Wednesday, October 22, 2008

Lavoro offresi...

"La criminalità cinese si sta aprendo all'esterno. Per esempio, con lo smercio della droga. E la gestione di case d'appuntamento aperte non più solo a clienti cinesi ma anche a italiani. Non manca qualche forma di collaborazione.Il traffico di stupefacenti, in particolare eroina, è uno dei business principali delle famigerate triadi.Nel corso di diverse indagini abbiamo fatto sequestri di droga. Mai grandi quantitativi. Tuttavia, nemmeno riconducibili al consumo personale. Lo consideriamo un segnale da valutare con molta attenzione. Quanto alle triadi, in Italia non ne abbiamo trovato traccia.Si può parlare di «mafia cinese»?Se intendiamo una organizzazione articolata sul territorio, con una struttura piramidale paragonabile a quella della mafia nostrana o, appunto, alle triadi, la risposta è no. Però sono attive organizzazioni che, per il loro modo di operare, possiamo tranquillamente definire di stampo mafioso. Parecchi risultati li abbiamo ottenuti. Ma fare indagini in questo campo presenta grandi difficoltà.I motivi?Innanzitutto la loro mentalità. Per noi quello cinese è davvero un altro mondo. Poi non abbiamo investigatori di origine cinese. Quindi: nessuna possibilità di infiltrare agenti sotto copertura.Purtroppo. E c'è anche il problema degli interpreti...Questi non dovrebbero mancare.Senta: se io intercetto due pastori sardi che parlano fra loro in dialetto stretto di un sequestro o di un abigeato, qualcuno che riesce a capire cosa si dicono alla fine lo trovo. Ma se due cinesi discutono in uno dei tanti dialetti dello Zhejiang, mi sa dire che cosa ci capisce il nostro interprete, anche se è laureato a Pechino in lingua e letteratura cinese?"

Da un articolo di Angelo Pergolini, Panorama, 28.11.2003

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