografare, denunciare. Mai stati nelle periferie di Nairobi, nei villaggi del Marocco, nelle foreste della Cambogia, nelle bidonville dell'India?! Io sì. Quella puoi anche chiamarla miseria e degrado. Mai stato nelle campagne cinesi? Nell'ovest cinese? Se questo vi fa squallore allora mollate Pechino e andate a guardare là. A Pechino la gente vive in modo semplice e dignitoso, dopo milleni di schiavitù e feudalesimo, dopo decenni di comunismo di Stato. E io con loro. Altro che "Case fatiscenti, bagni comuni e pasti arrangiati"! Certo, all'Hilton o al Grand'Hotel dove vivete voi le "Case fatiscenti, bagni comuni e pasti arrangiati" non le hanno. Capisco che per voi sia una sorpresa. Benvenuti nel mondo reale. Vergogna!

8 Comments:

At 9:50 PM, Blogger 5to1 said...

hahahahahha
hahahahahahahhahaha
hahahahahahaha

questa e' bellissima

cioe' e' incredibile, una stronzata incredibile


e' una sequenza di foto dove c'e' un muro e poi delle foto di pechino (belle, tra l'altro!) ma nessuna prova della volonta' di cancellare nulla di nessun muro!!

buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu

un po' come i servizi ke si vedono ultimamente qui in italia ke inquadrano sempre la via del centro dove si mangiano scorpioni e larve facendo intendere ke quella e' l'alimentazione cinese quando li' i cinesi nn li vedrai mai visto ke e' caro e solo una cosa per turisti!!!


buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu

 
At 6:24 AM, Blogger sopranz said...

danie
daccordissimo sulla prima parte, magari case del genere altro che degrado. Stesso discorso qua a Bangkok la gente mi dice e' pieno di slum, io ancora ne devo vedere uno. Quartierino del genere pieno ma baraccopoli? slum?
pero allo stesso tempo non sono daccordo su una cosa, sto ragionamento del li coprono per fare contento voi. Li coprono perche' sono alla ricerca di una idea di progresso e modernita' che purtroppo (e lo dico davvero) non e' solo piu occidentale e forse non lo e' mai stata una idea di immagine e progresso che infatti e' molto spesso stata il prodotto dell'incontro coloniale. Costruita in India piu che in Inghilterra, nei porti di Batavia o di Singapore nel tentativo disperato di dare qualcosa di visibile, un contenuto tangibile a un discorso razzista di superiorita'. Non abbiamo queste immagini per cui siamo moderni, sviluppati, migliori...intrinsecamente. E mi spiace Danie ma se sto discorso e il coprire le cose che ne viene insieme (come coprire i quartieri spagnoli di napoli in italia per esempio)lo fa l'italia non facendo rovistare nei cassonetti in centro a roma obbligando cosi i barboni a uscire dalla citta' o la Cina con dei cartelloni, o la Thailandia per l'incontro della Banca Mondiale poco cambia.

 
At 6:28 AM, Blogger sopranz said...

e lo stesso ignobile tentativo di nascondere la realta' di un paese agli occhi di un mondo bacchettone, e' una totale mancanza di rispetto per se stessi e per queste persone da parte dei governi che si affrettano a coprire qualcosa che evidentemente pensano essere una vergogna e invece dovrebbe essere un orgoglio. Quegli stati sono una vergogna, 40 milioni di dollari in fuochi d'artificio e tamburelli sono una porco dio di vergogna, tre volte tanto i soldi spesi in educazione in un anno per fare le olimpiadi sono una vergogna. Allora andiamo a Pechino e compriano lo stadio con pezzi di latta ondulata, cartelloni sgualciti e pezzi di bici, allora si sono daccordo con te anche sulla seconda parte.

stamme ve, come puoi vedere non ho un cazzo da fare

 
At 10:47 AM, Anonymous Anonymous said...

Che i cartelloni con la puttanata"One world One dream"abbiano invaso Pechino e'un dato di fatto,cosi'come e'vero che li hanno messi dappertutto per coprire cantieri ancora aperti e per carita'non sia mai che un visitatore li veda e si metta a scattare fotografie.
Concordo con te sul commento di Repubblica:la didascalia delle foto e'semplicemente falsa e piena di stronzate,peccato che chi la legge e non e'mai stato in Cina magari poi ci crede anche.
Personalmente coprirei invece del tutto la nuova zona di Qianmen e Dazhalan,era l'area piu'bella di Pechino e adesso l'hanno ridotta alla stregua di una Dysneyland...

Steno

 
At 1:05 PM, Blogger Wild Child said...

La prima foto ritrae un'area che conosco: il muro serve a coprire un parcheggio non completato, altre che slum.

Certi giornalsti dovrebbero veramente andare in campagna a imparare dai contadini.

Comunque io muri che coprono gli slum non ne ho ancora visti. Di solito coprono i cantieri. Se c'è un muro davanti a una casa brutta è perché la stanno per demolire, mica per altro.

 
At 2:19 PM, Anonymous Anonymous said...

Tanto vorrei frustarti quando glorifichi le tristi femministe del "decido io"(la mia maestra vera femminista del '68 insegna che la richiesta per la regolarizzazione dell'aborto era fatta per combattere la clandestinità dell'operazione,e permettere anche ai non ricchi di avere dignitose cure,non per scopare indiscriminatamente o sbandierare una fasulla libertà sul proprio corpo o addirittura dall'uomo!!!) o firmi campagne contro le pellicce d'ermellino dello gnomo(ma chi se lo incula il vecchio?),
quAnto sono fiera di te quando ti agiti a difensore del popolo cinese contro il puzzle ignorante di notizie lanciate a bomba sul mondo!
irene

 
At 10:20 PM, Anonymous Anonymous said...

e ci spruzzano sopra il carattere "chai"!!!!!

 
At 2:51 AM, Blogger Chiara said...

Pensavo a quanto scriveva Claudio, alla necessità di dover/voler (poco importa) coprire quel che nn si dovrebbe/potrebbe vedere al fine di.... alimentare un giudizio di tendenza, mirato.
è la percezione attraverso la diffusione dell'immagine che dovremmo voler vedere. è un principio che la politica e il consumismo usano a dismisura, ma che credo esista nella storia dell uomo sin dalla notte dei tempi.
l'immagine è comunicazione. questo è un fatto.
che a volte gioca sul nascondere, altre sul mostrare... e nel caso di Pechino a me sembra che voglia mostare degli aspetti piuttosto che nasconderne altri. daccordissimo allora che i giornalisti possano non averci capito proprio un kazzo. In Giappone invece succede l'esatto contrario. In Italia succede forse come in Giappone, ma non dovunque.
Vergogna agli Stati si, ma non solo a questi, a tutti.
Vergogna lo Stato, finche questo esisterà, io a Pechino i cartelli li metterei davanti alle zone dei ricchi no ai parcheggi incompleti!

Finche un'antropologia anarchica sarà possibile...

 

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