Friday, September 28, 2012

社论: vaghi ricordi di deliri ancor più vaghi.

Immobile e passivo. E zitto. Così hanno ordinato. Mobile per mano altrui. Scivolare lento in alte stanze sontuose (Sokurov) fatte di grandi e colorate tazze da tè (Svankmajer), circondato da ricciolute panzute signore dal capo grande e il fare settecentesco (Radford direi, e soprattutto Miyazaki). Non è una partita a hockey su prato. E nemmeno uno slalom gigante. Assomiglia di più ad una calamita su un dente cariato. Una via di mezzo tra i film "Total Recall" e "Inception". Una via vai di svegliarsi e riaddormentarsi, un dormiveglia continuo. Un bad trip senza acido, secco. Entri ed esci, un via vai come sul bagnasciuga. Aprire gli occhi e affrontare il primo dei PNG ("personaggi non giocanti", nota del traduttore) che trovi. Capire il gioco delle scatole (mura cittadine poiché italiane) per puro intuito. Animo ragazzo! Arrivano alla soluzione della spartizione della bella per grande talento e ancor più grande culo. Risvegliatosi con mezza bella, dopo aver a lungo indugiato sul da farsi ed essere restato immobile come un ramarro beccato a rubare noccioline, affronta la mezza bella disarmato. "A quale ordine di mura appartieni?", arrogante come un gendarme. "Ordine di mura? A nessuna!". "Ah, quindi vuoi farmi credere di non star giocando, di non star facendo parte del grande gioco?". "???!". "Va bene, allora vuoi farmi credere che non ne sai niente? E quindi non esisti!". Arma la mano, scalda la lama, mozza la testa. Meccanico come un motorino a presa diretta. Teatrale come la drammatica fine di un vecchio alcolizzato. Niente panico, poteva sempre andare peggio: "If you can dream, you can do it", ha detto una volta un imprenditore americano. 
Tragica conclusione: siamo all'ultimo giro di mura, oltre a quelle: niente, oltre al niente: Dio.

1 Comments:

At 12:14 PM, Blogger Massaccesi Daniele said...

TSO
trattamento sanitario obbligatorio

 

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