Thursday, February 26, 2009

"¡Muerte al Rey!"

"Detenido un hombre tras abalanzarse sobre la comitiva de la Princesa"

Dicono che sia un "enfermo psiquiátrico". Perché?! Per aver detto "¡Muerte al Rey!"?! Siamo tutti enfermos psiquiátricos!!

Tuesday, February 24, 2009

Senza parole...

"Disturbano lo shopping. E la Germania dà lo sfratto ai Punk"

Disturbano lo shopping? Cacciarli via mi sembra troppo poco, io darei direttamente la sedia elettica...

Studiare francese 学习法语:给你们推荐一些有用的网站


E così mi son messo a studiare francese e seguire i corsi di lingua. In Cina. Con i cinesi. La professoressa, cinese anche lei, è giovane e bellissima, disponibile e molto alla mano. Mi riporta alla mente il breve periodo durante il quale ho insegnato "lingua e civiltà cinese" in una scuola superiore in provincia di Macerata. Straordinaria esperienza.
Tornando al francese, lascio qualche link per chi avesse interesse o anche solo semplice curiosità di approcciarsi a questa lingua GRATUITAMENTE:


Phonetique: un sito per ascoltare e praticare il lessico francese, con tanto di figure ed esercizi, parte proprio dall'ABC.

Wordreference: ottimo dizionario on-line in svariate lingue (compreso il francese ovviamente), inglese la lingua di riferimento.

Radio France Internationale: sito di una radio che tratta di notizie di politica internazionale. Ottimo per l'ascolto. Cliccate su "ecouter rfi" in alto a sinistra.

Scaricate il software ROSETTA STONE 3. Permette di esercitare pronuncia e ascolto.

Monday, February 23, 2009

Sere's B-party!!












"Le parole d'amore, sono sempre le stesse, prendono il sapore delle labbra da cui escono".
Viva Guy de Maupassant, viva i Baci Perugina!


About feminism and women sexuality in China

Here you are the opinion of a Chinese friend, Zhao Ying, female, from Guangzhou (Canton) about feminism and women sexuality in China. Really interesting and enlightening I think:

首先关于女权主义。现在看现象是有萌生的苗头,但是我不认为在中国可以成熟的起来,因为我们的法律并不像意大利或很多其他西方国家那样特别去保护女性。没有这种保护,女权主义只是“口头的”。口头的就是说,很多女人看上去很强势,总是说自己在遇到感情或婚姻的问题的时候,不会怎样去妥协自己的男性伴侣,但是实际情况是,到最后女人总是要妥协。女权主义说白了就是男女权利的平等,别说在中国了,我觉得在西方国家也不一定能实现的。女性在生理上本来就是inferior的,因为结婚,生育,身体状况,精神体力等问题会自然的处在一个不如男人powerful的地位,我认为很正常呢。
我觉得其实现在女性还是比较不方便表达自己的性欲的。第一我觉得中国男人的性欲不会像西方人那么旺盛,也可能身体状况不如西方人吧,他们的忍耐力可厉害了。如果女孩子要求太多,太多表达自己需要sex,会让男人觉得很受威胁的。第二,中国男人传统的来说还是比较喜欢含羞,欲言又止,欲拒还迎的传统挑逗方法(flirt),如果女孩太open了,太热情了,会让中国男人失去兴趣了,简直就会不举(not going up)。

And this, by Michelle Zhang, from Tianjin:

Market opening-up policy,economic development,globalization,higher education,feminist... 都直接带动了中国的发展,解放了人们的思想,人们逐渐认识到了 sex 也是一种权利,而且不仅仅是为了生育,也是生活的一种享受。 关于同性恋或者两性恋的问题,确实也是个人的权利,不应该作为illegal的事情来看待。我也可以理解一些这样的想法,但是在发展过程中教育是至关重要的,直接影响到人们是否正确的认识,看待Sexuality。在一些大城市,受过高等教育的一些人们,我觉得他们中的大部分会正确的看待这件事情。随着大趋势的发展,一些没有受过高等教育的人,也会有好奇的心理,或者其他一些别的原因,因此也会在婚前或者单身时期“享受”sexuality,但是却不能正确的对待认识其中的道理。在这种情况下就大大增加了同性恋,双性恋,以及日后的婚外恋。我觉得相对来讲,也会间接或者直接的影响到社会的健康发展,影响到一部分人的人生观价值观,我认为其影响会非常大。所以对于解放思想,受教育的问题上应该进一步重视,政府或者社会还是应该正确引导年轻人。sexuality不是一个单独的社会活动,正如经济发展,改革开放带来性解放是一个道理,在发展的过程中我们应该多讨论多学习多认识性问题。 在信息时代,从网络上可以搜集到各种各样的信息,无论好的坏的,都会渐渐的影响到社会影响到人们的思想,针对于中国的现状,必须承认有相当一部分人未受过高等教育,所以,我认为在中国现在社会来看,特定的时间,政府也是有必要对于这些信息散播进行一定的控制。

