Wednesday, November 10, 2010

奴隶多一点 Ma quale sindacato!!

Appena terminata un'accesa discussione con un'amica cinese sul tema del lavoro in Cina e sul perché ancora oggi l'obbedienza conta più del protestare (ovvero perché Confucio conta più di Marx tanto quanto l'asso di denari vince sul tre e sul re), riporto la traduzione in italiano di una serie di "ordini" che trovate spesso nei ristoranti o negli uffici in Cina. Inutile dirlo, sono rivolti ai lavoratori.
Secondo me questo piccolo esempio aiuta a capire le differenze oceaniche in ogni campo tra Cina e "occidente". Una cosa del genere in Italia varrebbe lo sciopero generale. O almeno mi auguro.

一点点

笑容多一点
声音轻一点
脾气小一点
肚量大一点
动作快一点
行为准一点
学习多一点
进步快一点
效率高一点
理由少一点


Un po'

Sorridere un po' di più
Tono della voce un po' più basso
Temperamento un po' più calmo
Tolleranza maggiore
Lavorare un po' più veloce
Azioni un po' più corrette
Imparare di più
Progressi più veloci
Efficienza maggiore
Meno lamentele

3 Comments:

At 11:37 AM, Anonymous Anonymous said...

Già, nella scala di valori il maestro Kong ha sicuramente un ruolo predominante rispetto al compagno Makesi, oltre a essere una figura di riferimento - anche a livello iconografico - molto più versatile e malleabile. Il fatto è che, paradossalmente, il senso comune - e non solo in Cina - vede le rivendicazioni sindacali e le vertenze più 'marxiane' come retaggio di una bellicosità passata, avulsa dalla realtà e solo dannosa per il quotidiano e gli affari. Per i cinesi forse la storia recente fornisce , se non giustificazioni, qualche spiegazione. Per gli altri no, è solo stronzaggine e malafede. Dire che il tutto - i diritti dei lavoratori cioè - sia nato dal più profondo realismo, proprio per rendere un po' meno merdoso il quotidiano. Vabbeh.
Complimenti per il blog, aggiungi olio.

 
At 1:09 PM, Blogger Massaccesi Daniele said...

beh, allora visto che ci sto ti faccio tre ordini di domande:

- perché un filosofo cinese di 2500 anni fa ha più influenza di un analista economico di 150 anni fa? come passa confucio dal mito (buchi neri nella storia della sua biografia) alla testa di un ragazzino cinese del XXI secolo?! con la scuola? la famiglia? la televisione? credo siano altri i modelli. se marx lo leggono già alle elementari come mai quando a 20 anni arrivano al mondo del lavoro e producono cose che non possono permettersi di consumare non si incazzano? la lotta di classe, l'egualitarismo, l'organizzazione sociale del lavoro imparati sui banchi di scuola che fine hanno fatto? tutta colpa di confucio? ma come ci arriva confucio oggi nelle teste dei cinesi?

- "retaggio di bellicosità passata"? in oriente forse sì. questo perché marx è passato attraverso politici, intellettuali e rivoluzionari locali (mao zedong, ho chimin, pol pot, dinastia kim) e l'esempio staliniano (choibalsan), che hanno spesso frainteso marx o l'hanno adattato alle condizioni ed esigenze (anche tradizionali) del posto. alcuni dicono che mao non abbia mai letto marx e che durante la rivoluzione culturale non si leggeva marx in cina, ma il maoismo secondo il generale lin biao. in occidente non credo. quando oggi segui lezioni di marxismo a pechino i docenti cinesi ti dicono che il movimento operaio o quello studentesco degli anni sessanta e settanta in europa non aveva capito marx. ernesto guevara diceva che i sovietici non hanno capito marx. io non so chi ha capito marx e chi no, ma di sicuro la cina di oggi non è marxista né marxiana, né comunista né socialista: basti pensare al fatto che non c'è stato sociale, educazione e sanità privatizzati, gap fra ricchi e poveri in espansione come l'universo.

- un popolo cinese mite e rispettoso dell'armonia sociale confuciana dunque. un popolo di servi come lu xun parlava dei cinesi. tra le olimpiadi e lu xun ci sono di mezzo cent'anni di storia, venti di sindacalismo e trenta di marxismo cinese. evidentemente non hanno cambiato nulla. e allora perché ancora leggono marx sin dalle elementari? materialismo dialettico e lotta di classe per merenda per poi uscire dalla scuola e servire a vita padrone, stato e capitale... qualcosa non porta.

forse può aiutarci la lettura "于丹《论语》心得" della professoressa yu dan

 
At 3:17 PM, Anonymous Anonymous said...

Magari mi asterrò dalla lettura della professoressa, più che altro per problemi di reperibilità, in ogni caso dici cose interessanti e decisamente condivisibili.
Ovviamente il mio discorso puntava a semplificare e stilizzare, yibian per evitare di impegolarsi in discussioni complesse e naif, yibian perchè io Marx sicuro non l'ho capito. Non così bene da affrontare un dibattito, almeno.
In ogni caso, mi riferivo all'idea che il confucianesimo, oggetto di progressiva spoliazione nel corso dei secoli e adattato di volta in volta alle diverse esigenze 'temporali', si rivela una coperta comoda e relativamente poco ingombrante. Tipo il buddismo (oddiooddio cosa ho detto).Alcune semplici linee guida, giustificatorie per una società gerarchizzata da millenni, e per il resto cazzi vostri. Capisci come questo sia infinitamente meno impegnativo dello smazzarsi lotte di classe, brumai e capitali vari, per di più col rischio di dedicarci una vita e fraintenderli comunque (come fai notare). Però non si può neanche spazzare via tutto, che il contenitore formale resta quello, seppure stravolto, di trent'anni fa. Dunque, qualche blanda suggestione marxista (ma potremmo anche dire comunista, perchè non è proprio il tempo per sottilizzare), speculare alla patina di confucianesimo e fondamentalmente innocua, ai bambini male non gli farà. Più per il valore 'identitario' che per quello politico. Poi, al di là di tutto, è quasi commovente che leggano Marx alle elementari. Che leggano, anche solo. Molto esotico, per gli standard di qui.

 

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