Monday, November 30, 2009

Donne: Repubblica Ceca e Turchia

“REPUBBLICA CECA: Niente scuse alle donne rom
Tra il 1954 e il 1991 molte donne rom sono state sterilizzate a loro insaputa in Cecoslovacchia. Il quotidiano Lidove Noviny scrive che la procura ha accertato alcune decine di casi, ma si teme che il numero reale sia molto superiore. Il governo ceco ha ammesso la gravità del caso, ma ha riiutato di scusarsi perché le responsabilità sarebbero dei singoli medici che hanno praticato le sterilizzazioni. Le vittime, spiega il quotidiano, non potranno neanche ottenere un risarcimento perché il reato è ormai caduto in prescrizione.”

“TURCHIA: Poco lavoro per le donne
In Turchia la crescita economica non ha premiato le donne. Secondo l’Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica, nel 2008 il tasso d’occupazione femminile era solo del 22 per cento e, rispetto al 2000, è persino sceso di cinque punti. Come spiega la Neue Zürcher Zeitung, sul mercato del lavoro turco le donne vengono
discriminate, ma sono penalizzate anche dalla scarsa istruzione: solo il 6 per cento delle turche è laureato. Entro il 2013 il governo vuole portare il tasso d’occupazione femminile al 29 per cento. Secondo la Banca mondiale, questo risultato farebbe calare del 15 per cento il numero di poveri.”

Fonte: Internazionale on-line

Sunday, November 29, 2009

Non ci sono neri italiani...

Non ci sono neri italiani,
non ci sono panda peruviani né giraffe in Abruzzo, non ho visto vespe in Egitto, di ubriaconi ne ho visti a Macerata.
Non ci sono onesti a Palazzo Chigi, né pappagalli nel forno,
non ci sono gatti in America, qualche topo è presente in Russia.
Non ci sono neri italiani,
non ci sono gialli africani,
non esistono bianchi indiani.
Non ci sono neri italiani,
non ci sono ostrogoti a Pechino,
solo allo stadio, qualche cretino.


foto: LaPresse

Friday, November 27, 2009

Finalmente, inizio la mia indagine sociale!!

Finalmente inizio la mia indagine sociale!! Taccuino e penna in mano, salivazione azzerata, sudorazione in ottima forma, registratore in tasca, dizionario sotto braccio, sorrisetto da post sbronza, alto l'umonre e "Piacere mi chiamo Daniele vorrei farle qualche domanda...".

"最后,祝你调查顺利!" LL
"And finally, I wish you to have a successfull survey!" LL, friend and anthropologist.

Thursday, November 26, 2009

"Chinese protesters confront police over incinerator plans in Guangzhou"


Wednesday, November 25, 2009

Meglio tardi che mai...

"Basta con le "volgari visioni della donna di stampo meramente consumistico, spesso veicolate anche dal linguaggio dei media e della pubblicita'". Lo chiede Giorgio Napolitano in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne."

Fonte: Repubblica on-line.

Schools for Chiapas


"Educating for a New and Better World

Schools for Chiapas provides resources and training for autonomous education centers and schools in the misty mountains and steamy jungles of the Mexican southeast.

Schools for Chiapas also sponsors and organizes a variety of cultural and educational programs at the international level in support of popular struggles for dignity, democracy, and justice. Please consider purchasing a gift item from the wide variety of Chiapas products at our online store. Our volunteer travel programs to Chiapas, international speaking tours and the solidarity growing of GE-free Mayan corn have been particularly successful."

Here the website

China economic miracle and Ph.D. production

"SHANGHAI - Often overlooked in the "miracle" of China's rapid economic development over the past three decades is the "miracle" in the massive number of PhD graduates it now produces.

China is expected to replace Japan as the world's second-biggest economy - after the United States - this year or the next in terms of gross domestic product. But by 2008, it had already surpassed the US as the world's top producer of PhD holders - despite post-graduate programs only resuming in 1978 after the turmoil of the Cultural Revolution."


Source: Asia Times Online

Monday, November 23, 2009

"School creates jobs for schoolteachers, no matter what their pupils learn from them"

Ivan Illich, "Deschooling Society"

NGO in Beijing: Compassion for Migrant Children 打工子弟爱心会


"Compassion for Migrant Children (CMC) is a nonprofit organization founded in early 2006 to help China’s urban migrant children, primarily through offering social and educational programs. We also seek to be a ‘think tank’ for all things related to migrants and migrant issues in China. We collaborate with organizations and individuals who share the common vision of giving every migrant child a future and a hope."


Picture: Baidu.com

Lesbian Gay Bisexual Transgender party in Beijing (every Friday)


"Gayographic takes over the dance floor at LAN Club for this weekly party, featuring half-priced drinks and 'half naked guys shows'. Free entry.

Lan Club 9.00 pm

Tel: 5109-6012

info@gayographic.org

www.gayographic.org"


picture: QueerToday.com

Saturday, November 21, 2009

Quando il papà va in vacanza lasciando a casa la mamma: il turismo sessuale.

"Nel 2008 novanta milioni di occidentali hanno viaggiato alla ricerca di sesso a pagamento. Lo rivela un rapporto dell’Organizzazione mondiale del turismo. La destinazione più ambita rimane il Sudest asiatico, ma le nazioni dell’ex blocco sovietico
sono sempre più frequentate. I paesi baltici, scrive Le Nouvel Observateur, sono diventati la meta favorita di scandinavi, tedeschi e britannici, mentre i turchi vanno in Moldavia e in Georgia, gli italiani nei paesi balcanici della costa adriatica, i francesi
del nord in Belgio o nei Paesi Bassi. Molti scelgono anche il Marocco. Sebbene in misura minore, anche le donne fanno turismo sessuale, soprattutto in Giamaica e in Africa occidentale. Tra le vittime ci sono molti minorenni: più di tre milioni secondo l’Ecpat, un’ong francese che lotta contro gli abusi sui bambini. Per questo i governi di diversi paesi, tra cui la Francia, si sono dotati di leggi che permettono di perseguire i propri
cittadini anche all’estero. Contemporaneamente al turismo sessuale si è sviluppata anche la tratta degli esseri umani, che ha portato in Europa tra i 2,5 e i 4 milioni di persone, soprattutto donne e bambini. La legalizzazione della prostituzione, soluzione adottata nei Paesi Bassi, non è riuscita a combattere lo sfruttamento.
L’approccio più eicace, conclude Le Nouvel Observateur, è quello dei paesi scandinavi, dove i clienti sono punibili penalmente."

Da Internazionale on-line, 20/26 novembre 2009.

"There are some foreigners who have eaten their fill and have nothing better to do than point their fingers at our affairs. China does not, first, export revolution; second, export poverty and hunger; or third, cause unnecessary trouble for them. What else is there to say?"

Xi Jinping, China Vice President, talking about foreign critics to China, February 2009.

source: AsiaOne News

Ancora su Nanchino 1937...