And this one, by Li Xian, from Sichuan:

I am really happy with people's changing attitudes toward sex: It is regarded as a pursuit of happiness and premarital sex is no longer seen as immoral. But I am also concerned that young people are more casual with sex especially if they simply copy what they have seen from western movies. It is sad for them. I really appreciate some traditional part of my culture. For gays, it is a joke if you say a respect for differentiation and diversity are now well established and perhaps even flourishing in an atmosphere of confidence and optimism. As what I have seen, gay culture is still underground and people are never as tolerant as you think. The good thing is that Internet and club culture have provided them communities. Feminist-I really doubt there is real feminist existing in China. More and more people are aware of gender equality but society still remains as male-ruled and most women follow the rule. I admit that women are more respected as people are more civilized and educated.To conclude, there are great improvement we can see for people's attitude toward sex and gender but still a long way to go. Women need more self-discovery.

Due parole di musica cinese underground...







Una mia amica italiana che fa un dottorato in letteratura cinese contemporanea qui a Pechino, Lavinia, ha scritto un articolo riguardante la "musica cinese underground", pubblicato nel Giornale della Musica (mese di febbraio 2009). Ha anche rilasciato un'intervista per la versione PodCast del Giornale della Musica, che potete ascoltare per intero qui, con tanto di tre canzoni di gruppi cinesi. Lavinia ci tiene a far sapere che l'intervista cosi' come la sentite e' il taglia e cuci di piu' di un'ora di dialogo, con imprevisti tecnici e cavoli vari. Ci sono anche delle inesattezze, tipo che il primo gruppo non e' emo-punk ma emo-core, e che il Midi non e' un grande concerto ma un grande festival. Sopravviveremo anche con queste inesattezze.

Lavinia e' stata a lungo fidanzata col cantante di un gruppo emo e ha moltissimi amici ed amiche cinesi coinvolti nella "scena underground pechinese". Le ho chiesto come mai non ha messo pezzi piu' violenti, meno pop, piu' rock, piu' punk, piu' aggressivi e piu' noti, di gruppi cinesi che conosciamo entrambi da anni e con i quali a volte ci vediamo. Mi ha risposto che lo avrebbe fatto volentieri, se ora non se la tirassero tutti! Ora che questi gruppi hanno un "certo seguito", hanno firmato (cioe' si sono abbassati i pantaloni) con case discografiche cinesi e straniere, e queste non li lasciano far nulla senza il loro permesso. Fino a qualche tempo fa ai loro concerti non andava nessuno, se non noi poveri disadattati occidentali in disperato bisogno di un posto dove poter pogare, tirarsi la birra addosso e sentire musica che non sia pop commerciale di merda! Ora che si son fatti un po' di conoscenze comincia per loro la vita da snob, che spero si concluda presto, un po' come la loro carriera credo. E' una vecchia storia, vecchia come il rock...

Detto questo... viva il punk, viva la musica indipendete e autoprodotta, viva!!

foto I: io al mio primo concerto punk in Cina, primavera 2004.
foto II: il chitarrista del gruppo punk Guoshi, foto di Marc Hernandez.
foto III: Duan Yumeng, cantante del gruppo emo Surprise.



