Thursday, September 17, 2015

Presente e possibili scenari futuri della sinologia italiana.




"Progetti editoriali ambiziosi e dal respiro internazionale sono stati avviati e, in alcuni casi, si sono già conclusi, producendo opere destinate a restare nel tempo. La portata di simili operazioni offusca l’impatto generato della febbre (contagiosissima!) che ha portato giornalisti, osservatori, critici e accademici estranei all’area sinologica a guardare verso la Cina e a inondare le librerie di pubblicazioni dal profilo spesso scadente, dimostrando così che sinologi non ci si può certo improvvisare. [...] ritengo opportuno ribadire che la padronanza della lingua costituisce ancora un elemento decisivo e giustifica, da solo, quanto un’associazione come l’AISC e i vari centri sinologici italiani dovrebbero continuare a porsi come obiettivo prioritario: formare studiosi che dimostrino capacità adeguate per addentrarsi nello studio delle fonti primarie e secondarie riferite ai più disparati ambiti della civiltà cinese."


Fonte:
http://www.cinaforum.net/il-sinologo-309-del-xxi-secolo/

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