"“Sono il nipote di uno dei criminali del massacro di Nanchino”. Si è presentato così il regista giapponese Tomokazu Takeda all’anteprima del suo ultimo ilm, Nankin, nikisa kareta kioku (Nanchino, la memoria strappata). È un documentario che raccoglie le testimonianze di sette vittime e di sei carneici del massacro compiuto a Nanchino dall’esercito nipponico nel 1937 durante la seconda guerra sinogiapponese. “Si tratta
di un fatto storico accertato, eppure molti giapponesi non credono che sia successo davvero”, spiega Takeda. Il documentario, che prende spunto dalle ricerche del professor Tamaki Matsuoka, rappresentante del Centro sinogiapponese per la pace, è stato realizzato soprattutto per sensibilizzare i giovani giapponesi che, spinti da un forte sentimento anticinese, arrivano a negare quest’evento storico. “Sono informati sui problemi attuali,
come il Tibet, ma sono convinti che Nanchino sia un episodio inventato”. Secondo Takeda, il riavvicinamento tra le nuove generazioni di giapponesi e di cinesi passa anche attraverso il cinema: “È un modo per conciliare punti di vista opposti e colmare l’incomprensione reciproca”"

Da Internazionale on-line, 6/12 novembre 2009.

Se la velina ha la cellulite…

Se la velina ha la cellulite oramai qui è prigione ovunque. E tu, uomo di Marte, è davvero così bello come dicono vivere lassù?! Così audace da negare l’esistenza di dio, così vigliacco da affermarla. I miss someone but I’m not sure who is she. Credo che un uomo scriva perchè vive un tormento, perchè è frustrato, perchè dubita…

Inverno. Tempo di merda. Tempo di crisi. Tempo di starsene a casa. In silenzio. Sotto le coperte. E, perché no!?, un buon film. Anzi due. Consiglio “Stalker” di Andrei Arsenyevich Tarkovsky e “Fitzcarraldo” di Werner Herzog, da vedere insieme, in parallelo, ovvero contemporaneamente, possibilmente su due schermi. Uno sguardo di qua e uno di là. Fino alla fine.

Toronto International Film Festival: Chinese movies

"Reports on 12 new Chinese films
By Shelly Kraicer

One looks to comprehensive film festivals, such as the Toronto International
Film Festival (TIFF), for an overview of contemporary cinema that offers
both breadth and depth. TIFF¹s expansiveness, for example, allows one to
make some judgments about the relative place of particular kinds of film in
the world right now. I would like to try something of the sort with Mainland
Chinese cinema in the context of TIFF, in particular how several new films
might be situated in the world-cinematic scene.

Although Jia Zhangke seems in the process of retooling his cinema to head in
new directions (though his public reaction, uncomfortably aligned with the
Chinese government¹s, to the Melbourne Film Festival Affair gives one
pause), Jia-ist cinema, through its profound effect on most younger
independent Chinese directors, seems lately more restrictive than liberating
in its influence. Film language in ³mainstream² indie Chinese films (both
docs and features) seems to have temporarily congealed into something like
formulaic liturgies: fetishization of the long take, the distant camera, the
objective tone, the unedited minutiae of daily life.

At the same time, commercial Chinese film has adopted its own pathologies,
giving us a series of big budget bloated historical epics cautiously tucked
away, far from the sensitivities of the Film Bureau, into genres that are
safely protected from any possible overt contemporary relevance. Several of
these latter works found their way into TIFF, which has frequently, in the
past ten years, extended a generous welcome to foreign fare that might
attract the attentions of North American distribution. Since sword-wielding
costumed Chinese actors sold in the past (thanks, Crouching Tiger Hidden
Dragon and your progeny), they have gained a marketable sheen that TIFF is
one of the key agents in promoting."

Read the rest of this report at dGenerate Films:

http://dgeneratefilms.com/chinese-cinema-events/finding-ways-to-fit-mainland
-chinese-films-at-toronto-and-vancouver/

Wednesday, November 18, 2009

Terribili immagini...

"The 400 Millions": un video-documentario sulle atrocità commesse dai nazisti giapponesi a Shanghai durante l'occupazione degli anni trenta, a firma di Joris Ivens, regista olandese.

http://v.youku.com/v_show/id_XMTE3NDA1MDA=.html

November 17th, 1973: Athens Polytechnic uprising

"I cannot but think and act as a free individual"

Kostas Georgakis. Greek student at Genoa University who set himself ablaze to protest against the Greek military dicatorship on September 19th, 1970.

男人装 "NanRenZhuang": the Chinese "Playboy"

http://www.chinasmack.com/pictures/chinese-fhm-magazine-controversy-popularity/

"Embarrassingly, I am a girl, but seeing the photos of this magazine makes me excited."
(comment from a reader)

Sunday at Yugong Yishan

Cherry Lane Movies: Films & Filmmakers series at Yu Gong Yi Shan

《DESERT DREAM (HYAZGAR)》

2007, 123 minutes, Mongolian and Korean with English subtitles

Guest: Director Zhang Lu

A lone man’s fight against deforestation on the solitary Mongolian steppe is interrupted when a young mother and son escaping from North Korean appear at his yurt. And thus the central thread of this epic drama is spun with picture-book simplicity by Chinese writer-director Zhang Lu.

The story begins shortly before when Hungai’s (Osor Bat-Ulzii) wife leaves for the city with their only child for treatment for her failing hearing. The farmer is not left to battle the encroaching desert alone for long. Soon after one mother and child leave, another arrives in the form of an enchanting North Korean mother Choi Soon-hee (Seo Jung) and her somewhat impudent son Chang-ho (Shin Dong-ho). Hungai takes them in and soon bonds with the son, buying him crayons. Mother and son willingly pitch in with daily chores, and despite the linguistic and gastronomic barriers, gradually a familial bond is formed that seems stronger than Hungai’s real family. Romantic tension quietly builds until Hungai makes a clumsy pass at Soon-hee that she categorically rejects. Various passerby including a slave trader and an amorous soldier take interest in the Koreans while Hungai shelters them.

Zhang’s stripped-down filmmaking style featuring single-camera takes, predominantly natural lighting and unaffected performances is well-suited to the straightforward narrative, organically fitting the epic outdoor settings without surrendering the humanity of the drama. Nominated for a Golden Bear at the 2007 Berlin International Film Festival.

* Start: 20:00
* Tickets: Rmb 40 /20 (students)

http://www.yugongyishan.com/2009/11/desert-dream/

Poesia poesia...

"Poetry Sky is the first bilingual poetry online journal in the world publishing contemporary English and Chinese poetry and their translations. It was founded by Yidan Han based in Providence, Rhode Island, USA. The first issue of Poetry Sky was published on February 15, 2005. Poetrysky.com belongs to Poetrysky—a non-profit organization dedicated to promoting excellence in poetry, enhancing poetic exchange between American, English and Chinese poets, and encouraging artistic creativity in poetry writing."

"由旅美诗人绿音(Yidan Han)创办的《诗天空》(Poetry Sky)双语季刊刊发当代中、美、英原创诗歌及其译文,是全球首家中英诗歌双语网刊,中美、中西当代诗歌交流的专业平台。《诗天空》于2005年2月15 日创刊。诗天空网(PoetrySky.com)包括《诗天空》双语季刊、《中文诗刊》、诗人对话、诗评家专栏、诗天空新闻、诗天空书架、诗天空诗人协会等栏目。"

http://www.poetrysky.com/about.html

Tuesday, November 17, 2009

Citazione della settimana

"Non esistono avanguardie. C'è solo un sacco di gente in ritardo."