Sunday, February 22, 2009

Incontri


Capita abbastanza spesso per noi studenti squattrinati di andar a fare da comparse, da modelli, da ragazzi/e immagine nelle TV show, nelle telenovele, nelle pubblicita', nei film della nuova industria dello spettacolo cinese. Lo faccio da anni, ogni volta che sono a Pechino, anche se ho ventisei anni e mia sorella continua a chiedermi "Ma quando ti trovi un lavoro? Ma quando cominci a versare i contributi?". Diciamo che per adesso preferisco tirare a campare con le borse di studio e i lavoretti da comparsa.

E dunque l'altra sera ad una festa di compleanno in un locale nelle zone yeah di Pechino conosco una ragazza italiana. Il giorno dopo mi chiama, "Ho conosciuto un regista cinese, cercano un ragazzo ed una ragazza per una telenovela, tre giorni, trecento euro, vieni con me?", "Cazzo!" rispondo. E cosi' oggi ci incontriamo alla fermata della metro, il regista si presenta come il tipico regista cinese contemporaneo, sorriso barba incolta occhiali e cappello. Uno Spike Lee in versione cinese. Ci accompagna col suo sorriso fino al suo furgone, siamo in periferia di Pechino. Prima di entrare in auto mi fa "Cosa fai a Pechino?", "Studio, un dottorato in scienze sociali", "Pero'... stimi il presidente Mao?", cazzo di domanda, speravo fosse una battuta, "Insomma. E tu?", "Si', e anche la rivoluzione culturale" risponde serio. Penso gia' di aver fatto la prima figura di merda. Dopo un cinque minuti di furgone mi chiedo se siamo ancora a Pechino o in piena campagna, il regista ci spiega che non e' un regista ma un "supervisore artistico" (non so se in italiano si possa tradurre cosi'...), che ha lavorato con degli italiani nel 1981 per il film "Marco Polo", che ricorda qualche parola di italiano, che i genitori sono membri del partito, che lui e' socialista, che gli sono simpatici gli italiani perche' han il senso dell'umorismo, che la telenovela ha a che fare col Partito Comunista Cinese. Entriamo in un mega edificio che funge da luogo per le riprese, uffici e dormitorio per tutta la vasta troupe di tecnici ed attori. Simpatico il regista che non e' regista, ride spesso e fa battute senza sosta, parla mandarino scandito, ci parla di lui e della sua vita mente ci mostra i luoghi e ci presenta ai vari signori che incontriamo lungo la strada. Finalmente ci fa entrare in una stanza dove ci sono il regista e "il gruppo dirigente". In breve capisco che non andiamo bene, cercano giovanissimi occidentali che parlino cinese madrelingua. Insomma, non noi. Ci offrono the' e sigarette, il regista, persona educata e curiosa ci bombarda di domande su economia italiana e cultura occidentale. Mi guardo intorno e cerco di seguire questa conversazione tra quelli che diresti intellettuali cinesi a tutti gli effetti, informati e pacati, discutere di politica internazionale, storia, mercato, cinema, violenza. Mi sento tanto un coglione, mi presento come studente di cultura e societa' cinese ma mi bruciano subito con due uscite del tipo "Di sicuro conoscerai l'imperatore Song XXX... di sicuro conoscerai lo scrittore latino XXX... di sicuro avrai sentito parlare dell'artista cinese XXX...", niente, non so niente e non so rispondere a niente, come sempre faccio appello alla mia loquacita', cerco di uscire di scena prima possibile e seguire questa conversazione tra mostri di cultura. E' andata male insomma, ma poca importa. Il "nostro" supervisore artistico ci porta nella sua stanza, ci offre frutta e facciamo due chiacchiere: sua moglie e' giornalista ma sono divorziati da diversi anni, ha un figlio di vent'anni che studia inglese, ha smesso di fumare quindici anni fa ma beve duro, dice che la Cina e' un grande paese, che negli anni cinquanta si viveva la rivoluzione e la gente era solidale, ma che senza la rivoluzione culturale sarebbe stata una Cina migliore; ci mostra foto dei suoi lavori, trucchi, costumi, attori e registi famosi, foto in bianco e nero di famiglia ed amici negli anni cinquanta, sessanta, settanta... resto esterrefatto, incredulo, l'acquolina in bocca... Padre e madre vicinissimi al Partito, un fratello e quattro sorelle, tutti sposati e tutti socialisti, tutti laureati in arti dello spettacolo, tutti intellettuali, tutti del Falungong (andatevi a vedere su internet di cosa si tratta, qui non posso linkare nulla perche' e' tutto censurato, uno degli ultimi temi ancora fortemente banditi dalla rete), "strano, vero?" mi chiede. Strano vero?!? Mai incontrato un signore del genere, cosi' aperto, scherzoso, sereno, acculturato e al tempo stesso cosi' legato alle ottiche di Partito, sebbene divorziato e membro di una setta religiosa illegale come quella del Falungong... Come se non bastasse mi racconta che nel giugno del 1989 una pallottola gli trapasso' la spalla durante i disordini a Tiananmen!! Magari si e' anche fatto qualche anno di prigione... Starei tutta la vita a parlare con questo signore, che continua a mostrarmi foto di lui con attori e registi famosi, lui che andava a scuola ed e' amico di Chen Kaige e Zhang Yimou...

