Friday, August 30, 2013

"On the road", versione cinese.

"È proprio questo il bello di Xi Yong: ti fa ridere senza volerlo, a volte non puoi fare a meno di ridere della sua ingenuità e poi questo era il suo primo vero vagabondaggio lontano da casa: senza questa esperienza ho l’impressione che sarebbe rimasto come la maggior parte dei cinesi, abbarbicato a uno stesso posto per tutta la vita, a sudare e ansimare.
[...]
Quando ancora oggi, nei momenti di solitudine, torno con il pensiero a quella puttana di ventuno anni e rivedo il suo sorriso e le sue belle gambe lunghe, mentre nelle orecchie mi risuona il suo dolce accento meridionale, vorrei scomparire dalla faccia della terra e nascondere la malattia incurabile che mi affligge e che nessuna medicina potrà mai guarire. Giovinezza, vita, libertà, vagabondaggi e tutte quante le cose che ho sempre magnificato in fondo non sono altro che la foglia di fico con cui coprire la mia vergogna.
[...]
Dopo aver girato piú di mezza Cina in bicicletta non avevo piú molta voglia di rimettermi in viaggio. Ormai mi pareva di aver capito cos’è che rimane a questo mondo e avevo pure capito abbastanza chiaramente che ciò che rimane non è detto sia per noi."


Dal romanzo "E quel che resta è per te" (1996), di Xu Xing.

Qui China Files ne regala un estratto:
http://china-files.com/it/link/31409/un-libro-al-giorno-e-quel-che-resta-e-per-te

Sagniulià 2013


Domani San Giuliano lo festeggiamo in trasferta a Termoli. Poi tutti a Macerata per un concerto disdicevole!

Sabato 31 agosto, alle 10 di sera
Ecobar l'Alligatore, parco di Fontescodella (Macerata)

Jesus Franko & Paccadeporcu in concerto.

Maggiori info:
https://www.facebook.com/events/405577119562459/

Quel particolare momento della giornata.

E' precisamente quel particolare momento della giornata. Che capita di notte. Prima di addormentarti, ma quando sei già a letto.

Sono quasi le due di notte, la tua giornata volge al termine, ti aspetta solo qualche ora di sonno e poi la sveglia suonerà di nuovo. Il dottore consiglierebbe di mettersi subito a dormire, ma tu preferisci invece aprire un libro e cominciare a leggere.

E' esattamente lì che i tuoi occhi se la giocano fra il soffitto della camera, le pagine del libro e l'orologio. Spengo la luce? Leggo ancora due pagine? Magari ci penso su?

E' in questo momento che mi identifico con Gregor Samsa. E' esattamente lì che rifiuto il sonno, il domani mi spaventa, la luce della bajour è l'unica a tenermi compagnia. Spegnerla sarebbe un po' come morire. La scelta è fra leggere ancora due pagine o fissare il soffitto per altri trenta secondi.

E' questo il momento più angoscioso della giornata.

Io vorrei solo continuare a leggere.
Per poi addormentarmi.
E non dovermi svegliare più.

Il libro che non trovi in libreria...

"Che cazzo sono venuta a fare. La ballerina. Brancolo nel buio. Con le mie speranze cieche. Protesto col destino. Reclamo la mia dose di fortuna. Voglio sapere quando arriverà il momento. Sono un ostaggio. Senza casa. Senza soldi. Senza documenti. Non conosco neanche bene la lingua. Non è stato un terno al lotto venire in Italia. Non è come nei film. Anzi è il contrario. Un altro paese. Completamente diverso. Solo il nome è lo stesso. Italia. La mia nuova vita in Italia. Dovrebbe andarmi alla grande.
E invece è tutto.
E invece è tutto una merda.

[...]

Io mi fermo in un bar. A bere e a chiacchierare con i ragazzi. Avranno più o meno i miei anni. Sono tutti studenti. Chi frequenta scienze politiche. Chi scienze della comunicazione. Quello più carino lettere. Lo chiamano il sorcio. Non so perché. Ha i capelli castani. Che gli scoprono appena gli occhi. Sembra un po' effeminato. Mi piace. Poi c'è uno che mi fa quella domanda terribile. Tu che cosa fai nella vita. Io non so cosa rispondere. Vorrei avere qualcosa da dire. Qualcosa che non mi faccia sembrare una prostituta. Qualcosa che non mi faccia incendiare le guance. Dico il mio bicchiere è vuoto. Non vedi che il mio bicchiere è vuoto. Insiste. Dico io sono una ballerina. Ridono. E fanno bene. Un signore dice che è vero. E' vero che ballo. In un locale di zoccole. E quelli ridono ancor di più. Tutti hanno ragione di tutto. Ce l'hanno o se la inventano. Io non so costruire ragioni. Non so difendermi. Me ne vado."


Tratto da "Non mi basteranno due occhi per piangere", di Angelica Paolorossi.


Wednesday, August 28, 2013

Toscana anarchica


Istituto Lama Tzong Khapa (presso Pomaia, provincia di Pisa)













Toscana dritto pe' dritto...











