Tuesday, April 27, 2010

Nuovi modelli di migrazione dei lavoratori migranti

"La 33enne Liu Yinhua è appena più grande delle altre operaie della linea di produzione, ma gli anni di lavoro sono all’incirca gli stessi. Si è sposata e ha avuto un fi glio quando viveva nella campagne dello Jiangxi, oggi ha concluso sette anni di “vita ritirata” e si è ricongiunta con il marito che lavora a Shenzhen. Il fi glio Liu Yinhua frequenta una scuola elementare pubblica della zona “Guanwai” di Shenzhen, la politica adottata da Shenzhen di eliminazione delle tasse scolastiche per coloro che non hanno la residenza ha consentito ai “bambini lasciati indietro” (“留守儿童”) dai lavoratori migranti di ricongiungersi coi genitori in città e di frequentare le scuole pubbliche gratuitamente. Liu Yinhua ha quindi cercato un lavoro a Shenzhen. “Riunire fi nalmente la famiglia è la cosa più importante”.

Una migrazione “famigliare”
In seguito al rapido processo di urbanizzazione, il modello di migrazione dei lavoratori migranti è cambiato: se prima si assisteva a una “corsa individuale” della forza lavoro verso le metropoli, oggi portano con sé moglie e fi gli dando vita a una “migrazione famigliare”. Il modello di sviluppo economico delle campagne in cui “gli uomini lavorano in fabbrica e le donne lavorano la terra” sta cambiando. Liu Kaiming, direttore dell’Istituto di Osservazione Contemporanea (ICO) di Shenzhen ha affermato che la migrazione familiare è oggi il principale modello di migrazione dei lavoratori migranti. A Shenzhen, Dongwan e altri luoghi ad alta concentrazione di lavoratori migranti si possono anche vedere comunità che riproducono interi villaggi, che danno vita a una copia della vita sociale delle campagne. Nei pressi dell’area industriale di Bagualing a Shenzhen vive un intero villaggio del distretto di Pingjiang della provincia dello Hunan."

Fonte: Polonews, 22 marzo 2010

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