Tramonta il sole e ci portano a cena in un ristorantino pulito ma molto "caratteristico" dove fanno cibo del nord est. Tutta la troupe saranno state una cinquantina di persone, mi siedo ad un tavolo con la mia amica italiana (imbambolata dal tipo per tutto il tempo, come me), alcuni operai e il fotografo ufficiale (il mastro dell'osteria, anziano ed ubriaco, faceva casino piu' di una cornamusa). Non faccio in tempo a posare il sedere che vedo camerieri intenti a portare casse di birra e grappa cinese in direzione dei nostri tavoli, "e' finita..." penso, le mani sulla testa e i gomiti sul tavolo, "qui mi portano a casa in carriola... se riesco ad uscirne fuori vivo...". Invece la cena non procede a sbronza violenta, ma solo qualche brindisi a confermare l'amicizia appena creata, e discorsi con questa tipa su basi militari americane nel mondo e musica punk. Alla fine ci salutiamo, ringraziamo il regista e gli altri, un autista ci accompagna alla fermata della metro, vento micidiale...

Bene, il lavoro per fortuna non ce l'hanno dato, ma non so quando mi capitera' di conoscere un tizio del genere, in una giornata felicemente ed ordinatamente incasinata come quella di oggi.

"Caro compagno XXX, viva le rivoluzioni, un brindisi alle rivoluzioni! A quelle che avete realizzato, a quelle che ci restano da realizzare..."

Branca Day!!

Saturday, February 21, 2009

A movie about "Unit 731" 关于“731部队”的一部电影

Mi sembra di aver già scritto un post riguardante l'Unità 731 un paio di anni fa, quando la visitai. E' stato un campo di concentramento dell'esercito giapponese in Manciuria (Cina nord orientale, non lontano da Haerbin) dove venivano fatti esperimenti chimici e biologici anche e soprattutto sulla popolazione civile cinese, durante gli ultimi anni della seconda guerra mondiale. Karl Brandt e Josef Mengele, a confronto, Topo Gigio e Mago Zurlì.
Stavolta consiglio un film sul 731, prodotto ad Hong Kong nel 1988: "黑太阳" (letteralmente "sole nero", ma tradotto in inglese come "Men Behind the Sun"). Sconsigliato ai deboli di cuore e a tutti quelli che si incazzano di fronte all'ingiustizia e cominciano a tirar bottiglie contro il muro...
Per un taglio più di critica cinematrografica: "Sex and violence in mainland Chinese cinemas" (in inglese).

Il Paese dell'Utopia


No, non si trova negli Stati Uniti, non si trova neanche in Cina; ma a Campomaggiore, in Basilicata.
Viva Charles Fourier, viva Robert Owen, viva il socialismo!

Alle ronde non credere mai

Evvai. Ci mancava solo questa. La legalizzazione della ronda. Con tutto quello che ci sarebbe da legalizzare in Italia, proprio alla ronda dovevano pensare... "La ronda", sapore vagamente mitologico, sa di poesia di Carducci, di sala delle torture, di cavaliere di re Artù, di leghista annoiato in cerca di magrebini da manganellare. La ronda.