Lago di Fiastra (MC)











Saturday, August 24, 2013

Loro Piceno, festa del vino cotto




Friday, August 23, 2013

The pleasure of a meeting with an old friend...



Thursday, August 22, 2013

Della natura e del tempo



Il pittore spagnolo Joaquin Sorolla diceva che non c'è niente di più forte della natura e secondo me aveva ragione.

Cosa mi piace di un paese situato a 700 metri sul livello del mare? La vista. Sotto a te, per decine e decine di chilometri si stende il paesaggio collinare, fino ad arrivare al mare. I colori della campagna scendono dalle montagne fino a valle. Lo sguardo si perde all'infinito, la vista sembra illimitata. Ecco il significato più profondo della parola "libertà". Ti senti minuscolo, eppure onnipotente.

In questo paesaggio l'opera dell'uomo è ridotta al minimo, per lo meno a livello visivo: le case sono dei puntini bianchi nel verde, nel giallo e nel marrone di montagne e colline. Sembra quasi che nessun uomo sia mai passato di lì. E allora il tempo si ferma, anzi, si annulla. Il tempo è come se non si fosse, quello spazio è sospeso, non appartiene ad un'epoca precisa, è lo stesso paesaggio oggi, ieri, cent'anni fa, cinquecento o mille anni fa. Sempre lo stesso. E allora ti senti davvero essere umano, perché appartenente alla storia umana, che è una storia naturale essendo l'uomo un dettaglio della natura. 

Wednesday, August 21, 2013

A couple of images for a better understanding of East Asia...

Norma e postmodernità

"Segnali culturali contraddittori indeboliscono surrettiziamente ciò che in apparenza elogiano  e incoraggiano. E' una situazione carica di nevrosi psichiche, tanto più gravi per il fatto che non è più chiaro quale sia la 'norma' e di conseguenza quale tipo di 'conformità alla norma' sia in grado di guarirle"

Tratto da "Gli usi postmoderni del sesso", di Zygmunt Bauman.  

Ex mafioso e pittore: esposizione a Macerata



Gaspare Mutolo (1940-...). Ex mafioso, pentito, pittore.
Esibizione di quadri, al Laboratorio41 (Macerata), lun-ven 17:00-20:00

Foto e info:
http://www.laboratorio41.com/?portfolio=inaugurazione-gaspare-mutolo-il-pittore

Tuesday, August 20, 2013

Festeggiamo il vino cotto!

Loro Piceno (MC) - 22/25 agosto 2013
42esima sagra del vino cotto

http://www.loropiceno.com/


"Cerco una sbronza nel bar, giù in paese
qui in campagna da noi, si sorride ancora
dura è arrivare coi soldi a fine mese
ma col sorriso di tutti si risolverà
la nostra vita è senza alcuna pretesa
e quel che è normale in città per noi è sorpresa
ma qui da noi abbiamo solo il buon vino
che fa cantare tutti fino al mattino"

Peter Punk - Il valzer della bevuta

Notte nera a Serra de' Conti


24 Agosto 2013 ore 20.45 - 00.30 - Serra de' Conti - Belvedere

Nottenera - MALTE presentano

"Ma perchè dovemo esse' così diversi da come se credemo?"
conferenza spettacolo sulle stelle fisse del pensiero occidentale

di e con Sonia Antinori

C'era una volta Polaris, una stella, la stella polare, che dalla terra dista ben 433 anni luce e sta lì ferma come un ago, piantata lì in mezzo alla volta del cielo come un chiodo che regge un foglio da presepe, un foglio di carta blu notte..
Con le stelle ci hanno trovato il verso i naviganti, i magi e gli esploratori, ma noi? Noi che ci pareva tanto che siccome eravamo i più nuovi potevamo andare più avanti degli altri, noi com'è finita che ci siamo persi? Non c'era uno straccio di stella su, appiccicata al cielo, a darci almeno una mano?
Una conferenza che è uno spettacolo, perchè ci sono le poesie dei poeti e le visioni dei visionari, e le canzonette dei cantanti e la musica dei musicisti, ma anche uno scorcio di presepe fatto di case e di gente e le voci e su tutto questo la volta notturna stellata. Ma anche uno spettacolo che è una conferenza, perchè sotto, sopra e tutt'attorno a noi ci sono le idee, i desideri e i progetti di quelli che la strada l'hanno segnata, eccome se l'hanno segnata.

Info: www.nottenera.it - 335/6470332

Break out



Photo credit: A. Ruggieri

Saturday, August 17, 2013

Sull'importanza dell'after-party

E' il nuovo fenomeno dell'anno, stretto sotto l'attenzione di sociologi e psicologi: l'after-party. Ovvero il "dopo-festa". Giovani e meno giovani che, una volta spenta la musica e terminata la birra, quando i primi raggi di sole fanno capolino all'orizzonte, se ne guardano bene dall'andare direttamente a dormire a casa, preferendo invece continuare (anche se con meno enfasi e delirio) la festa della sera prima.

I locali più gettonati sono "casa di qualcuno" o qualsiasi bar che abbia le serrande già aperte e le calde cialde esposte in vetrina. Durante gli after-party gli amici-zombi si trastullano con pomiciatine dell'ultima ora, abbondante promiscuità, sigarette come se non esistesse un domani, collasso neuronale sui divani, pianti isterici, stanca simpatia e il classico "facciamo un tè?".

