Thursday, June 25, 2009

Metafore di vita

È una metafora di vita. I 40 gradi di mezzogiorno e l’aria condizionata fastidiosa portatrice di malattie. Metafore di vita. Il dormitorio che si svuota tutt’altro che lentamente. Esodi di massa. Metafore di vita. Se ti fermi a sorseggiare una birra gelata sui gradini fuori dall’ingresso ti ritroverai a dover aiutare un esercito di minuscole coreanine in procinto di trasloco: armadi, frigoriferi, valigie, scatoloni di scarpe e vestiti che non indosseranno mai. Non puoi tirarti indietro. Devi aiutarle. Lo sanno loro e lo sai anche tu. Metafore di vita. E quando è passata la mandria delle coreane e delle giapponesi è il momento delle mongole. Infine delle insegnanti australiane, americane, inglesi. Ma quelle hanno i mariti a fargli da facchini. Per fortuna. E la birra da gelata diventa tiepida e sudata. Una pugnalata allo stomaco. Metafore di vita. Tra studenti, donne delle pulizie, donne della reception, tassisti e addetti ai traslochi la domanda che più ricorre non può che essere “Torni a casa? Quando torni a Pechino?”. Partenze. Partenze? Forse ritorni. No, neanche ritorni. A me sembra di tornare a casa per il weekend, Pechino-Italia come Roma-Macerata. A casa per l’estate e poi di nuovo qua. Tutti insieme. E allegramente. Metafore di vita. Né partenza né ritorno né addio. Weekend fuori porta diciamo. Metafore di vita. Esco a comprare il giornale perché non so più davvero cosa fare, cosa inventarmi, stretto tra birre annoiate e un dormitorio fantasma, aspetto solo che passi il mio aereo. Esco a comprare un giornale. “Torni a casa?”, “No, esco a comprare il giornale”. Un giornale. Uno qualsiasi. Mi ero riproposto di non leggerne più. Esco a compare un giornale. Uno in inglese. Compro il Secolo XXIesimo. Ma solo perché ci scrive un ragazzo che conosco. Ho comprato un giornale. Me ne posso anche tornare al dormitorio. Tra tassisti, frigoriferi e coreane. Tra metafore di vita. Ho comprato un giornale e torno al dormitorio. “Torni a casa?”, “No, ho comprato un giornale e torno al dormitorio”. Metafore di vita.

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