Thursday, August 22, 2013

Della natura e del tempo



Il pittore spagnolo Joaquin Sorolla diceva che non c'è niente di più forte della natura e secondo me aveva ragione.

Cosa mi piace di un paese situato a 700 metri sul livello del mare? La vista. Sotto a te, per decine e decine di chilometri si stende il paesaggio collinare, fino ad arrivare al mare. I colori della campagna scendono dalle montagne fino a valle. Lo sguardo si perde all'infinito, la vista sembra illimitata. Ecco il significato più profondo della parola "libertà". Ti senti minuscolo, eppure onnipotente.

In questo paesaggio l'opera dell'uomo è ridotta al minimo, per lo meno a livello visivo: le case sono dei puntini bianchi nel verde, nel giallo e nel marrone di montagne e colline. Sembra quasi che nessun uomo sia mai passato di lì. E allora il tempo si ferma, anzi, si annulla. Il tempo è come se non si fosse, quello spazio è sospeso, non appartiene ad un'epoca precisa, è lo stesso paesaggio oggi, ieri, cent'anni fa, cinquecento o mille anni fa. Sempre lo stesso. E allora ti senti davvero essere umano, perché appartenente alla storia umana, che è una storia naturale essendo l'uomo un dettaglio della natura.