Tuesday, September 19, 2017

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per Mantova...

 
Ebbene sì, oggi compio 35 anni. Mezza vita, avrebbe detto Dante. Magari arrivarci ai 70! Per ora mi godo i 35.

Ma la vera novità (almeno per chi non lo sapesse!) è un'altra: quest'anno il Ministero dell'Istruzione mi ha spedito in esilio a Mantova, Lombardia meridionale. Sul Fiume Mincio, a due passi dal Po. Pianura Padana piena. Va bene dai, poteva andare peggio.

Praticamente funziona così: ogni tanto il Ministero indice un concorso nazionale a cattedra per la scuola. I pochi che vincono vengono assegnati in sedi indicate dal Ministero stesso. E io, che non volevo partecipare né tanto meno vincere, sono finito a Mantova. E' la classica triste storia malinconica del docente terrone spedito al Nord, "dove si va a lavorare"...

un tempo fu a Milano
dove si va a lavorare
c'erano tante bande
quante banche da rapinare
La Gang - "Bandito senza tempo"

E quindi a fine agosto ho rimesso mano ad una valigia che non toccavo da quattro anni, salutato amici parenti conoscenti, salutato scuola università associazioni hobby maceratesi e preso l'A14 direzione Mantova. Ed eccomi qui. Ad insegnare lingua e cultura cinese presso il Liceo classico-linguistico "Virgilio". Nella città dei Gonzaga tutto si chiama "Virgilio". Un po' come a Recanati tutto si chiama "Leopardi". Per fortuna quest'anno la gloriosa S.S. Maceratese non si è iscritta a nessun campionato, quindi per lo meno la domenica non morirò di nostalgia. Il Mantova calcio è retrocesso e semi-fallito, dopo tre partite è ancora a zero punti nel campionato di serie D. Andrò forse qualche volta a vedere l'Hellas Verona, il Carpi o il Sassuolo. Sicuramente andrò a sostenere il Mestre calcio, la cui tifoseria è gemellata con quella della Maceratese dal lontano 1980. Rata-Mestre olè!

I primi giorni di scuola son volati via come da manuale. Il liceo si trova in pieno centro, in un antico ma elegante palazzo nobiliare. Colleghi, amministrativi e studenti super cortesi e gentili. Il pomeriggio sono libero e passo ore in biblioteca, a casa a guardare film o fare una cosa che non avevo mai fatto in vita mia: dormire di pomeriggio. Il fine settimana ho preso la macchina e ho circumnavigato il Lago di Garda, da Peschiera (VR) a Rovereto (TN), poi giù per Salò e Desenzano (BS). Zero nebbia, un po' di pioggia, qualche grappetta, persone sorridenti.
 
Alcune considerazioni longobarde:
- la Padania col cielo sereno non è poi così male;
- le mele sono buonissime;
- le persone gentili sono bellissime;
- la vita non costa molto più che da noi meridionali delle Marche;
- se quando guidi non stai attento prendi sotto un sacco di gente in bicicletta;
- se quando guidi non stai attento finisci nel canale che è una meraviglia.

Stasera alzate il bicchiere e brindate alla mia salute. Poi passo io a pagare.
Chiudo con una frase che ho letto qualche giorno fa sul muro nei pressi dello Stadio di Mantova: "Gli studenti non sono otri da riempire ma fuochi da accendere"
Rmanimo d'accordo cuscì e dacimo foco a 'gni co'!
 
Foto: Il mio 23esimo compleanno nel campus di una università a Pechino.

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