Thursday, August 23, 2012

La rivoluzione di cui non ci parlano

"Il 12 dicembre del 2008, infatti, il neo presidente del governo dell’Ecuador Rafael Correa (pil intorno ai 50 miliardi di euro, pari a 30 volte di meno dell’Italia) dichiara ufficialmente in diretta televisiva in tutto il continente americano (l’Europa non ha mai trasmesso neppure un fotogramma e difficilmente si trova nella rete europea materiale visivo) di “aver deciso di cancellare il debito nazionale considerandolo immondo, perché immorale; hanno alterato la costituzione per opprimere il popolo raccontando il falso. Hanno fatto credere che ciò chè è Legge, cioè legittimo, è giusto. Non è così: da oggi in terra d’Ecuador vale il nuovo principio costituzionale per cui ciò che è giusto per la collettività allora diventa legittimo”.
Cifra del debito: 11 miliardi di euro. Il Fondo Monetario Internazionale fa cancellare l’Ecuador dal nòvero delle nazioni civili: non avrà mai più aiuti di nessun genere da nessuno “Il paese va isolato” dichiara Dominique Strauss Kahn, allora segretario del Fondo Monetario.. Il paese è in ginocchio. Il giorno dopo, Hugo Chavez annuncia ufficialmente che darà il proprio contributo dando petrolio e gas gratis all’Ecuador per dieci anni. Quattro ore più tardi, il presidente Lula annuncia in televisione che darà gratis 100 tonnellate al giorno di grano, riso, soya e frutta per nutrire la popolazione, finchè la nazione non si sarà ripresa. La sera, l’Argentina annuncia che darà il 3% della propria produzione di carne bovina di prima scelta gratis all’Ecuador per garantire la quantità di proteine per la popolazione. Il mattino dopo, in Bolivia, Evo Morales annuncia di aver legalizzato la cocaina considerandola produzione nazionale e bene collettivo. Tassa i produttori di foglie di coca e offre all’Ecuador un prestito di 5 miliardi di euro a tasso zero restituibile in dieci anni in 120 rate. Due giorni dopo, l’Ecuador denuncia la United Fruit Company e la Del Monte & Associates per “schiavismo e crimini contro l’umanità”, nazionalizza l’industria agricola delle banane (l’Ecuador è il primo produttore al mondi di banane) e lancia un piano nazionale di investimento di agricoltura biologica ecologica pura. Dieci giorni dopo, i verdi bavaresi, i verdi dello Schleswig Holstein, in Italia la Conad, e in Danimarca la Haagen Daaz, si dichiarano disponibili a firmare subito dei contratti decennali di acquisto della produzione di banane attraverso regolari tratte finanziarie pagate in euro che possono essere scontate subito alla borsa delle merci di Chicago."


Fonte:
http://www.iconicon.it/blog/2012/08/l%e2%80%99attacco-alla-repubblica-dell%e2%80%99ecuador-ecco-il-perche-di-londra/

3 Comments:

At 9:16 PM, Blogger Carlo Angeletti said...

Le solite dietrologie sulla cospirazione dell'oligarchia finanziaria globale.
Non mi sembra sia in atto una "censura.planetaria globale". Io ad esempio ero a conoscenza di alcune scelte rivoluzionarie del governo ecuadoregno, e del fatto che su certi temi sia particolarmente all'avanguardia. Ne ho letto sui principali mezzi di informazione. Certo non se ne parla tutti i giorni, come non penso che i media ecuadoregni stiano a farsi troppe seghe sulle vicende europee o, figuriamoci, italiane.
Attenti poi a presentare gente come la Kirchner come paladini della nuova rivoluzione. Loro, i buoni che lottano contro l'imperialismo, e noi i cattivi che li sfruttano..
Sono loro i primi a svendere le risorse del loro paese alle aziende straniere. Salvo poi, con un abile strategia popular-terzomondista, incolpare il gringo cattivo. Gli oppositori? nemici dello stato, venduti al nemico capitalista, hanno sempre meno spazio nei media sempre più controllati dai governi..non è tutt'oro quel che luccica
Carlo

 
At 5:08 AM, Blogger Massaccesi Daniele said...

no, più che altro mancanza di informazione su questioni abbastanza rilevanti nei principali media italiani (repubblica e corriere, poi cronachemaceratesi). le tesi sulla cospirazione m'hanno rotto il cazzo perché non dicono niente, sono come dei dogmi: moriremo tutti! grazie, non lo sapevo...
i leader latino americani fanno i populisti di sinistra, si giocano la carta "noi eroi contro l'imperialismo yankee" e il popolo abbocca. al di là dei giochi di potere della politica sudamericana, la storia sta dalla loro parte. e io anche.
l'oro non luccica: puzza.

 
At 12:58 AM, Blogger Carlo Angeletti said...

resta il fatto che è difficile farsi un'opinione univoca sulla politica di quaggiù. I termini di paragone a cui siamo abituati (destra/sinistra etc..) perdono di senso. La kirchner fa una mossa reazionaria per ogni due rivoluzionarie.
Quaggiù c'è un fermento che da noi ce lo sogniamo la notte e ci svegliamo tutti bagnati, e allo stesso tempo la gente aspetta un altro botto come il 2001, e compra dollari in segreto per pararsi il culo.
La storia è dalla loro? speriamo..

 

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