Tuesday, May 05, 2009

Prolegomeni del pensiero politico e filosofico cinese

1. Dal confucianesimo: un’etica radicata sotto la soglia della riflessione critica e nei più durevoli legami sociali (parentela e usanze), che plasma la comunità basandosi sulla famiglia e pone in correlazione il binomio ‘sovrano – suddito’ con ‘padre – figlio’, e quello ‘passato – presente’ con ‘antenato – discendente’.
2. Dal legalismo: uno stato razionalizzato con tecniche di organizzazione imperiale di entità senza precedenti, e con costumi largamente omogenei al suo interno.
3. Dalla scuola Yin-Yang: una proto-scienza che situa l’uomo in un cosmo modellato sulla comunità.
4. Dal taoismo (con l’apporto del buddismo a partire dal periodo Han orientale): filosofie personali che pongono in relazione diretta l’individuo e il cosmo, lasciando spazio all’interno dell’ordine sociale per ciò che non è assimilabile e potrebbe causare fratture nella comunità.
5. Da Mozi (attraverso il dibattito fra le scuole in competizione): una razionalità limitatamente all’utile, che lascia i quesiti fondamentali al di fuori della propria sfera di interessi.


Da “La ricerca del Tao. Il dibattito filosofico nella Cina antica”, di Angus Charles Graham.

2 Comments:

At 4:26 PM, Blogger Chiara said...

figo! l'ho letto proprio ultimamente...!

 
At 8:00 PM, Anonymous 往往 said...

我一直都没有弄懂古中国的先哲们是如何靠那些不严谨的逻辑工具推论出如此多的观点……尤其是道家学说的适用性甚至能延伸至这个时代。(个人观点)
但是现在的教育已经是西方式的,并且比西方更讲求实用性……我的观点是古中国已经不存在了……因为作为文明基础的语法结构已经瓦解,当下中国是个蹒跚学步的新文明……

 

Post a Comment

<< Home