Tuesday, December 26, 2017

... perché io sono cresciuto con te.


24 dicembre, ore 18, puntuali. L'importanza della tradizione.


In Paradiso non c'è vino.


Le norme del vivere civile. E le enciclopedie di inizio anni sessanta.


Ciao zio.


Senza titolo.


Nel frattempo, maggio 2006


A ricordare che, un anno fa, la terra tremava.


Mostri commerciali.

Saturday, December 23, 2017

Se la metti così allora torno più spesso...


Letture invernali


Bische clandestine.


Che Natale sarebbe senza Casa Pound!?


Compagni di merende.


Thursday, December 21, 2017

Del perché siete costretti a studiare lingue straniere.

1 Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. 2 Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. 3 Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. 4 Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». 5 Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. 6 Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. 7 Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro». 8 Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. 9 Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.

Genesi 11, 1-9

p.s. La Genesi è il primo libro della Bibbia.

Wednesday, December 20, 2017

Prima del 1929.


Un po' Frankenstein, un po' catacombe. Un po' colossal, un po' fantascienza. Un po' dottor Caligari, un po' "La classe operaia va in paradiso". Prima del 1929.

"Metropolis" (1927), di Fritz Lang

Lascia perdere le sigarette. Sposa una pipa.


Tratto da "Zorba il greco" di Nikos Kazantzakis

In sintesi, follia al potere. OnlyFuckingLabels. Made in Macerata.


"Rilassati. Fa' un bel respiro. Forse questo Natale puoi passarlo con chi vuoi, e vaffanculo il modo di dire. Sabato 23 dicembre a Macerata c'è la settima edizione di OnlyFuckingLabels, il festival delle etichette underground italiane. È semplicemente perfetto: è abbastanza lontano da casa (a meno che tu non sia della zona) ma raggiungibile con pochi soldi/sforzi, ospita il meglio degli artisti underground sul palco e il meglio delle etichette ultra-indipendenti sotto, così puoi anche comprare i regali di Natale, e poi è in un centro sociale (il CSA Sisma), quindi fai anche la buona azione di supportare una realtà autogestita e non-profit. E quello dell'anno scorso era stato rinviato ad aprile a causa del terribile terremoto che ha colpito la zona nella seconda metà del 2016, quindi è anche un bel modo di alzare un dito medio alle forze avverse della natura."

Fonte:
https://noisey.vice.com/it/article/xw4zx7/onlyfuckinglabels7-foto-playlist-impubblicabile

Trema la terra, mai la passione.


"La botta grossa. Storie da dentro il terremoto"(2017), di Sandro Baldoni

E quindi ieri sera sono andato a vedere questo film documentario sugli sfollati di Umbria e Marche a seguito dei terremoti dell'autunno 2016. Oltre ad essermi commosso più volte (non tanto alla vista delle macerie, ma alla vista dei verdi Sibillini e delle persone che hanno perso tutto o quasi), mi è improvvisamente tornato in mente il perché. Il perché la scorsa estate ho deciso di restare nel territorio che sento più mio. Il perché di trascorrere le vacanze estive nelle Marche. E ho anche capito (solo ora!) come mai mi fosse costato così tanto sapere, ad agosto, di dover lasciare Macerata per il Nord Italia.

Ho capito infine un'altra cosa. Quando a seguito di una tragedia distruttrice come un terremoto si dice "Almeno sei ancora in vita, le case si possono ricostruire, le cose materiali non sono importanti"... beh, penso che questo sia vero solo in parte. E' certo una fortuna non essere morti sotto le macerie (chiedetelo a quelli di Amatrice o de L'Aquila), ma quando trovi improvvisamnte distrutto tutto ciò che era tuo e a cui appartenevi, è come se gran parte di te morisse in quel momento. Chiedetelo ai montanari che hanno passato tutta la vita sui Sibillini e ora si ritrovano catapultati lungo le coste del Mar Adriatico. Chiedetelo a chi non può e non potrà mai re-inventarsi una nuova vita altrove.
Non è vivere, ma sopravvivere. Dentro, si è già morti.

Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
E’ il mio cuore
il paese più straziato.

Giuseppe Ungaretti, San Martino del Carso

团结起来!


"Workers of World Unite!", Graffiti by Banksy

Non un mezzo di trasmissione di conoscenze, ma un evento umano.

"quell’insegnante mi invitava ad ampliare il mondo dei miei stupori fino a comprendere il suo.
Non si limitava a informarmi, ma, al contrario, cercava di concordare con me, di negoziare quale fosse il mondo della meraviglia e della possibilità [...] Miss Orcutt era una persona rara; non era un mezzo di trasmissione di conoscenze, ma un evento umano."

Tratto da "La mente a più dimensioni" di J. Bruner

Tuesday, December 19, 2017

La prima a sinistra.

"Le scalette". Macerata, tempo fa.

E al dio degli Inglesi non credere mai


Un film storico ambientato durante la Guerra d'indipendenza americana (1775-1783). Secondo me, una delle vere prime guerre mondiali.

"Il patriota" (2000), di Roland Emmerich

Monday, December 18, 2017

I Beatles e il presidente Mao

You say you'll change the constitution
Well you know
We all want to change your head
You tell me it's the institution
Well you know
You better free your mind instead
But if you go carrying pictures of Chairman Mao
You ain't going to make it with anyone anyhow


The Beatles - Revolution

Arcipelago di Palawan (Filippine), le più belle isole al mondo. Dicono.

Moldavia, le cantine sotterranee più grandi al mondo

L'ex campo di concentramento di Mantova













"La popolazione mantovana, con encomiabile spirito altruistico ed eccezionale abnegazione si prodigava nell'offrire rifugio assistenza e nascondiglio ai soldati italiani ed alleati prigionieri nei campi di concentramento tedeschi. Luminoso esempio di amor patrio e di solidarietà umana."

Mantova, 1943-1945

Sunday, December 17, 2017

… ed è di nuovo Pechino.


Mantova, periferia meridionale. Dei migranti, della CGIL, dei circoli ARCI, dei professori in pensione.

Letteratura borghese.


"Balzac e la piccola sarta cinese" (2002), di Dai Sijie

Ferrovia e Yanjing. Memorie pechinesi.


Il costo del lavoro.


Mediolanum





















Una vita a 66. Qualcuno sa perché.