Friday, October 12, 2012

Immigrazione e xenofobia nella (ex) città della pace: Macerata.

In-effettivamente fa strano e provoca turbamento anche a me sentire e leggere di come sia cambiata la "mia" Macerata. Da isola tranquilla e felice, avallo piceno tra Padania e meridione italiano, la piccola e ridente cittadina degli anni novanta, a quanto pare, non ha più un cazzo da ridere. La violenza sta avendo la meglio. Sarebbe ora di togliere quel cartello all'entrata della città: "Macerata città della pace" ("eterna", come aggiunse qualcuno).

Qualche anno fa un uomo ha quasi ucciso di botte la moglie e l'ha gettata in un cassonetto dell'immondizia. La donna è stata trovata (viva) per miracolo da un passante. Succede. Succede nelle grandi città come nelle piccole. Di pazzi è pieno il mondo. Chi vi scrive è un pazzo.

Dieci mesi fa un uomo del posto ha pagato il figlio (appena ventenne) e un paio di suoi amici per massacrare di botte (ripeto, massacrare di botte) una giovane ragazza dell'est Europa. Cadavere lasciato ai gabbiani sulla spiaggia, così come i pescatori buttano i resti del pesce in mare. L'uomo, il figlio e i compagni sono in carcere in attesa di giudizio.

Giorni fa un uomo nato all'estero ma praticamente maceratese di adozione (se non ho capito male ha frequentato la scuola materna dove insegnava mia madre), padre di tre figli, è entrato in un casolare e ha massacrato due anziani. Anche lui in carcere in attesa del processo.

Domani a Macerata sono state organizzate due manifestazioni. Una da Forza Nuova, l'altra dalla Macerata anti-fascista.

Di fronte a violenze simili la destra sempre fa il pieno di voti sbandierando il tema della "sicurezza!". Complice anche il fatto che su alcune testate popolari, ogni giorno si legge di arresti per spaccio e furto e i colpevoli sono quasi sempre (indovinate un po') stranieri. Extracomunitari per la precisione, più i romeni. C'è anche l'abbinamento fisso: spaccio di fumo - marocchino, spaccio di eroina - tunisino, furto - romeno, taccheggio - rom, prostituzione - nigeriano, violenza - albanese. Da noi i polacchi e i latino americani non rompono troppo i coglioni, altrimenti la lista sarebbe completa, al pari delle grandi città come Roma o Milano.

Facile fare politica con la sicurezza in chiave xenofoba e anti-extracomunitario. La gente ci casca, vota lo stronzo di turno che giura di rispedire i negri e gli slavi a casa loro con tanto di calcio in culo. Altro che populismo, questi sono dei veri professionisti, gente priva di argomenti e idee, che alza la voce solo quando vede scritto "albanese" o "romeno" sul giornale. La stessa gente (leghisti, neo-fascisti, estremisti di destra, fondamentalisti cattolici, reazionari borghesi) che spalancherebbe le porte quando si tratta di avere manodopera da sfruttare per le loro piccole aziende, o quando hanno voglia di farsi una minorenne o scoparsi (in fretta e in macchina) una bella puttana dell'est Europa. In quel caso sì che negri e slavi sono i benvenuti. E se poi la puttana rompe troppo le scatole basta bastonarla a morte sul lungomare. I gabbiani faranno il resto.

Volevate braccia (e vagine) ma sono arrivate persone. Se di immigrati non ne volete più, tornateci voi a zappare la terra, produrre in catena di montaggio o dare via la fica per 20 euro!

Mi dispiace dirlo, ma hanno ragione i giornali: sei proprio ridotta male, Macerata!