C'è poco da fare: ho un grande capo redattore.
:)

前言:没喝醉酒 De puta madre

我愿意做自由职业,我愿意做自由记者,愿意当流浪。
朋友们问我如何不用中文写文章我说写中文干吗呀
嘈中文太难学也太难写,我个外国人,我个老外干吗用中文写文章呢
反正北京市里我最喜欢住的地方就是那些中心的胡同,就是鼓楼区那边。可因为经济方面的原因,我还是更喜欢住在外区那种的地方,就在海淀区,圆明园后边的那边。海淀区学生多了,气氛挺好的,文化丰富的。
愿意做穷的生活吗?一辈子努力工作赚钱干吗呢浪费你自己的时间,浪费你的唯一的生命。去吧!我找个不怕受苦也不怕吃亏的朋友,找那种不喜欢方便生活的人,找个不怕受苦也不怕吃亏的女朋友。。。其他的都无所谓。。。

推荐你们看这部记录片:

“流浪北京”
http://v.youku.com/v_playlist/f3063449o1p0.html

Anche per chi non legge il cinese o l'inglese...

Tanto per farvi capire quanto l'Italia sia sputtanata anche in Cina...

"Piazza Italia 'closes' amid mounting debts"
http://www.chinadaily.com.cn/cndy/2009-11/16/content_8974789.htm

"看世界 09年11月号"
http://kanshijie.dooland.com/

Monday, November 16, 2009

Pictures from Grassroots China - Katharina Hesse

"Although the majority of the punks came from well-off families, they preferred to live in self-imposed poverty"

http://www.katharinahesse.com/

Conference on Sino-US Relations

ON COMMON GROUND 2009: PART II
PEKING UNIVERSITY, BEIJING, CHINA
RENMIN UNIVERSITY, BEIJING, CHINA
NOVEMBER 15-20, 2009
PUBLIC EVENTS

RENMIN UNIVERSITY
MONDAY, NOVEMBER 16

9:00am-10:30am: Food Security: Bilateral Cooperation and Mutual Trust @ MingDe Building 0201(明德新闻楼0201)
Scott Rozelle Ph.D., Helen F. Farnsworth Senior Fellow, CDDRL Affiliated Faculty, Stanford University
Victoria Sekitolek, Representative to China, Mongolia, and DPR Korea of the UN Food and Agriculture Organization (FAO)
Sang Liwei, Lawyer at the Chinese Ministry of Justice, Leading Founder of China Agricultural Standardization and Food Safety Development Forum

10:45am-12:15pm: A New Era in Multinational Corporate Strategy @ MingDe Building 0208(明德新闻楼0208)
Xia Fan, Professor, Guanghua School of Management, Peking University
Hui Yao Wang, Director, China and Globalization Research Center
Michael Barbalas, President of the American Chamber of Commerce in Beijing, China

6:00pm-9:00pm: Collaborative Project Presentation: Concert (Yifu400)

RENMIN UNIVERSITY
TUESDAY, NOVEMBER 17

9:00am-10:30am: The Impact and Controversy of Government Stimulus Packages(MingDe 0208 明德商学楼0208)
He Ping, Associate Professor of Finance, School of Economics and Management, Tsinghua University
Guan Wei, Professor of the School of Finance, President of Insurance Research Committee, Renmin University
Zhao Xijun, Professor and Deputy Dean of the School of Finance, Renmin University

6:30pm-7:30pm: Film Screening: 50th Anniversary of Democratic Reform in Tibet (TBA)

7:30pm-8:30pm: Collaborative Project Presentations (TBA)




PEKING UNIVERSITY
THURSDAY, NOVEMBER 19

9:00am-10:30am: China – U.S. – EU Trilateral Relations @ Tan Siu Lin Center for International Studies (陈守仁国际研究中心)
Wang Yong, Professor, Peking University School of International Studies, Director of the Center For International Political Economy
John Milligan-Whyte, Chairman of Center for America-China partnership, America-China Partnership Foundation and Core Capital Ltd.
Michael Chapman, Visiting Professor of History, Peking University History Department

10:45am-12:15pm: Small Group Seminars
1) Diminishing Hutong Culture @ Peking University History Department Conference Room 108 (北大历史系二院108)
Michael Meyer, Author of “The Last Days of Old Beijing-Life in the Vanishing Backstreets of a City Transformed”
Michael Chapman, Visiting Assistant Professor, History Department, Peking University
2) Soft Power in the U.S. and China @ Tan Siu Lin Center for International Studies (陈守仁国际研究中心)
Wang Dong, Assistant Professor, Peking University School of International Studies
3) New Life for Confucianism @ Peking University History Department Conference Room 209 (北大历史系二院209)
Antonia Finnane, Professor of Chinese History, Melbourne University

PEKING UNIVERSITY
FRIDAY, NOVEMBER 20

9:00am-10:30am: New Developments in Environmental Law @ Tan Siu Lin Center for International Studies (陈守仁国际研究中心)
Wang Jin, Professor, Peking University School of Law, Director of All China Lawyers Association Environment & Law Professional Committee
Peggy Liu, Chairperson, Joint U.S.-China Cooperation on Clean Energy (JUCCCE)

12:00pm-1:30pm: Keynote Event: Jon Huntsman, US Ambassador to China @ Peking University School of International Relations, Qiulin Lecture Hall (北大国际关系学院秋林报告厅)

Sunday, November 15, 2009

Legalizziamo le droghe e smettiamola di finanziare le mafie

Proprio oggi discutevo di droga e business con un'amica. Riflettevo sull'espressione "Eroina come forma di nichilismo" quand'ecco che mi capita sottomano questo articolo:

http://www.unita.it/news/italia/91214/parola_di_nobel_legalizziamo_luso_delle_droghe

Il messaggio è sin troppo semplice, lo sanno tutti ma nessuno lo ammette: O SI LEGALIZZANO LE DROGHE O SI FINANZIANO LE NARCOMAFIE. Non c'è una terza via.