Che magari, magari ci scappa che in un quartierino di qualche metropoli italiana quattro cinque bravi ragazzi di parrocchia in turno di ronda becchino in un vicoletto buio e appartato un vecchio balordo molestare una minorenne, beh, magari in questi casi la ronda potrebbe anche tornare utile. Il problema è che, ne sono sicuro, per ognuno di casi del genere ce ne sono dieci venti cento in cui quattro balordi "italianissimi" escano la sera annoiati per le strade della loro città a picchiare il barbone che dorme sulla scale della chiesa, il marocchino che torna a casa dal lavoro, il tossico che si droga, l'ubriaco che orina davanti al cancello di Bulgari. E giù botte e botte. E se arriva la polizia diranno "Tranquilli ragazzi, c'abbiam già pensato noi".

L'ha detta giusta il sindaco di Torino Chiamparino: "Adesso bisognerà vegliare anche sulle ronde".

Thursday, February 19, 2009

Migrant workers and love 农民工与爱情

Have a look at this video: "Hard hats in Beijing"
It is a small "survey" of a 33 years old western girl who realizes some short interviews to migrant workers in Beijing: questions about love, wedding and Beijing girls...
请大家看一下这部视频,叫 "Hard hats in Beijing"
内容就是一位33岁的西方女人在北京去采访几个民工人,问问他们对于爱情和婚礼的一些问题。

Please feel free to leave a comment, a feedback. Here you are mine:
最后,请大家随意留个评价。下面就有我的:

Traditionally, wedding in China had not anything to do with "love": wedding was just a contract, an agreement between two families. The foundation of the Republic of China in 1912 and People's Republic of China in 1949 have not completely changed this old habit. During Maoist era, it was pretty common for a young people to marry a man or a woman of the same unit of work (danwei) or still a person of the same village, known through a "matchmaker". As we can imagine, there were not so many occasions of meetings or opportunity to know new guys or girls, cause there where not bar, discos, party and the mobility of the people was strictly controlled. Generally speaking, about wedding and love, I think nowadays China has not changed that much: if we think about migrant workers we are talking about people who come from poor villages, where traditional habits and culture are still strongly respected. That is why I think this video is not strange or surprising at all, what theese workers do in cities like Beijing, Shanghai or Canton is not look for a girl, seek for love or marry as soon as possible, but look for a job, gain money ad run away to their village to marry through a matchmaker, have at least one baby and spend a serene life.

Vogliamo, fottutamente vogliamo. E vogliamo di più...

"And you're singing the songs
Thinking this is the life
And you wake up in the morning and your head feels twice the size
Where you gonna go? Where you gonna go?
Where you gonna sleep tonight? "

Amy Macdonald, This Is the Life

Un uomo coraggioso


Camerino è un paese di settemila anime, a una quarantina di chilometri da Macerata, in direzione dell'Appennino. E' "famosa" per la sua antichissima università (una delle prime in Europa). Tra gli abitanti della provincia di Macerata è famosa per la Festa della Spada, che ricorre a metà maggio e non è un festival di eroinomani ma una rievocazione storica dove si balla, si canta, si beve e si fa all'amore fino alla mattina seguente. Nonostante l'esiguo numero di abitanti, la città ha un carcere, due teatri, diversi musei. E un tribunale.


In questo tribunale lavorava il giudice Luigi Tosti, finito tempo fa nella cronaca nazionale perché si rifiutò (e rifiuta tuttora) di tenere udienze con il crocifisso presente in aula. Il suo discorso è molto semplice: "O me o i crocifissi in aula!". A lui sembra assurdo che nel ventunesimo secolo siano ancora presenti nei tribunali, sotto (o sopra) la scritta "La legge è uguale per tutti" questi grossi e inquietanti pezzi di legno con su appesa la statua di un tizio nudo e sanguinante. Tutt'altro che un portafortuna. Il crocifisso ha un ben preciso riferimento religioso e si riferisce ad una religione ben precisa, quella cristiana. Discrimina. Come si può pretendere di giudicare allo stesso modo un italiano e uno straniero, un cattolico e un musulmano, un prete e un anarchico se sul muro c'è appeso il crocifisso?! E' una sorta di "vietato l'ingresso ai cani e agli ebrei". Va tolto!


