Monday, March 24, 2014

Il maschio italiano agli occhi delle cinesi.

"Hanno la bocca piena di parole dolci gli italiani, se uno pensa ad esempio che tu sia bella può passare le giornate a girarti intorno, ti si appiccica addosso fino a quando si rende conto che per questa tua bellezza dovrebbe assumersi delle responsabilità. Allora all'improvviso si terrorizza e scappa a gambe levate senza lasciare traccia. Lui si è legato a te per la tua bellezza, la cosa ha fatto piacere anche a te, a posto così, nessuno deve niente a nessuno. Ma per le ragazze cinesi non è così facile, quando dicono di voler trovare un amico quello che sperano di trovare è un uomo che le sposi e non qualcuno con cui divertirsi. Dove mai potrebbe stare il divertimento? Quanto ti sei fatta una cattiva reputazione dove lo trovi uno disposto a sposarti?
[...] Si propongono dicendo che sono bravi a fare l'amore e non si rendono conto che di fronte a un'affermazione del genere le donne cinesi provano solo l'impulso a fuggire. Non è quello che vogliono, quando sentono frasi del genere le donne visualizzano se stesse come una pietanza e l'uomo come quello che la vuole mangiare. Forse i giovani cinesi nati in Italia assomigliano di più agli italiani, ma tutti gli altri diffidano della troppa libertà sessuale che c'è in giro in questo paese. Le donne cinesi non cercano gratificazioni sessuali, vogliono che l'uomo che sposano sia ricco e affidabile"


Tratto da "Cinesi d'Italia. Storie in bilico tra due culture" (1997), di Antonella Ceccagno.

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