Puttana la Chiesa

"La puta, la gran puta, la grandísima puta, la santurrona, la simoníaca, la inquisidora, la torturadora, la falsificadora, la asesina, la fea, la loca, la mala; la del Santo Oficio, la del Índice de los Libros Prohibidos; la de las Cruzadas y la noche de San Bartolomé; la que saqueó a Constantinopla y bañó de sangre a Jerusalén; la que exterminó a los albigenses y a los veinte mil habitantes de Beziers; la que arrasó con las culturas indígenas de América; la que quemó a Segarelli en Parma, Juan Hus en Constanza y a Giordano Bruno en Roma; la detractora de la ciencia, la enemiga de la verdad, la adulteradora de la Historia; la perseguidora de judíos, la encendedora de hogueras, la quemadora de herejes y brujas; la estafadora de viudas, la cazadora de herencias, la vendedora de indulgencias; la que inventó a Cristoloco el rabioso y a Pedropiedra el estulto; la que promete el reino soso de los cielos y amenaza con el fuego eterno del infierno; la que amordaza la palabra y aherroja la libertad del alma; la que reprime a las demás religiones donde manda y exige libertad de culto donde no manda; la que nunca ha querido a los animales ni les ha tenido compasión; la oscurantista, la impostora, la difamadora, la calumniadora, la reprimida, la represora, la mirona, la fisgona, la contumaz; la relapsa, la corrupta, la hipócrita, la parásita, la zángana; la antisemita, la esclavista, la homofóbica, la misógina, la carnívora, la carnicera, la limosnera, la tartufa, la mentirosa, la insidiosa, la traidora, la despojadora, la ladrona, la manipuladora, la depredadora, la opresora; la pérfida, la falaz, la rapaz, la felona; la aberrante, la incosecuente, la incoherente, la absurda; la cretina, la estulta, la imbécil, la estúpida; la travestida, la mamarracha, la maricona; la autocrática, la despótica, la tiránica; la católica, la apostólica, la romana; la jesuítica, la dominica, la del Opus Dei; la concubina de Constantino, de Justiniano, de Carlomagno; la solapadora de Mussolini y de Hitler; la ramera de las rameras, la meretriz de la meretrices, la puta de Babilonia, la impune bimilenaria tiene cuentas pendientes conmigo desde mi infancia y aquí se las voy a cobrar."

Fernando Vallejo. "La puta de Babilonia", Bogotá: Planeta, 2007: 5-6.

The 4th Queer Film Festival in Beijing

www.danwei.org/featured_video/beijing_queer_film_festival.php

Saturday, November 14, 2009

Ho bisogno di parlare con qualcuno. Con qualcuno bravo.

"Do you believe in God?

I believe, so far as possible, in the everlasting life. But if I commit suicide, I can't think I'd be condemned for not comprehending the incromprehensible"

"The Devil, Probably", a movie by Robert Bresson

Anarchismo post strutturalista

Nel frattempo un virus si è fottuto il software anti censura e ho la rete di nuovo sotto il controllo del governo cinese. E non posso mettere foto nel blog. Che battaglia estenuante. Sono estenuato... Ma andiamo a parlare di anarchismo post strutturalista...

Vi siete mai chiesti perchè la bandiera pirata (il cosiddetto "Jolly Roger") ricorre spesso in centro sociali, concerti punk e altri ambienti anarcoidi? Io sì. Da anni. Non ho mai trovato la risposta. Poi ho letto (meglio tardi che mai) di Hakim Bey e delle sue Temporary Autonomous Zone. In filosofia politica, sono delle "terre di nessuno". Tra di esse ci sono le terre delle utopie pirate. In effetti, i pirati sono gli anarchici per eccellenza. Lontani dalla legge di Dio (non sempre) e dello Stato. Se Bakunin fosse nato duecento anni prima avrebbe solcato i mari dell'Oceano Indiano invece di dar fuoco alle chiese di mezza Europa. E Kropotkin avrebbe scritto da un'isolotto sperduto nel Mar dei Caraibi. Isole e altri luoghi tropicali dimenticati da ogni dio di ogni religione dove realizzare mini società ordinatamente disorganizzate. No, non è il film "The Beach" con Leonardo Di Caprio. E neanche l'ammutinamento del Bounty.

Alla ricerca dunque del prossimo piccolo pezzo di terra dove puntare la bandiera "Jolly Roger"! Altro che l'uomo sulla Luna, altro che Cristoforo Colombo a San Salvador!

Io ho già imbarcato la chitarra e il poster di Paul Gascoigne. Arriverò prima di loro.

"Take it! Take another little piece of my heart now baby"

La cosa più claustrofobica è quella mantellina da nonna di fronte al fuoco di campagna. Tuttavia io su questo ambiente post-bohemienne avrai qualcosa da ridire. Anzi da aggiungere. Ritratti su tempera. Macchie di colore ad olio sul muro. Graffiti come nelle celle delle patrie galere sudamericane o come nelle grotte di ventimila anni fa. Per il resto va tutto bene così come sta. C'ho anche fatto l'abitudine: perdermi nel profondo dei tuoi occhi e svegliarmi il giorno dopo, la mattina, quando il pappagallo maschio, gridando, lo appoggia alla pappagalla. E non scherzavo quando ho detto che mi hai quasi staccato il capezzolo con un morso. Come si chiama quella cosa che devo cercare di rimediarmi? Rivoflex? Geniale il primo tipo che si è messo ad osservare il moto degli animali. Doveva essere un genio. O una persona molta sola. O magari entrambe le cose. Riempimi di film tardo ottocento in bianco e nero con regista polacco morto suicida: l'inverno è lungo, specie a Pechino.

Friday, November 13, 2009

Naked in Beijing... why not?! 裸体主义...开晚会吧!!

Stavo leggendo questo articolo

http://www.chinasmack.com/pictures/streaking-university-student-protests-electricity-cutoff/

e mi è venuta in mente l'ennesima idea malata... Un party. A Pechino. Nudi.

Andiamo con calma: un party nudi in uno spazio pubblico a Pechino è il modo più rapido ed efficace per essere sbattuti dentro. Io non sono i cerca di guai. Dunque abbandonerei subito il discorso "spazio pubblico". Ovvero, la festa sia privata e possibilmente poco pubblicizzata.

Detto questo. L'idea è quella di invitare giovani (soprattutto studenti... io vivo in un campus universitario e il mio contesto di riferimento è sempre il "mondo studentesco") cinesi e non a fare una festa con tanto di alcool e musica, ma invece che presentarsi coi soliti vestiti firmati da STOCAZZO e DAQUELLALTRO presentarsi nudi. Ammesse le scarpe. Ammessa anche la maschera, per i più timidi. Ma nudi nelle parti intime. Altrimenti non avrebbe senso.

Il senso. Il senso è... mmm... diciamo che il senso è quello di incoraggiare tutti e tutte ad un amore/accettazione del proprio corpo così come è, contro gli standard commerciali del fisico possente e muscoloso per gli uomini e di sexy e rifatto per le donne. Che il corpo sia qualcosa non da mostrare spudoratamente ma neanche da nascondere o di cui vergognarsi. Invitare al rispetto per il proprio corpo e per quello degli altri. Parlare del proprio corpo, della nudità, del "così come mamma ci ha fatti". Specie in un paese, come la Cina, dove questo tipo di discorsi son tutt'altro che facili da accettare e/o capire. Non ricordarsi di piselli e vagine solo quando ci tiene da pisciare o alla prima notte di nozze.

Modelli di riferimento: Il "Miglio Nudi" nel college americano di American Pie (quinto episodio). Le fotografie in massa e nudi di Spencer Tunick. In bicicletta nudi per le città contro smog ed inquinamento.

Ho già ricevuto la prima critica: "la solita americazzata!", ovvero "nuove forme di imperialismo yankee". Beh, forse ci sta. Sì, so anche che suona freakkettone e anarco-insurrezionalista... Ma magari si potrebbe pensare ad un modo di adattare questa sorta di filosofia nudista alla Cina contemporanea. Insomma, il "nudismo con caratteristiche cinesi", come direbbe Deng Xiaoping.