Io, come il giudice Tosti, penso che non sia giusto. Penso che il crocifisso dovrebbe sparire dai luoghi pubblici. Penso che l'Italia, se stato laico di fatto e non solo di nome, dovrebbe esser "scrocifissa". Ricordo che con i compagni di liceo già in secondo superiore cominciammo a bruciare e far saltare i crocifissi della nostra scuola dalla finestra; il piano era perfetto: spezzavamo il legno, bruciavamo il pupazzo di plastica e lanciavamo tutto dalla finestra, mentre qualcunaltro andava a rubare un crocifisso da qualche altra aula. Risultato, la nostra aula aveva sempre il crocifisso, ma in un mesetto saremmo riusciti a "liberare" tutta la scuola dal quel fastidioso simbolo religioso. Il piano era perfetto. Peccato che si accorsero del nostro "atto di teppismo" non molto tempo dopo, e ciò a causa dei troppi pezzi di legno, braccia e gambe e altri resti dei crocifissi lanciati dalla finestra e presenti nel cortile fuori la scuola... Ci difendemmo col classico "non siamo stati noi!", non credo c'abbiamo creduto, ma si limitarono a farci pulire il cortile e ci imposero la presenza del crocifisso in classe, a subirsi le lezioni di latino e chimica con noi...


Poi ogni tanto qualche buona notizia la regalano anche i quotidiani italiani: il giudice Tosti è stato assolto dalla Cassazione perché il reato a lui contestato di aver impedito le udienze semplicemente "non sussiste". Certo, la sua battaglia continua, perché non può ancora riprendere il suo lavoro, la sua professione. Ma una battaglia è stata vinta. Grazie Luigi Tosti, uomo coraggioso...



"Quanti cristi inchiodati a una sedia o a un letto la gente scavalca,per inchinarsi a un cristo di legno. Quanti sacrifici dimenticati, per ricordarne uno. Se mi facessero entrare in una chiesa, griderei: smettete di guardare quell’altare vuoto. Adoratevi l’un l’altro" Stefano Benni

Ennesimi

Ennesima gaffe del (vostro) presidente del Consiglio, ennesima figura di merda a livello internazionale, ennesimo guaio diplomatico...

I commenti degli argentini riaguardo alla battutaccia sui desaparecidos di Berlusconi.

Crisi degli intellettuali e morte della sinistra italiana...

Uomo di sinistra o ricercatore?! (da un articolo nel Corriere dell'editorialista P. Battista)
Boh...

Tuesday, February 17, 2009

Da vedere!

Etica d'impresa, cibo biologico, sviluppo sostenibile, commercio equo e solidale: "Scegliere", di Moruzzi e Pompili.

Grazie a Desiree' per il link.

Non credo ci volesse uno studio dell'American Academy of Advancement in Science...!!

"Le foto sexy fanno diventare le donne davvero «oggetti» nella mente maschile"

Monday, February 16, 2009

"Non dico che siamo tutti sempre fatti per trascorrere l'intera vita con una sola persona e sempre con la stessa. Certo, l'amore ci porta ad affermare questo, parliamo di 'amore eterno', ci giuriamo di amarci per sempre e poi qualche volta tutto finisce già nel giro di tre giorni: ma ciò fa parte del rischio di questo impegno assoluto"

Jean-Luc Nancy

"La verità, o almeno la verità per me, è che la storia umana è sempre stata dominata dalla volontà di potenza, più che dagli uomini di buona volontà"

Norberto Bobbio

"Una delle prime cose che ho insegnato ai miei giovani è di eliminare dal nostro vocabolario la parola: COMPRARE! Non è per avarizia o per non dare la giusta mercede. Il motivo è che tutto ciò che si risparmia diventa restituzione per i più poveri; in secondo luogo, c'è molta gente che non aspetta altro che dare qualcosa di concreto"

Ernesto Olivero, fondatore del SERMIG.

