Wednesday, July 27, 2011

Terrorista se fondamentalista islamico, pazzo se fondamentalista cattolico

"In questa sera del 21 luglio 2011, io ancora non lo so, ma mentre mi accingo ad ascoltare gli YYM a Bologna (e mentre a Genova tantissime persone stanno ricordando gli eventi di dieci anni fa), in Norvegia una sottospecie di fascista / fondamentalista cristiano dà gli ultimi ritocchi a un piano stragista, che porterà a termine tra qualche giorno. Da lì in avanti, e dopo aver tentato la più “pavloviana” delle false piste (quella islamica), i media nostrani faranno a gara per “spoliticizzare” l’atto di Anders Behring Breivik, isolandolo dal suo contesto ideologico e politico. Parleranno di un “pazzo isolato”, scriveranno articoli nei quali costui sembrerà un asceta, una sorta di folle poeta romantico, a suo modo nostalgico di un’idea di bellezza. In questo modo, i media diverranno fin da subito suoi complici, fingeranno raccapriccio per il suo gesto ma intanto lo “eroicizzeranno”, occultando un pericolo che riguarda tutti noi.
La tendenza in Europa nel futuro prossimo è il terrorismo di ultradestra. Xenofobo, pro-”Tradizione” (ovviamente fittizia, inventata) e anti-movimenti sociali. I fascismi d’ogni sorta servono, perché deviano attenzione ed energie proponendo falsi conflitti (es. “Europei” contro “Stranieri” anziché sfruttati verso sfruttatori). In uno scenario di crisi continentale e conflitto sociale, all’inizio dell’ultimo grande assalto bipartisan ai diritti sociali e a quel che resta del welfare state europeo, chiunque fornisca diversivi e permetta ai padroni di tirare il fiato troverà pronti riflettori, truccatori, commentatori, “esperti” e tutta quanta la compagnia di giro. Le destre estreme non si faranno pregare, e si presteranno a operazioni sozze, autorganizzate e/o eterodirette. La lotta contro i fascismi e i “leghismi” è dunque più attuale che mai. Studiare quella brodaglia ideologica fa schifo ma è più che mai necessario. E quando l’ennesimo commentatore vi dirà che l’antifascismo è cosa “del passato”, pensate ai vermi brulicanti in questo momento nel ventre d’Europa, e sarà facile capire che quel “passato” è importante, perché la resistenza va fatta sempre, perché partigiani lo si è tutti i giorni, perché non importa quali “cocktail” ideologici siano di volta in volta à la page nei milieux fascisti: gira che ti rigira, volta che ti rivolta, i fascismi sono fascismi, e l’antifascismo li combatte tutti."


Fonte:
http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=4856

p.s. Grazie a Simo per la segnalazione.

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