Thursday, July 16, 2015

C'era una volta: postume riflessioni.

C'era una volta la nostra infanzia. La nostra infanzia era fatta, come la maggior parte delle infanzie, anche di fiabe, di favole, di storielle e di racconti fantastici. Prima in essi, e in fumetti e cartoni animati poi, si narrava spesso di amori impossibili, di giovani condannati a segregare il loro sincero sentimento, a nasconderlo dagli occhi della gente e questo per volontà superiore, dei genitori, dei malvagi, degli antagonisti o dei cattivi di turno. Un po' come nel romanzo di Manzoni. Insomma siamo cresciuti così, pensando che l'amore fosse una cosa bella ma vietata, grandiosa ma impedita, una lotta impari, una strada tutta in salita.

Oggi mi guardo intorno e mi chiedo: dove cazzo è finito quel tipo di amore? Dove sono finiti gli antagonisti che vogliono impedirci di amare alla follia? Dove sta la strega cattiva, dove sta il maleficio, dove sta don Rodrigo?! Chi ci vieta di amare oggi!? Io direi: noi stessi. Le nostre scelte. I nostri egoismi. I nostri individualismi. La nostra voglia di fuga. La nostra voglia di evasione. Il fascino della libertà intesa come legame ossessionante a se stessi. Sono questi i nostri antagonisti, le nuove streghe, i nuovi malefici, i nuovi don Rodrigo.

Che palle. Era più bello lottare contro la strega cattiva, contro i genitori, contro l'orco malvagio, contro volontà superiori. Era più bello lottare contro il sistema. Lottare contro se stessi è brutto, perché oltretutto sai già di aver perso.


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