Camorra e trans

"La camorra è più a sinistra di Zapatero. Sissignori: avete letto bene. Una delle organizzazione criminali più forti del pianeta si è rivelata più progressista del premier spagnolo. L’abbiamo scoperto solo ieri, quando è saltato fuori che a Napoli il clan dei cosiddetti “scissionisti” (uscito vincente dalla guerra con i Di Lauro) aveva affidato ad un transessuale, Ugo Gabriele detto “Ketty”, la gestione di un fiorente traffico di droga.
Ammettiamolo: in nessun altro settore, pubblico o privato, un capo avrebbe assegnato un ruolo di primo piano ad un personaggio dalla sessualità incerta; nessun dirigente preoccupato dell’immagine della sua azienda o del suo partito politico, si sarebbe fatto rappresentare da una tipologia di persona destinata alla derisione o, peggio ancora, all’emarginazione.
Invece anche stavolta, la camorra ha dimostrato di essere un passo avanti rispetto alla società civile e di aver abbattuto tutti i tabù che ancora resistono tra la gente cosiddetta perbene.
I camorristi, insomma, hanno dimostrato di non essere dei maschilisti rozzi e ipocriti, così come ce li hanno consegnati dozzine di film e centinaia di libri. E dopo aver aperto le porte alle donne (nella camorra le “quote rosa” sono una realtà consolidatissima), i clan hanno sdoganato anche i “diversi” confermando che in quanto a costumi sessuali sono più a sinistra di Zapatero. Dunque, se non fossero arrivate le manette, nel clan degli “scissionisti” , Ugo-Ketty avrebbe fatto carriera né più e né meno come i colleghi maschi. In un partito politico o in una grande azienda, Ugo-Ketty non solo non avrebbe fatto carriera ma sarebbe stato trattato come un appestato.
La camorra sarà anche feroce e sanguinaria: ma ora sappiamo che è anche progressista."

Dal blog de Il Manifesto

Saturday, February 14, 2009

Come trasformare un maiale in salsicce e prosciutti (foto by Greg, si ringraziano Duilio e Clod, visione fortemente sconsigliata ai vegetariani)
























































Friday, February 13, 2009

Tanti auguri nonna!! 外婆,生日快乐!!











Wednesday, February 11, 2009

Punk Basco anni '80




"La mayoría de sus letras se caracterizaron por su ideología "anti-sistema oficial", con una crítica contínua a estamentos como el estado, la policía, la monarquía, la iglesia, el ejército, etc.
Muchos de sus componentes provenían de familias que sufrían la crisis económica, habitando en los barrios de las grandes ciudades que estaban inmersas en la reconversión industrial. "


KFA - Korean Friendship Association (sezione italiana). In un documentario ho visto il presidente di questa organizzazione internazionale, è un quarantenne catalano, ex militare, un vero personaggio, vale la pena buttarci un occhio se interessati a Corea del Nord e temi connessi.

Amaro Sibilla







- Porqué no te callas?!
- Porqué no me besas?!
- Porqué no me besas tu?!

"Se questo è un uomo" e le leggi italiane in tema di immigrazione...

Elisa mi ha inviato questa e-mail:

"Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case,voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo, detenuto in una gabbia insieme a centinaia di disperati come lui, dentro quattro mura fredde senza finestre, niente coperte sulla sua pelle che non ha conosciuto freddo, prima. Considerate se questo è un uomo, che dopo un lungo e pericoloso viaggio viene rimandato a casa per un sì o per un no.Questo che porta un vestito bianco da donna di lana infeltrita, è fortunato. Considerate se questo è un uomo, che utilizza un bagno senza sciacquone, costretto a farsi del male nella speranza di uscire dalla gabbia ed essere portato in ospedale.Un uomo palestinese, PALPEBRE PIEGATE DAL DOLORE, NIENTE PIU LACRIME. guarda a terra, tortura la sedia. prega di essere rimandato a casa. Urla di chi sta perdendo il senno, scritte sui muri: "please set me free god bless you", storie di vita, date di sbarchi, date di rilasci. odore forte di uomini donne, bambini, tutti insieme. scegliere se dormire su materasso o tappare con questo la finestra. un ragazzino appende un cappio e minaccia di uccidersi x poter essere rilasciato.la pelle che prude, la pancia che fa male, il tetto ti crolla addosso, la notte non dormi, non sei mai stato un criminale e sei in prigione, non sei mai stato pazzo e cominci ad avere le allucinazioni.Viaggiare è per noi libertà, ma i viaggi di alcuni, di quelli che fuggono da guerre, da paesi che sono depredati, si trasformano in prigioniConsiderate se questo è un uomo, e se il deterrente che i nostri politici cercano di opporre all'"immigrazione clandestina" sia davvero accettabile."