Wednesday, October 24, 2012

Diario di un prof: quella triste email sullo sfratto coatto di cattedra

Volente o nolente, come docente, ricercatore, personale tecnico amministrativo o studente di dottorato, sei parte di una enorme mailing list universitaria. Migliaia di indirizzi credo. Ogni giorno riceviamo decine di email: da semplici spam a annunci di conferenze, da "cercasi baby-sitter" a promozione di eventi culturali, da istruzioni per la didattica a sbroccate personali.
Oggi parliamo delle sbroccate personali.

Tra le tante email che cestino senza neanche leggere, ho fermato gli occhi sullo sfogo di un professore che è appena andato in pensione. Inutile specificare il dipartimento. Il docente, dopo trentacinque anni di onorata carriera, è stato invitato informalmente a farsi da parte e andare in pensione a godersi il meritato riposo. Lamenta però la totale assenza del personale accademico al momento della sua dipartita. Insomma, uno sfratto coatto di cattedra. 

Non una lettera dal preside di dipartimento, non un "grazie" per tanti anni di servizio. La cosa in sé a me non dà disgusto, ma provando a mettermi nei panni di quel professore penso che ci resterei male. Mi sentirei tremendamente solo, incompreso, abbandonato. Già non è facile sentircisi a 20 anni, figurati a 65 o 70, quando non hai proprio tutta la vita davanti. 

Povero neo pensionato. Ha mandato la mail di sfogo a tutta la mailing list. Gli hanno risposto un paio di colleghi e una ex studentessa per rincuorarlo. Ma a leggere il breve scambio di email da fuori a me fa quasi più triste.

No, io non vedo il mio culo ancora piazzato su una cattedra universitaria tra 30 anni. Ma se anche così fosse, spero di non pronunciare quel "dopo tanti anni di onorata carriera e servizio al mondo accademico", madre mia che obbrobrio. Sa di professore da Giornalino di Gian Burrasca, sa dei tempi di mia nonna. O peggio ancora, è da "Fantozzi va in pensione".

Ah già, dimenticavo: la pensione per noi trentenni è un problema che non abbiamo bisogno alcuno di prendere in considerazione...

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