Trovare un modo di coinvolgere i giovani cinesi per organizzare una festa (privata, sigh!!) dove si inviti la gente a presentarsi nuda. Senza vergogna. Imparando a non aver paura o inibizione di fronte al proprio corpo o a quello degli altri. Lavorando "alla Matteo Ricci" (ovvero andando a cercare nella cultura cinese elementi analoghi a culture straniere) si può far notare che il confucianesimo spinge l'individuo ad accettare il proprio corpo così come è, perchè fatto dai propri genitori, che in Cina sono la cosa più importante.

Ok, dai... ci lavoro un po' sopra e mando qualche e-mail di proposta a gruppi e organizzazioni legate alle sessualità qua a Pechino, circoli di femministe, gay, lesbo e avanguardie varie. Se mi danno del coglione anche loro lascio stare. Promesso.

p.s. No, non è un modo meschino per vedere gratis le tette nude delle mie amiche.

菜场大妈身手不得了!! Chinese woman bouncing toufu in a market!!

Great show!! 真了不起!!

http://v.youku.com/v_show/id_XMTI4NzIyNDAw.html

China & Divorce 中国与离婚状况

"Divorce is not accepted by Chinese traditional ideology. Consequently, divorce rate was
extremely low in China in contrast to the Western countries and other developing countries.
Table 4 shows that the divorce rate (number of the divorcees divided by total population aged 15 and above) was still less than 1 per thousand in the mid 1980s. However, this rate has been going up quickly and steadily. In the ten years from 1985 to 1995, the divorce rate was doubled. Since the early 1990s, the number of new marriages decreases significantly, while the number of divorce increased continuously from 457,938 pairs in 1985 to 1,201,541 pairs.
The newly promulgated “Marriage Law” in 2001 lowers the pre-condition for divorce which
will inevitably help to bring about more divorces. Moreover, among the new marriages, the
proportion of remarriage increased from 3% in 1985 to about 6% in 1999. A survey conducted
in 6 major cities shows that 77.4% of 2719 urban residents believe that divorce will become
easier in the future (Wang and Ling 2002). To some extent, in a monogamy system, there is
increasing number of people accomplishing polygamy by experiencing more marriages, while
others practice extra-marital sexual relationship. From either point of view, marriage in China is becoming less stable and the partnership is changing in diversified directions."

Source: "Has China Completed Demographic Transition?"
by Jiang Leiwen
Institute of Population Research
Peking University
Beijing

TheNewYorkTimes: Abuses in Chinese Secret Jails

"It said that guards at the so-called black jails beat, sexually abused, intimidated and robbed men, women and teenagers."

http://www.nytimes.com/2009/11/13/world/asia/13china.html?_r=1

To all those interested in China-related journalism

William College, a video from a lecture of James Fallows, correspondent for "The Atlantic":

http://www.williams.edu/admin/news/multimedia/video/fallows.php

Thursday, November 12, 2009

I'm ready, warden...

Texas: data and last statement of executed offenders since 1982...

http://www.tdcj.state.tx.us/stat/executedoffenders.htm

"Yes I do. To the Harris family. I have been trying to tell you for years that I am sorry. I know that I hurt your family bad. I am sorry. Wynona should not of even have happened. I am sorry. I truly am sorry for the hurt and pain I caused you. I hope you can forgive me. One day I hope you can move on and if not I understand. Tim Jackson, Bobby Dan Spade and Mr. Segal thank you for your lies. Your lies set me free. I couldn't do a life sentence. To my mom, I'm sorry. I love you. I'm not the big son that you wanted me to be. But, I love you. To my friends, Synnova, Kay I thank you for everything. I'm ready. I told you years ago that I was ready. Synnova tell everyone I got full on Chicken and Pork Chops. Rodney, take care of my mom. To the fellas on the row, stay strong. Renee, I love you baby. Fleetwood is up out of here. I'm ready Warden."
Michael Riley, executed on 2009, May 19th.

To all the Italians...

"Making Democracy Work: Civic Traditions in Modern Italy"
Robert D. Putnam
Princeton University Press, 1993.

Thanks to Ceren for suggesting me this book.

"Robert Putnam's central theme--the institutional performance of Italy's 20 regions since the 1970 inauguration of an experiment with regional governance--ties into the ongoing public debate in Italy on the need for decentralization of the state"
Leonardo Morlino

Tucci e lo studio dell'Oriente

"Il caso volle che io cominciassi poco più che dodicenne ad accasarmi nel sanscrito e nell’ebraico; più tardi passai anche all’iranico. Così mi addentrai nel labirinto dell’orientalogia, fascinoso e per me luminosissimo, perché, via via che prendevo maggior dimestichezza con i libri e le veggenze dell’Asia, cominciavo a scorgere nuove soluzioni ai dubbi che mi tormentavano. E poi le sottigliezze filosofiche dell’India e della Cina, le strutture logiche di certi sistemi, quelle mitologie frammiste di bagliori e di terrori, corpose e metafisiche insieme mi attraevano, come apparizioni di un mondo che sembrava a prima vista molto distante dal nostro, ma che, leggendo bene i simboli in cui si esprimeva, si rivelava vicinissimo, di una prossimità spirituale ed umana.
E poi, vi ritrovavo più vita che in quell’arido e stuccoso filologismo nel quale l’archeologia, quando frequentavo l’università, mi sembrava prigioniera, così perduta nei particolari, che qualche volta erano addirittura quisquilie, mentre m’ero immaginato che essa dovesse fornire i mezzi alla fantasia per risuscitare, sia pure per barlumi, la vita delle cose e degli uomini dei tempi passati.
E perciò abbandonai l’archeologia e passai, colmo di speranze che non sono tornate vane, all’Oriente"

Giuseppe Tucci, "La via dello Swat"
dalla tesi di laurea "IL CONCETTO DI EURASIA NELL’OPERA DI GIUSEPPE TUCCI", di Chiara Gabrielli

Ciao Claude

Apprendo solo ora e con dodici giorni di ritardo che il trenta ottobre scorso se n'é andato Claude Levi-Strauss, che non è quello dei jeans ma il grande filosofo e antropologo francese, una delle menti più brillanti del novecento.
Non mi sembra i giornali italiani ne abbian dato notizia. Erano troppo indaffarati a spiegare agli italiani che il crocifisso dalle aule di scuola non si tocca.

