Friday, March 15, 2013

Cambogia, estate 2005: mi ritrovo in queste parole.


"Un bar, uno dei tanti, dove stranieri e operatori di ONG si ritrovano dopo il lavoro. Nella zona di Phnom Penh chiamata 'il quartiere degli stranieri'. Andavo lì quando sentivo il bisogno di dire quello che pensavo senza annaspare per colpa della lingua. Ero un’americana in Cambogia e insegnavo fumetto alle ragazze. L’Elsewhere sembrava un covo di cospiratori, con tanto di vasche ombreggiate dalle palme e cocktail amnesia. La sera si riempiva di giovani della mia età, cani sciolti senza vincoli politici e sentimentali. Molti di loro erano venuti in Cambogia per lavorare come esperti in settori già saturi nei loro paesi d’origine. Io andavo all’Elsewhere per seguire gli squallidi intrighi della cooperazione internazionale in un paese in via di sviluppo o, peggio, per sentirmi superiore."

Sara Drake, “Elsewhere”
sara-drake.blogspot.com

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