Sull'importanza dell'after-party gli esperti sono però divisi: secondo alcuni è infatti un modo per smaltire lentamente e in compagnia la sbornia, evitando così dolorosi risvegli in stato totale di hang-over, secondo altri è invece il rifiuto del sonno in tempi di crisi. Altra ipotesi, la paura di andare a dormire da soli e preferire la compagnia di amici-zombi fino a sole già alto nel cielo.

Secondo chi scrive, in ultima analisi l'after-party è solo il tempo che passa tra un party e un altro, scandendo le giornate di agosto tra un party e un after. Ed è importantissimo.


E anche questa è andata.

Ferragosto frizzantino amabile. Il rito delle bottiglie, i sorrisi spontanei, i tanti baci e i tanti abbracci. Simpatia a palate, brindisi a scatafascio, promiscuità abbestia. Personaggi importanti, scandali a non finire, il professore di storia medievale. Sempre sotto le casse, anche quando finisce la musica, prima di buttarsi in acqua ancora vestiti aspettando un sole che non tarderà ad arrivare. Gli zombi al bar, tazzine dalla finestra, la bellissima indossatrice di treccine. Un ultimo sforzo per raggiungere l'auto, entrarci dentro, infilare le chiavi, imboccare la statale e impegnarsi tantissimo contro l'enorme desiderio di chiudere le palpebre.

E anche questa è andata.  

Siete sempre un pubblico di merda



L'ha detta giusta un tale conosciuto ieri sera ad una festa, in stretto dialetto maceratese: "dopo na settimana de ferie cuscì te ce vole du settimane a Villa Cozza!", essendo Villa Cozza l'ospizio locale per gli anziani. Ferie del genere sono da sconsigliare, dormire tre ore per notte, bere e ballare per tutto il resto del tempo. Il relax è vietato. Mi rilasso di più quando lavoro.

Per me l'agosto maceratese è come una donna perennemente nuda e perennemente disponibile stesa sul letto come in un quadro di Manet. Ad ogni tuo risveglio lei è lì che ti guarda sorridente e tu dici fra te e te: "Beh, perché no!?". Senza sosta, di notte, di mattina, dopo pranzo, durante l'aperitivo. Un sogno, l'irrealtà, perdita totale del controllo, emozioni che impazziscono e gli occhiali da sole. L'agosto maceratese.

Se mi dici che mi ami la mia prima reazione è l'imbarazzo, la seconda la paranoia, la terza una pomiciatina. Scontatissimo, eppure così è. Se mi dici che mi ami io chiedo al cervello, il cervello che risponde solo cazzate, allora chiedo al cuore, ma il cuore è occupato, non risponde, forse ha il cellulare staccato. Risultato blaterare cose come "ciao piacere sono l'uomo ragno" o "assolutamente ombrellone".
Assolutamente ombrellone.


Photo credit: A. Ruggieri

Amore gay a Pechino

"Ormai il cuore mi batteva all’impazzata e non c’era verso di controllarmi. Il suo rifiuto mi eccitava ancora di piú. Anch’io balbettai meccanicamente qualche sciocchezza, tipo “ti amo, giuro che ti sposerò”, la spogliai di gran furia mentre mi sfilavo i pantaloni, le sollevai le gambe e cercai di infilarglielo dentro. Ci provai tre o quattro volte senza risultato e alla fine trovai la strada con il suo aiuto. Peccato però che, appena dentro, venni ancor prima di capire che cosa avrei dovuto fare. Lei pianse, non sapevo se di gioia o di dolore. Pensai che forse tutte le ragazze piangono la prima volta.
[...]
A mio modo di vedere, la principale differenza fra uomini e donne sta nel fatto che le donne fanno l’amore con un uomo se lui ha talento, o se ha i soldi, oppure se possono farci assegnamento per tutta la vita: il sesso non è che una specie di ricompensa concessa ai maschi, in cambio di ciò che ricevono da loro. Gli uomini, invece, fanno l’amore per il gusto di fare l’amore. Rispondono al più primordiale dei bisogni.
[...]
Decidemmo di andare a casa di Liu Zheng e fu una vera riunione fra uomini: ben presto la stanza si riempí dell’odore dell’alcol e di una spessa coltre di fumo, mentre di tanto in tanto si sentivano risuonare imprecazioni. Il primo a ubriacarsi fui io. Liu Zheng era solo un po’ brillo, mentre Lan Yu bevve pochissimo, limitandosi ad ascoltare, con un’aria molto contenta, Liu Zheng e il sottoscritto maledire l’ingiustizia che domina il mondo."

Dal romanzo "Beijing Story" (1996), di Tongzhi.


Qui China Files ne regala un estratto.
http://www.china-files.com/it/link/30392/gay-di-tutto-il-mondo-unitevi

Friday, August 16, 2013

Partying on San Ginesio





Bagno in mare all'alba vestiti con baci e abbracci: per tutto il resto c'è MasterCard





photo credit: A. Ruggieri