Sunday, November 08, 2009

Vagina Day

"v-day在武汉

一,什么是v-day?
v-day始于1998年,是美国一家旨在阻止对妇女儿童暴力的非盈利性机构,同时,v-day也是一项国际运动,V-day的活动通常是由志愿者和大学生在社区或者校园中组织。从1999年起,在情人节这一天上演由美国剧作家伊娃.恩斯的《阴道独白》已经成为国际性的妇女战胜暴力运动的重要组成部分和表现形式。迄今为止,它已经在全球600多所高校举行,旨在引起人们对女性,以及女性对自身意义的思考,并且为众多的妇女组织募集资金。V-day中的“v”代表了英文中的“阴道”(vagina),“情人节”(valentine day)以及“胜利”(victory)。
二,什么是《阴道独白》? 
  《阴道独白》是美国剧作家伊娃.恩斯的作品,创作于1996年,1997年在美国获奥比奖(Obie Award),1998年成书出版。如今已被翻译成49种语言,在至少119个国家里上演。伊娃本人是剧作家、诗人和行动主义者,她曾在纽约百老汇之外的剧场和大学里表演此剧,还曾出演伦敦、耶路撒冷、萨格勒布(前南斯拉夫的一个城市)。她的作品《必要的靶子》在百老汇义演,收益用来资助波西尼亚的妇女难民。
《阴道独白》共有十八个片段,叙述形式以独白为主。其中还可再分为口述实录风格的独白、混声形式的访谈集锦;混声里有时采用作家和被采访者对话的形式,有时是多人话音的穿插。在多数独白之前,有作家的说明——描述创作意念的形成、交代人物的背景、把故事献给某一位或处在某一共同群体的妇女。自1999年以来,在传统的情人节期间上演《阴道独白》已经发展成为国际性的“妇女战胜暴力”(Victory over Violence)运动,情人节也因此被赋予新的含义。作家欢迎任何人在V日发起活动中上演《阴道独白》,以“提高觉悟,反抗针对妇女的性暴力”。
三,v-day在武汉
2009年3月,在武汉民间发起了一个招募《阴道独白》演员的活动,经过长达半年的努力,一个由高校研究生,本科生,已工作人士,民间戏剧爱好者组成的剧组成立,并且将在武汉高校和社会巡演该话剧。
这是武汉迄今为止《阴道独白》剧组成员构成最为丰富的一次,也是和之前只是在高校内部进行的表演相比,宣传和推广最为广泛的一次。武汉V-day剧组对剧本进行了一系列的改编,使得整个剧能够更容易被中国的观众理解和接受,其中的第四幕剧“人流”和第七幕剧“拉拉”(中国对lesbian的称呼)是此次由剧组内演职人员原创的剧本。
此次演出的第一站是2009年11月7日七点在武汉大学樱顶大学生活动中心,当日的演出十分成功,收到了观众的一致好评,有许多观众声称“被震撼到了!”“被深深的感动了!”演出结束后,观众们仍然留在现场不肯离去,许多观众表达了对此次演出的感想,以及对v-day剧组的感谢和鼓励之情。演出也受到了武汉主流媒体的关注。
在首场演出圆满结束之后,接下来武汉v-day将会在华中师范大学,武汉性学博物馆以及武汉著名的livehouse酒吧vox进行演出,其中在性学博物馆以及vox的演出收益将捐献给相关的妇女组织。
此次v-day行动是中国继复旦大学,厦门大学,北京,上海以及香港的民间组织进行《阴道独白》的演出之后,在中国有名的打响武昌起义第一枪,孕育了热干面和鸭脖子并且在中国享有摇滚重镇美誉的武汉的一次大型的演出活动,v-day在武汉2009年以后的目标是:坚持每年不少于四场的演出,每场演出至少为一位女性募捐。
期待“v-day在武汉”能够再次呼吁社会对女性的关爱,也能够使中国的女性能够在一个更高的角度重新审视自己的价值,重新掀起一股女性主义的思潮。"

小铁

Mi sono innamorato. Di tutto il resto non mi importa più niente.

L'autunno pechinese ha qualcosa di maledettamente romantico e misterioso. Le foglie che, marroni, precipitano da piante mangiate dall'inquinamento non sono solo una metafora di vita. Sono molto di più.

Ero appena uscito da una festa di compleanno per dirigermi ad un'altra festa (capita spesso a Pechino, specie il sabato sera) quand'ecco che mi ritrovo al ristorante a salutare amici vari e scolarmi in compagnia un limoncello "made in Puglia". Parla che ti parla, mi sembra di conoscere quella ragazza seduta di fronte a me, ma sì è lei, la conosco, la prima punk che ho visto a Pechino, beccata cinque anni fa all'Università di Studi Stranieri e mai più vista... dopo mezz'ora eravamo sotto il palco d'un concerto rock a pomiciare duro bastardo mentre il resto del mondo ci pogava sopra.

Che bello innamorarsi... ritrovarsi, il giorno dopo, in bicicletta a cantare a squarciagola in pieno orgasmo d'amore contromano sul quarto anello nord, voglia di schiantarsi contro un camion, se sei la morte non ho paura, se sei qualcosaltro andiamoci a bere delle grappa, offro io. Ritrovarsi chissà come tra i laghetti del campus dell'Università di Pechino, dove lei vive. Lei. Spagnola. Un nome vichingo. Figlia del grande Baynòl, fotografo di Madrid. Padre castigliano, madre americana che ha conosciuto per troppo poco tempo, una malattia se l'è portata via, la vita è anche questo. E' anarchica (ma questo era scontato, non capisco il bisogno di scriverlo), non parla italiano, si professa atea ma legge la Bibbia, dice che è un grande libro, il più grande. Ha smesso di essere vegetariana dopo aver messo piede in Cina. Come me. Non si ricordava di me. Ma io mi ricordavo di lei. Ha smalto rosso vecchio di settimane. Vive sola con due pappagalli in un appartamento cinesissimo vicino alla porta ovest dell'Università di Pechino, tra vecchi hutong e laghetti sempre tristi. Sta facendo un dottorato all'università di Granada, insegna letteratura dell'Asia Orientale e fa ricerca sul cinema indipendente cinese degli anni novanta. A Granada ho vissuto un mese nell'estate del 2008. Conosce tutti gli anarchici che ho beccato laggiù e anche l'orto occupato che andavamo a lavorare ogni giorno. Per colazione Ramones e Janis Joplin, pane olio e tonno. Segue lezioni di cinese all'Università di Pechino, segue anche le lezioni della professoressa Dai Jinhua, intellettuale cinese e femminista. Ha una borsa di studio del governo spagnolo. "Conta solo l'amore", cantava qualcuno.

Non ho paura di innamorarmi di te, non corro il rischio... son già innamorato fradicio...

Ho addosso il suo odore. Non mi laverò mai più (non che prima mi lavassi spesso...). Penso solo a lei. Voglio fare un piano quinquennale stile sovietico, per i prossimi cinque anni solo amore, il resto non conta, il resto viene dopo. Lascio stare gli studi, la ricerca, i concerti, China Files, le conferenze e tutto il resto. Solo amore, solo lei. La conosco da meno di dieci ore ma ho già deciso di andare a vivere da lei. Prendo le mie quattro cose e scappo.

L'autunno pechinese ha qualcosa di maledettamente romantico e misterioso.

La vita è sorpresa. Sorprendiamoci.

Viva Raul Valderreina, viva l'anarchia!

Saturday, November 07, 2009

Spunti di ricerca...


Una tra le tante cose sulla quale mi piacerebbe fare ricerca è il parallelo tra il concetto classico cinese di "hexie" ("armonia", intesa anche come "ordine sociale") e quello classico indiano di "dharma" ("legge cosmica", quindi anche qui nel senso di "ordine sociale"). Da una prospettiva storico-filosofica, magari andando ad analizzare precisi periodi storici delle due culture a confronto.
So che è una ricerca che impegna tutta la vita (e forse anche oltre), ma credo meriti davvero attenzione.

"Potere è ciò che trasforma la rigità delle leggi nella flessibilità della pratica"
Da una lettura di Michael Herzfeld, professore del dipartimento di Antropologia ad Harvard, durante la conferenza "Grassroots Mobilization" all'Università di Pechino.

