Saturday, November 21, 2009

Quando il papà va in vacanza lasciando a casa la mamma: il turismo sessuale.

"Nel 2008 novanta milioni di occidentali hanno viaggiato alla ricerca di sesso a pagamento. Lo rivela un rapporto dell’Organizzazione mondiale del turismo. La destinazione più ambita rimane il Sudest asiatico, ma le nazioni dell’ex blocco sovietico
sono sempre più frequentate. I paesi baltici, scrive Le Nouvel Observateur, sono diventati la meta favorita di scandinavi, tedeschi e britannici, mentre i turchi vanno in Moldavia e in Georgia, gli italiani nei paesi balcanici della costa adriatica, i francesi
del nord in Belgio o nei Paesi Bassi. Molti scelgono anche il Marocco. Sebbene in misura minore, anche le donne fanno turismo sessuale, soprattutto in Giamaica e in Africa occidentale. Tra le vittime ci sono molti minorenni: più di tre milioni secondo l’Ecpat, un’ong francese che lotta contro gli abusi sui bambini. Per questo i governi di diversi paesi, tra cui la Francia, si sono dotati di leggi che permettono di perseguire i propri
cittadini anche all’estero. Contemporaneamente al turismo sessuale si è sviluppata anche la tratta degli esseri umani, che ha portato in Europa tra i 2,5 e i 4 milioni di persone, soprattutto donne e bambini. La legalizzazione della prostituzione, soluzione adottata nei Paesi Bassi, non è riuscita a combattere lo sfruttamento.
L’approccio più eicace, conclude Le Nouvel Observateur, è quello dei paesi scandinavi, dove i clienti sono punibili penalmente."

Da Internazionale on-line, 20/26 novembre 2009.

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