Friday, November 06, 2009

Quanto tempo...

"Il Maestro disse: «A quindici anni, decisi di apprendere. A trenta, ero saldo sulla Via. A quaranta, non avevo più dubbi. A cinquanta, compresi il decreto del Cielo. A sessanta, il mio orecchio era perfettamente intonato. A settanta, agivo seguendo il cuore, senza per questo trasgredire alcuna norma»"

Confucio, "I dialoghi". Non so di chi sia la traduzione né mi importa, mi sento solo di ringraziare un amico lontano...

John Stuart Mill sulle donne

"le parti più incisive e profonde appartenevano a mia moglie e provenivano dalle idee, ormai comuni ad entrambi, scaturite dalle innumerevoli conversazioni e discussioni su un argomento che occupava un così ampio spazio nelle nostre riflessioni"

Sinologi e contemporaneisti: alcune considerazioni


Ci pensavo oggi: che peccato! Sfogliando riviste internazionali di orientalistica e sinologia mi è preso un magone. Un magone di malinconia. Perché, da “studioso” (diciamo più “studente”) contemporaneista sento di aver perso qualcosa, manca qualcosa all’appello…

Ricordo l’atmosfera del dipartimento della facoltà di Studi Orientali del La Sapienza a Roma (ateneo di Lettere, secondo piano a sinistra, bagno subito a destra): giovani e giovane studentesse tra vecchi studiosi di archeologia egizia e persiana, filologi cinesi, islamismi e esperti di religione copta o scintoista. Il tutto nell’arco di un lungo corridoio stretto tra due file di scaffali e libri ammassati. In fondo, la biblioteca. Sembrava quasi di stare in un film di Indiana Jones, giovani scoppiati alla ricerca di arché orientali e civiltà (ai più) sconosciute. Libri impolverati scritti in lingue indecifrabili, pagine gialle di vecchio e il tempo che sembra non passare mai.

Il tutto per avere “le basi” per prendere ed andarsene con le proprie gambe, andarsene in Oriente a fare gli studiosi a nostra volta. Contemporaneisti, per lo più. Ovvero osservatori e analisti della Cina contemporanea, con prospettive ovviamente diverse, economiche, sociologiche, antropologiche, linguistiche, letterararie, etc…

Ma volete mettere prendere un libro di Giuliano Bertuccioli, di Giuseppe Tucci, di Luciano Petech o di Ernesto De Martino (che sinologo non era, ma va bene lo stesso), sfogliarlo tra le mani e partire per viaggi inimmaginabili, libri accademici dal notevole contributo scientifico che sono al tempo stesso fantasiosi romanzi che sfociano nella mitologia. Sono meglio di un film di Indiana Jones. Sapevano rapirti da dentro. Narravano i risultati delle loro ricerche linguistiche, storiche o antropologiche per poi riportarti indietro nel tempo, a prendere un tè durante la dinastia Ming o nel Tibet del XVI secolo o nel Giappone dei samurai.

Ma volete mettere?! Chiudersi ore in biblioteche a leggere e viaggiare con la mente. L’Oriente e tutto il suo fascino (costruito o meno, non è questo che ci importa). Imparagonabile allo studio della Cina contemporanea, ad esempio: sotto il cielo sempre grigio (o falsamente pitturato di azzurro, come le rose rosse di “Alice nel paese delle meraviglie”) di Pechino andarsene a intervistare lavoratori e migranti, seguire noiose lezioni di economia o relazioni internazionali. Tornerei volentieri a leggere romanzi e cose scritte non prima di cent’anni fa.

Conosco dei ragazzi poco più grandi di me che a Roma, alla facoltà di Studi Orientali o altrove, portano avanti gli studi classici in materia di orientalismo. E a volte mi fanno “Beato te che studi cose contemporanee”. Sì. Ma a che prezzo! Non credo di sentirmi più un sinologo. E forse non ho avuto mai il diritto di sentirmici. Ma mi piacerebbe tornare e dibattere, come una volta facevamo tra un esame e l’altro, di leggendari eroi cinesi ottocenteschi, filosofi indiani e guerrieri coreani!

Un’ultima considerazione. Credo che la sinologia come scienza che studia “il mondo cinese” si riduca in ultima analisi ad una scienza letteraria, nel senso che quello che fa è semplicemente andarsi a leggere libri scritti in lingua (o nelle lingue) cinese(/i) negli ultimi tremila anni. Lettura e interpretazione, rilettura e interpretazione senza fine, continua, come la rivoluzione. Prendere e riprendere in mano libri antichi e meno antichi per scrivere nuove storie, dare nuove interpretazioni antropologiche e archeologiche, “parlare” di Cina (e di Cine). La storia, la sociologia, la letteratura, l’arte, la filosofia vengono dopo. Vengono costruire, distrutte e ricostruite dopo.

C’è poco da dire: notevole, il lavoro del sinologo!

Malinconicamente

Un contemporaneista

Thursday, November 05, 2009

Lecture at Minzu University of China 在中央民族大学的讲座

提要:

发言稿的主题是所谓的“打工妹”。主要的内容是简单介绍中国目前女性务工人员的情况(定义、历史、相关的社会研究状况)。可以从哪些角度对“女工”现象进行分析?如何将性别学的研究视角与移民学的研究视角结合起来研究女性务工人员现象?基于女工研究的现状,我们需要进一步研究和关照的问题有哪些?

在介绍完女性打工者现象以及相关研究之后,发言者将根据本人在巴勒斯坦旅行过程中拍摄的一些照片讲述巴勒斯坦人的日常生活。

发言者:戴艺伟

中国人民大学
社会与人口学院
意大利博士研究生

Abstract:

Main topic of talk is a brief introduction to the study of the so called “Dagong Mei” (or Chinese migrant young ladies), who reach urban area from countryside seeking for job opportunities and social emancipation. What is their most used definition? What are their histories and experiences? Who the most active scholars? Which outlook for the future? In a few words, what is the sociological state of the art related to “Dagong mei”?

Last part of the talk will shift to a completely different topic: Palestine and its people. Through a short range of pictures taken last August during a trip around Middle East, the author will give a brief introduction to the Palestinian daily life condition.

Daniele Massaccesi
Ph.D. Student at the School of Sociology & Population Studies
Renmin University of China

地点:中央民族大学,正东门主北楼 516号会议室
时间:11月10日,晚上8点钟

Tuesday, November the 10th, 8 pm
Minzu University of China, Weigongcun Nandajie 27. Zhubei building, conference room n. 516

Scendi, compagno!

Mah. A me questa faccenda del crocifisso nelle aule pubbliche dello Stato Italiano (e non dello Stato del Vaticano, che non è una repubblica ma una monarchia, ha un re, si chiama Papa e lo eleggono pochi vecchi burocrati dal sangue blu e una coppola rossa in testa) fa sempre ridere. E incazzare.

Mi divertono i dibattiti in materia tra questi personaggi delle caste alte italiane, di ogni religione e credo politico. Vedere scannarsi (per finta) musulmani e cattolici, atei e cristiani, fondamentalisti cattolici pluri divorziati che vanno abitualmente a trans e agnostici convinti che vanno a confessarsi ogni santa domenica.

L’Italia è un bel ridere. Patria del moralismo ipocritica. Chi c’è nato o vissuto sa bene di cosa parlo. Il problema è spiegarlo a chi vive all’estero, a chi non è italiano e quindi non imbevuto della cultura dominante. Direte voi “sì, ma tutto il mondo è paese”. Mah. Non saprei. Mi auguro di sì. Per voi.

Segnalo qui un bell’articolo di Dario Fo su IlManifesto.

E ricordo quella spettacolare poesia di Mayakovsky che invitava il “compagno” Cristo a scendere da questa cazzo di croce ed unirsi alla gente comune. E ricordo quando in secondo liceo lanciavamo quotidianamente il crocifisso dalla finestra, credendo che dio sapesse volare. Non volava. E arrivò il giorno che ci fecero pagare tutte le croci buttate di fuori.

Non temere compagno Cristo, prima o poi ci riusciremo. A farti venir giù.

Wednesday, November 04, 2009

"We want to live, our sons want to study"


Gay Pride Parade in Taiwan


Zhengzhou, Henan Province, police mistreat prostitutes during a raid


Looks like there is something wrong... 不知道为什么但感觉有什么不对的。。。Qualcosa non quadra...


Beijing Forum Open

"Approved by the State Council of the People’s Republic of China, and under the auspices of the Beijing Municipal Government, Beijing Forum is an international forum co-sponsored by Peking University, Beijing Municipal Commission of Education and the Korea Foundation for Advanced Studies.

The general theme of Beijing Forum is “The Harmony of Civilizations and Prosperity for All”. Beijing Forum aims at promoting the study of humanities and social sciences around the world. It endeavors to promote academic development and social progress across the world in order to contribute to the development and prosperity of humankind. Beijing Forum believes in promoting and safeguarding the progress of the human society through the peaceful integration of civilizations.

Beijing Forum embraces three characteristics. Firstly, it is an international assembly based in Peking University but open to Asia and the world at large, gathering world-class famous scholars. Secondly, it is an academic conference exploring the relationship between the world civilizations and social development. Thirdly, it is an influential forum aimed at public good, attracting close attention from the world academia.

Beijing Forum, which was initiated in 2004, is held annually. This year will see its fifth anniversary. So far it has witnessed the involvement of a total of over 2100 participants including well known politicians and noted scholars from over 40 countries and regions around the world. The first annual conference, Beijing Forum 2004, was held in Beijing on August 23-25, 2004. Around the theme of “The Harmony of Civilizations and Prosperity for All”, 381 internationally renowned scholars from 33 countries and regions took actively part in the conference and carried out profound discussions and explorations. Beijing Forum 2005 was held on November 16-18, 2005. Around the theme of “The Harmony of Civilizations and Prosperity for All — Asia’s Opportunity and Development in Globalization”, 543 internationally renowned scholars from 43 countries and regions conducted indepth exchanges. Focusing on the theme of “The Harmony of Civilizations and Prosperity for All — Reflection on the Civilization Modes of Humankind”, Beijing Forum 2006 was held on October 27-29, 2006. 454 scholars from 35 different countries and regions participated in this grand conference and conducted fruitful discussions. Beijing forum 2007 held on November 2-4, 2007, gathered 441 worldrenowned scholars from 42 countries and regions, holding discussions on the theme of “The Harmony of Civilizations and Prosperity for All—Diversity in the Development of Human Civilization”. Beijing Forum 2008, the fifth annual conference, was held on November 7-9, 2008 in Beijing. Around the theme of “Harmony of Civilizations and Prosperity for All --- The Universal Value and Development Trend of Civilization” Altogether 314 world-renowned scholars from 44 countries or regions conducted fruitful discussions. Beijing Forum 2009 will be held in Beijing on November 6-8."

www.beijingforum.org

Sunday, November 01, 2009

Anche i calciatori hanno un cervello

"Lo sforzo maggiore: la co­municazione. Perché più che tradurre, occorre decodificare. Anche in campo, con i compa­gni. E l’interprete non basta"

Damiano Tommasi, calciatore italiano, parlando di Cina e cinesi.

Come trasformare una stanza del dormitorio studentesco in una comune popolare...




Inguaribilmente punk... e svegliarsi con la neve!!


Halloween è una tradizione popolare americana dal tipico sapore yankee. Quel tipico tipo di festa che esce dal paese e si spande a macchia d'olio su tutti gli altri paesi, un po' come i jeans e i McDonalds. Non so bene in Italia ma qua a Pechino dopo aver copiato il Natale han copiato anche Halloween, con zucche, maschere e feste a go go.

Al D22, minuscolo locale dove spesso si esibiscono band rock, punk e grunge cinesi, da anni organizzano una serata chiamata "Karaoke punk" proprio nella serata di Halloween. Fondamentalmente suonano due o tre gruppi che fanno solo ed esclusivamente cover punk e chiunque conosca e voglia cantare le canzoni è invitato ad esibirsi sul palco, spogliarsi e sfondare il microfono. Me ne aveva parlato un mio amico, un alcolista canadese docente all'università. Qualcosa come "se ricordi di esserci stato vuol dire che non ci sei stato". Suonava benissimo, e ieri sera eccomi presente al D22.

Inutile dirlo, uno dei concerti più fighi mai visti, un centinaio di persone, il peggio della gioventù prodotta da Pechino negli ultimi venticinque anni, look punkettoneggiante, diversi anglosassoni, ragazzine cinesi lanciare reggiseni sul palco, un pogo melodico ed interrotto, anfibi in testa, sangue dai denti, ascelle in bocca, come salire sul palco e lanciare di sotto chitarrista microfono chitarra e pedale. Divertito come poche altre volte nella mia vita, ho anche beccato un amico francese e la sua tipa cinese, entrambi vivono a 14 ore di treno da qui, sono venuti a Pechino per il concerto e la conferenza "Freeters' Revolt" di stasera. Fiumi di birra e fiumi di Ramones, le Converse piene di vetri e i jeans che perdono sangue. A noi piace così.

Usciti verso le due di notte più morti che ubriachi, ci aspetta un insolito spettacolo: la neve. Freddo boia, una trentina di gradi in meno di quando siamo entrati, acqua ovunque e questi fiocchi bianchi cadere senza effettivamente un perchè... e siamo solo al primo di novembre! Mi sparo quei due chilometri a piedi, Converse bagnate e ultima birra in mano, busso alla porta di una mia amica che è di strada, mi butto sotto la doccia bollente, ovviamente proprio in quel momento la sua coinquilina cinese si sveglia per andare a pisciare e trova me al cesso nudo e barcollante "ehm... salve... sono l'idraulico...".

Svegliato nel primo pomeriggio in un divano tutt'altro che familiare, datteri cinesi per colazione e tante tante risate nell'inutile tentativo di ricordare qualcosa della sera prima... e il grande spettacolo di una Pechino addormentata sotto un soffice strato di neve.

E già. Ne voglio ancora!!

“回家了,回到出发的地方”
"Back home, back to the place to depart again"

"Freeters' Revolt", documentary and discussion




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